Capitolo 2 - L'Italia

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L'adrenalina che avevo inizialmente, sparì nel momento in cui non trovai il mio bagaglio allo sbarco.
Mi dissero di aspettare qualche giorno e ancora oggi, una settimana dopo, sto aspettando notizie.

Arrivata in albergo, conobbi Alfredo, un anziano signore che si occupa della reception.
Ogni mattina, da allora, mi avvicino al bancone della reception per chiacchierare un po'.
Il suo inglese non è perfetto, ma è abbastanza per colmare quei momenti di panico in cui non riesco ad esprimermi in italiano.
La sua amicizia mi è stata d'aiuto sin da subito, in così poco tempo è diventato un punto sicuro qui.

Questo mi ricorda che non sono ancora riuscita a trovare un posto in cui vivere, che non sia la mia attuale camera di albergo. Ho contattato molti agenti immobiliari anche prima di partire, ma non ho ancora avuto la forza di immergermi nella città di Firenze alla ricerca di una casa.

Ho scelto l'Italia come meta quando ho capito che volevo fare dell'arte la mia vita. E quale posto migliore di questo per realizzare il mio sogno?!

Peccato che non sono quel genere di persona costantemente sicura di se. E da un po' di giorni a questa parte, cerco di ignorare il mio pessimismo.

L'accademia che ho scelto farà presto un Open Day e successivamente darà il via alle iscrizioni agli esami di ammissione.
Quando Alfredo non è di turno vado alla caffetteria difronte l'albergo a studiare, anche se alla fine rischio sempre di distrarmi a disegnare qualcosa di nuovo.

Il locale è sempre molto confortevole.
Sui muri bianchi ci sono dei quadri paesaggistici che sembrano fotografie. Spesso mi perdo nel fissarli, e mi chiedo se qualcuno tra i baristi abbia mai notato lo sbrilluccichio nei miei occhi, quando mi immagino seduta su una panchina ad osservare lo stesso panorama dei quadri.

Arrivata la sera, del mio settimo giorno qui in Italia, decido di abbandonare le mie paranoie e organizzare la giornata di domani, sperando di riuscire a visitare quante più case possibili.

Rimango sorpresa quando a fine serata, spostando gli occhi dal computer alla mia agendina, noto di aver preso più appuntamenti del previsto. Così decido di spegnere il pc e andare a letto.

Dopo aver impostato la sveglia, mando un messaggio a mia madre:

*Hei, come va? Qui tutto bene. Mi mancate. Buonanotte♡*

Sento il telefono vibrare poco dopo, ma dalla stanchezza lo ignoro e chiudo gli occhi.

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Ciao a tutti!
Volevo scusarmi per aver ritardato tanto nel pubblicare un nuovo capitolo.

La storia è appena agli inizi, ma spero che vi piaccia e che seguirete la storia di Dieresi fino alla fine♡.

Dieresi.Where stories live. Discover now