23. Irreparably

1.6K 65 15
                                    

Ariana Grande - My Everything

Harry era steso su quel letto da ormai una settimana; dopo la partenza improvvisa di Louis gli sembrò di morire. Non riusciva a pensare lucidamente, le immagini gli annebbiavano la mente.

Si sentiva come se tutto gli fosse improvvisamente scivolato di mano, quando credi di avere tutto, di essere invincibile e poi scopri che non è così. Non che lui si fosse sentito in questo modo, ovvio.

Se prima una speranza c'era, adesso non c'è n'era neanche l'ombra, tutto perduto nell'aria. Come il fumo dopo un' impetuoso incendio, e se prima le cose si potevano aggiustare, ora era tutto irreparabilmente finito.

Le lacrime appannavano la vista e dimenticava tutto. Il sorriso svaniva lasciando spazio a un'espressione vacua e triste.

Quel giorno aveva lasciato Nick nel bar ed era corso via, non l'aveva più visto e sinceramente non gli importava dove fosse. Cose di poco conto.

I giorni passarono, ovviamente.
E Louis gli mancava, ma, perché?

Esattamente in quei mesi cosa era accaduto?
Quando si erano lasciati? Si erano davvero definiti così?

Quando le carezze si sono trasformate in pianti? E quando i 'ti amo' sussurrati e i fievoli baci notturni si erano ridotti ad aria?

Non anidride carbonica.

Polvere leggera, che ti ottura i polmoni e ti spacca i bronchi.
Come? O cosa?
Era rimasta solo Confusione.

Gliel'avrebbe detto migliaia di volte 'ti amo.'
Sussurrato sulla guancia, con le labbra che sfiorano le sue ossa sporgenti del viso.

Harry guardò fuori dalla finestra, niente neve a Los Angeles.
Gli mancava il freddo.

Sistemò meglio il lenzuolo e controllò l'orario, 9:37 pm, 29 Novembre.

Quel giorno non sarebbe andato a lezione, non con gli occhi rossi e le guance bagnate di lacrime.

In tre mesi si era innamorato di nuovo di Louis, se mai aveva smesso di amarlo.

Tre mesi per ritrovarsi.
Tre mesi per guardarsi.
Tre mesi per ignorarsi.

Guardò il letto vuoto accanto al suo.
Mancanza.

Una stretta al cuore, respirare diventava difficile.

Dove sei?

Guardò la collana che teneva al collo, sempre nascosta dai vestiti.
Un aeroplanino.

Vola sempre alto e sii sempre libero, Harreh, come questo aeroplano di carta.

Sentiva la sua voce rimbombargli in testa. Acuta, sottile, dolce. Come il suono di un violino.

Come superare la perdita della tua anima gemella?

Louis era la sua anima gemella. La sua metà.

Si lasciò cadere sul letto, e con le lacrime ormai secche, si addormentò.

Si svegliò al suono gracchiante di una porta e il singhiozzare incessante di qualcuno.
Si alzò di scatto e lo vide.

Tremava, le valigie gli erano cadute a terra, insieme alle chiavi.
Gli occhi brillanti di lacrime salate e le labbra strette, rosse.
Sembrava un mare in tempesta.

Era più magro, ma sempre bellissimo.

La stanza era buia ma era riuscito a vedere che indossava una felpa, la sua felpa.

Il suo letto era ancora sfatto, la scrivania in disordine, ad illuminare solo la lampada a filtro giallo sul suo comodino, accogliente.

Louis lo guardò immobile ed Harry si alzò e lo baciò.
Chiuse la porta con il piedi e strinse il corpo di Louis sul suo, come se si potessero fondere.
Avvolse con le braccia i fianchi morbidi e non ci furono parole a rompere quel momento.
Baciò via le lacrime e le paure, e gli incubi e i brutti pensieri.

Le labbra erano morbide, dolci, zuccherate, così sottili e fini, si adattavano perfettamente alle sue.

Gli strinse la mano nella sua e se la portò al cuore.
Portò lentamente il corpo di Louis a schiacciarsi contro il materasso, compresso contro il suo, le loro mani ancora unite sul suo petto.

Occhi che si scrutano, corpi che si cercano.
Il suo profumo gli mandava in tilt il cervello.

"Ti amo, ti amo, ti amo" Disse Harry.

"Ti amo, non posso vivere senza di te"
Louis lo guardò con le lacrime agli occhi.

Come poteva resistergli ancora?

Allora accarezzò lentamente le sue guance scavate e baciò via le lacrime salate e surrealmente luccicanti.

Aveva sempre adorato questi momenti così intimi e riservati, tra loro.

Quando si baciavano al buio senza parlare per ore.

"Mi sei mancato" disse Louis e Harry cosa poteva fare se non sorridere e sfilargli la tuta?

"Sei il mio tutto, Louis"

Strinse le sue gambe tra le mani e le allargò, insinuandosi tra di esse.
Accarezzò il suo petto e si prese tutto il tempo per osservarlo.
Aveva dimenticato quanto fosse bello, o forse no.

Lasciò una scia di baci, partendo dal suo collo fino ad arrivare all'ombelico. Louis ansimò al sentire la lingua di Harry sui suoi capezzoli.
Questo li stuzzicò fino a farli indurire completamente, Louis si contorceva sotto di lui.

"Harry, ti prego" ansimò Louis, allora Harry lo sistemò meglio sul letto, con un movimento quasi brusco, fece scontrare i loro bacini e buttò la testa indietro, gli occhi chiusi, per quanto questa sensazione lo facesse sentire bene.

Prese a baciare e mordicchiare la pelle morbida dell'interno coscia.
Louis rilasciò un forte gemito e infilò le mani fra i capelli di Harry.

Harry si spogliò velocemente e fece lo stesso con Lou.
Louis allacciò le braccia al collo di Harry e gli lasciò dei baci dietro l'orecchio.

Il riccio prese la sua erezione, passò la mano tutta la lunghezza e stuzzicò col pollice la cappella rossa.
Sentì la mano di Louis sovrapporsi alla sua e stringere le sue palle.

Harry gemette rocamente e prese un preservativo dal comodino, lo aprì e lo srotolò sulla sua lunghezza.

Cercò in Louis un segno d'assenso e questo glielo diede.
Entrò dentro di lui, e sentiva caldo ed era eccitato.

Guardò l'espressione corrucciata di Louis, gli occhi chiusi, le guance rosse e le labbra gonfie dai baci.
Lo baciò e si fece trasportare dal momento, iniziò a spingere sempre più forte e Louis ansimava velocemente.

"Harry!" Louis gridò, Harry lo penetrò ancora più forte e velocemente, infilò la lingua nella sua bocca e portò Louis sul suo grembo, mise la mano destra tra le sua scapole, accarezzandolo in modo languido, mentre il braccio sinistro reggeva la vita del liscio, aiutandolo mentre lo cavalcava.

Guardò Louis in viso mentre lo prendeva completamente dentro di sé, lo guardava con la bocca aperta e con quegli occhi blu quasi neri, poi Louis prese ad accarezzare velocemente la sua erezione, sembrava stesse per venire ed Harry davvero non ci vide più, gli mise le mani sui fianchi e spinse più forte e ancora più forte, era così oscenamente eccitante e probabilmente non se ne accorgeva nemmeno, Louis si strinse ad Harry e lasciò che questo lo manovrasse.

Dopo qualche minuto Louis venne sul suo petto sussurrando un "ti amo" ed Harry diede qualche altra spinta venendo nel preservativo, gli rispose "anch'io".

E continuò ad essere così per molto tempo.



Hey Friend! ➳ larry stylinsonWhere stories live. Discover now