Capitolo 15

2K 162 5
                                    

Non gli risposi. Come potevo farlo? Mi fissava con quel ghigno che mi faceva ribollire il sangue. Non potevo scagliargli contro Snow; ma ne avevo voglia con tutto il cuore. Il mio piccolo tigrotto aveva una gran voglia di sprofondare i suoi artigli nella sua carne viva.
Un silenzio pieno di odio e di tensione governava il salotto della famiglia Badescu. Respirai a fondo e chiamai con un sussurro Snow che mi si affiancò e passò attraverso di me.
«Possiamo sederci?» domandò Nathan, rompendo il silenzio.
«Accomodatevi pure.» affermò Ethan.
Non volevo sedermi. Non nella stessa stanza di quel mostro. Io e William non eravamo uguali come diceva Ethan. Eravamo vampiri ed ero d'accordo. Il comportamento però cambia di persona in persona e uno può essere un vampiro, uno zombie o perfino un licantropo.
Mi sedetti sulla poltrona di Ethan: la più distante da tutti gli altri.
Mi aveva deluso anche Nathan. Lui sapeva cosa mi era successo, ma aveva comunque deciso di stare dalla parte del nemico. Che poi non era nemmeno un nemico! Sarebbe diventato il nostro migliore alleato, ed era proprio questo il mio problema. Lui doveva essere morto.
«William, tu sai dove si trova il covo dei cacciatori?» domandò in Ethan, cerando di calmare gli animi, soprattutto quello della sottoscritta.
Lui annuì ed in quel momento scacciai ogni mio pensiero. Lo odiavo, certo, ma dovevo avere quella informazione, per Brad e per tutti noi. «Si trova proprio in questa città. Vicino al centro. Precisamente in un bar: Nelson's Pub.»
«Lo conosco. L'hanno aperto tre anni fa e mi ricordo che una volta andai a vedere com'era, insieme a dei miei compagni di classe.» affermai.
«Grazie.» disse William. Dei brividi mi percorsero su tutto il corpo. «È un posto abbastanza isolato e tranquillo, all'esterno. Il vero problema è entrare, non nel bar, ma nelle cantine. Lì avvengono le torture, le uccisioni. Ed è lì, dove tutti i cacciatori si allenano.» si fermò un secondo e sospirò: «Posso liberare Sally? Da quando sono entrato qui non sta ferma un secondo.»
Ethan accettò e subito dopo una tigre del bengala uscì fuori e si diresse verso di me. Non ne avevo paura; e sembrava molto tranquilla.
Una tigre. Anche lui. Questo era un brutto scherzo giocatomi dal destino.
Sally venne davanti a me e leccò la mia mano sinistra: sentiva l'odore di Snow.
Feci uscire anche lui, ed insieme si sedettero dalla mia parte.
«Volete qualcosa da bere?» domandò Ethan, accettai e annuì anche William.
«Aspetta, ti aiuto Ethan.» Nathan si alzò, lasciandomi sola a William.
Mi alzai di scatto e lui fece lo stesso, avvicinandosi pericolosamente a me. Non potevo indietreggiare.
«Le piaci.» si riferiva a Sally. Era una bella tigrotta e per fortuna si trovava in buona armonia con Snow: l'opposto dei padroni. «Dovresti chiamare Brad e sentire come sta»
Gli puntai un dito in faccia, fremente di rabbia, a tal punto di far alzare anche Snow: «Non ti azzardare a parlare di lui! Non lo devi neanche nominare.»
«Forse hai ragione.»
Cosa? Forse avevo ragione? Mi sembrava il minimo.
«Devo andare dal Capo dei Cacciatori al più presto possibile: devo vendicarmi.»
«Facciamo una passeggiata?» chiese di punto in bianco.
«Non penso sia corretto per gli altri.» non volevo andarci.
«Ti prego. Devo spiegarti alcune cose.»
Feci un sospiro sommesso ed acconsentii.

Vampire's Destiny IIWhere stories live. Discover now