capitolo 6

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A sentire quella domanda morii dentro, come mi mancava mia madre, i momenti fantastici passati con lei, e mio padre, ogni sera che mi veniva a fare la buonanotte. Vorrei rivederli, correre tra le loro braccia e lasciarmi cullare, ma loro si vergognano di me. Ne è valsa la pena essere abbandonata da tutti per Giorgia?
A interrompermi dai miei pensieri fu il cameriere che ci portò da mangiare. "Che profumo delizioso che ha questo piatto." dissi rivolgendomi ad Alex, anche con la scusa di cambiare argomento.
"Se per te è delizioso solo il profumo non può esistere un aggettivo da dare al cibo dopo che l'hai assaggiato. Che aspetti a farlo?"
Dopo questa domanda da parte sua lo assaggiai e rimasi scioccata. Non avevo mai assaggiato un piatto buono come questo, era veramente buonissimo.
"Mm.. che delizia, non mi aspettavo che avessi gusti così buoni"
"Hai tutte le ragioni di questo mondo sul fatto che è delizioso, ma non mi sottovalutare, bambina."
Disse lui.
Perché bambina? Boh.
"Perché bambina? Non sono piccola eh!"
"Si, lo so, ma ti comporti come se lo fossi."
Ecco l' antipatico Alex di sempre, questa versione di lui non mi piace affatto.
Perché, l'altra versione mi piace?Ma cosa sto dicendo? Oh mamma mia sto impazzendo o meglio, lui mi fa impazzire.
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Finito il pranzo andammo a fare una passeggiata in un bosco.
"Guarda che mi sono accorto che hai cambiato argomento quando ti ho chiesto, oggi a tavola, dei tuoi genitori. Ti vergogni a dirmi che vivi ancora con loro?"
Ma come si permette di dirmi una cosa simile!
" non ti permettere mai più di dire una cosa del genere ok? Se vivessi ancora con i miei non mi vergognerei a dirlo e sarei molto felice"
Mi incazzai molto per la cosa che mi ha detto, ci sono rimasta male..
"Ah, mi dispiace, non volevo dire le cose che ho detto."
"E allora perché le hai dette? Sei proprio un cretino." dissi io. Prima faceva il duro e poi il dolce. Non potevo però guardarlo negli occhi, se no non sarei riuscita a continuare a fare la dura. Detto questo me ne andai, o per lo più era mia intenzione andarmene, ma subito dopo mi prese e mi disse:" hey, per favore non fare così, sono stato uno stronzo, o forse lo sono, ma ti chiedo scusa, rimani ancora con me. Anche perché non sai la strada per tornare indietro."
Giusto la strada. "Beh questo non è una buona scusa per farmi rimanere con te, posso benissimo chiamare un taxi e farmi portare a casa." gli ricordai io.
" In mezzo ad un bosco il taxi?Va beh ma ti prego resta."
Non potevo dirli di no con quegli occhi mozzafiato che si ritrovava.
"Va bene ti dò l'ultima possibilità di oggi, vedi di sfruttarla bene." Ribadí io.
"Si signora" rispose lui.
Dopo una lunga camminata arrivammo davanti ad un ruscello stupendo, l'acqua era molto limpida e sembrava fresca. [foto nel medial]
Alex si mise davanti a questa pura bellezza e si sedette. Io lo imitai, facendo attenzione a mantenere le distanze.
"Bambina, non mordo se ti siedi più vicina a me eh."
"Non chiamarmi bambina che mi infastidisce, e poi a prescindere se mordi o meno, resto sempre seduta quá." dissi io.
"Ok allora vorrà dire che sarò io a spostarmi." così disse e così fece. Però ora era davvero troppo vicino, che i nostri fianchi si toccavano. Cercai di nascondere l'imbarazzo, ma fallì.
"Bambina, ti ho vista arrossire, non credere che non me ne sia accorto."
Uffa che vergogna! Io non risposi, feci finta di nulla e ammirai il ruscello davanti ai miei occhi.
"Come hai scoperto questo posto?"gli chiesi
"Ma in ogni luogo, nuovo per te, mò chiedi sempre come l'ho scoperto?"
"Em..scusa, non pensavo ti desse fastidio." risposi io, nuovamente in imbarazzo.
"Sei così fottutamente bella quanto arrossisci" Lo disse così tanto a bassa voce che credetti di immaginarmelo. Quindi dissi:" cosa, scusa?"
"Oh no, nulla. Comunque non mi dà fastidio, l'ho scoperto da bambino, e sei la prima che ho portato, ma credo anche l'ultima. Questo posto è speciale per me, vengo spesso per pensare."
"Ah. Grazie, mi fa piacere sapere che hai portato solo me."
Detto questo rimanemmo per alcuni minuti a fissare il ruscello, senza dire una parola.
"Allora, ti va di parlarmi dei tuoi genitori?" si rivolse lui, interrompendo il silenzio.
"Em..se proprio vuoi.. Non vivo più con loro da ben due anni ormai, non gli vedo e non gli parlo. È come se fossimo sconosciuti, ma non lo siamo. Mi mancano così tanto!"
"E come mai non gli vedi da così tanto tempo? Se ti mancano vai a trovarli no?" disse lui.
"Magari fosse così semplice."
Basta voglio cambiare argomento.
"Ora parlami dei tuoi genitori, dai."gli dissi io.
"Cosa vorresti sapere? Che mio padre è un tossico e mia madre se né andata in un' altra città?"
Non so perché ma cambiò espressione, diventò più duro e forse arrabbiato.
"Oh..mi dispiace. Non volevo.."
Non mi lasciò finire la frase che mi abbracciò. Era un abbraccio bisognoso, che io, ovviamente, ricambiai.

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In questi giorni sto aggiornando molto spesso, ringrazio di cuore a chi sta leggendo la mia storia, spero vi piaccia. Se avete dei consigli per i capitoli successivi, fatevi avanti.
Se vi è piaciuto, lasciate likes e commentate!

Ila💕

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