Cap 1

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Ci sono... cose che un uomo ha paura di dire anche a se stesso, ed ogni uomo decente ha un certo numero di queste cose nascoste nella sua mente.

(Fëdor Dostoevskij)




"Grazie New York! Via amo!"
Urlai al microfono a fine concerto, mentre scendevo dal palco con un piccolo ascensore, salutando i fan sorridendo.
Quel sorriso che scomparve non appena arrivai dietro le quinte.
Lanciai il microfono alle mie spalle, che fu subito afferrato al volo da uno dei tecnici.
Io, Ariana Grande, 23 anni, capelli lunghi fin sotto il seno, lisci e morbidi come seta, color castano chiaro e sempre raccolti in una mezza coda; occhi scuri, naso piccolo e labbra sottili; magra e alta 1,53 cm, motivo per cui indosso sempre i tacchi, anche per dimostrare la mia vera età, altrimenti dimostrerei molti anni in meno.
Entrai nel mio camerino e mi chiusi la porta alle mie spalle.
Mi sedetti di peso sul grande divano e, mentre accendevo la TV, mi sfilai gli stivali dal tacco esageratamente alto.
Mi stesi perpendicolarmente e poggiai la testa su un cuscino, sperando di prendere sonno.
"Ariana" Kelly, la mia manager.
Donna più alta di me di 10 cm, bionda che più bionda non si può, occhi azzurro cielo e pelle di porcellana; più grande di me di 20 anni, come una seconda madre. Fu scelta proprio dai miei genitori dopo una accurata ricerca su internet. Si è sempre dimostrata disponibile e molto brava nel suo lavoro, ma delle volte è davvero pesante.
"Ariana, alza le chiappe e seguimi" Kelly entrò in camerino come una furia.
"Kelly!" sfilai il cuscino da sotto la testa per coprire il viso.
"Non fare la bambina! Alzati!" si avvicinò al divano.
"No!" ulai.
"Ariana, sto perdendo la pazienza!" Oh oh. Kelly si sta arrabbiando.
"Porca trota, Kelly!" tolsi il cuscino dalla faccia e mi misi di fronte a lei puntandole l'indice contro "sono stanca morta! È da un mese che faccio tour e tra una tappa e l'altra non faccio altro che svegliarmi la mattina alle 5:00 per andare a correre, alle 7:00 colazione sana con frutta di stagione e yogurt, dalle 8:00 alle 13:00 prove per il concerto, dalle 13:00 alle 13:30 pausa pranzo, dalle 13:30 alle 19:30 un'altra prova, dalle 19:30 alle 20:30 trucco, parrucco e tutine da indossare per il concerto, dalle 20:30 alle 00:00 concerto.. Ah, e come se non bastasse, dalle 00:00 alle 1:30 di notte intervista una dopo l'altra!" respirai affannosamente, visto che dissi tutto il programma tutto d'un fiato "E se sei qui per dirmi che devo fare foto per il giornali, leggi il mio labiale: SCORDATELO!" e mi sedetti sul divano.
"Ariana" Kelly si sedette accanto a me poggiando una mano sulla mia spalla.
"KELLY!" Urlai come una forsennata e lei uscì dalla stanza velocemente.
Mi dispiace trattare così la mia manager, ma sono davvero troppo stanca e stressata.
Insomma, devono capirmi!
Mi stesi sul divano facendo un lungo respiro e cominciando a giocherellare con i capelli, fin quando presi sonno.


Fui svegliata di soprassalto da qualcuno che bussò alla porta. Controllai l'orario sul cellulare: le 9:00.
Bussarono un'altra volta.
"Chi è?" chiesi con la voce ancora impastata dal sonno e facendo un enorme sbadiglio.
"Siamo mamma e.. Kelly!" riconobbi la voce di mia madre.
"Entrate" affermai, mentre mi alzai e afferrai una salviettina struccante per poi strofinarla sul viso. Durante la notte, l'eyeliner, il rossetto e l'ombretto avevano ballato la conga sulla mia faccia.
"Ariana" mia madre, seguita dalla mia manager, entrarono in camerino "Ti dobbiamo parlare"
"Buon giorno anche a voi" sorrisi ad entrambe.
Mia madre sospirò prima di parlare.
"Ariana, ieri cosa hai detto a Kevin?" chiese mia madre severa incrociando le braccia al petto.
"Io? Niente!" scrollai le spalle guardandola.
"Ariana, Kevin si è licenziato e lo sai perchè?"
"Ehm.. No.." risposi.
"Ha detto che ha trovato la sua divisa di ricambio tutta rotta, tagliata e strappata in alcuni punti.." rispose Kelly.
"Mi state accusando di qualcosa che, in realtà, non ho fatto?" mi toccai il petto "mi sento profondamente offesa"
"Ariana, smettila di fare la pagliaccia!" mi riprese mia madre "Quest anno abbiamo cambiato 20 bodyguard! Quando la smetterai di fare la ragazzina con le tue scappatelle notturne, gli scherzi infantili? Li fai impazzire così!"
"Forse sono loro che non sanno fare il loro lavoro!" rispondo con non chalance.
"No" risponde Kelly "forse sei tu che li fai impazzire!"
"Ed è per questo" mia madre mi affianca "che io e tuo padre, con l'aiuto di Kelly, abbiamo scelto il tuo nuovo bodyguard"
Sbuffai.
"Te lo presenterò stasera" terminò mia madre dirigendosi verso la porta.
Bene, mi sa che dovrò escogitare un piano per far auto-licenziare anche questa guardia del corpo.

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