'Progetto 27|| Broken mind' di Pandoras_world

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Lui è bello? Sì!

Talentuoso? Sì!

Figo? Sì!

Intelligente? Sì! ( ehehe questa non ve l'aspettavate vero?)

Ian non è solo molto carino, ma anche intelligente, cosa che nelle storie che ho letto sembra un'accoppiata impossibile.

Vive una vita tranquilla alla base, ha molti talenti, un compagno di stanza che è come suo fratello, e tante ragazze che gli ronzano dietro.

Insomma, quale sarà il fatto scatenante che farà incontrare questi poli opposti?

Lei ci cadrà sopra? ( no, grazie. La mia protagonista si regge bene sulle sue gambe. Che poi non capisco, solo le ragazze cadono? I ragazzi mai?)

Con una relazione ( parlo di quelle noiose che devi scrivere come compito per la scuola). Insomma, Ian deve diventare qualcosa come il suo stalker, e mentre si assume la responsabilità di trovarle un talento.

Alexa s'innervosisce alla sua invadenza; ed i loro dialoghi sono un po' del tipo: "se parla Ian, Alexa sembra antipatica, se parla Alexa, Ian sembra antipatico"

Lo so. Ci vuole tanta pazienza.

Mentre il tempo passa, Ian ha preso Alexa un po' come se fosse il suo cane; si prende cura di lei, controlla ogni sua mossa e roba del genere.

E poi arriverà il momento in cui Alexa si trasformerà in power rangers, scoprirà di essere la figlia di Merlino e l'ultima sopravvissuta di una razza aliena.

Ma ... davvero credete che io sia così banale?

Preparatevi, perché in questa storia, nulla è come sembra. Non esistono le coincidenze e vi farò fare un breve periodo di calma per poi stravolgere tutto quello in cui credevate!

... rileggendolo; sembro crudele. Ma vi giuro che non lo sono! * piange arcobaleni * Con me potete scherzare sui personaggi, sulle situazioni e fare battute. E poi, esigo di sapere con chi siete "fall in love" ( L'autrice del capitolo quattro di questa libreria mi denuncerà per copyright. Scusa, ti vi bi :3)

In questo libro è presente una buona dose di amore fraterno, che è da tanto che non se ne vede!

E anche il concetto di "attrazione fisica" o semplicemente " ti bacio perché mi va".

Niente amore, non sono una persona sdolcinata o romantica, cioè, mi sento coerente. Due persone non si possono amare se non si conoscono bene.

Detto questo, vorrei evidenziare un altro personaggio nella mia storia che rispecchia il movimento, è Renee; ovvero la compagna di stanza di Alexa. Il suo talento è il salto in alto; viene ammirata dalla protagonista per la sua forza di volontà e per essere appunto una ragazza, ed andare bene nello sport.

Cos'è per te il femminismo?

Per me il femminismo è l'abolizione degli stereotipi, di qualsiasi idea che dica cosa una ragazza o un ragazzo possono fare.

Il femminismo rappresenta la donna come una persona e non come un quadro, solo bello da vedere.

Il femminismo è la visione di tutti come esseri viventi, prima di andare nello specifico e vedere il genere.

Perché la tua storia contribuisce al progetto WritHer?

Credo che la mia storia rappresenti il vostro movimento perché parla di una ragazza che si vuole affermare come una persona di talento, non uomo o donna, ma solo una persona da rispettare. È una ragazza determinata a dimostrare quanto vale ed a combattere contro i pregiudizi dei suoi compagni, che la vedono non solo come una fragile ragazzina, ma anche come una persona inutile e anonima.

La mia storia mira a rompere gli stereotipi;

Sì! Ai ragazzi intelligenti ed attraenti, senza essere per forza trasgressivi o degli uomini delle caverne.

Sì! Alle protagoniste che rispondono alle prese in giro ed ai dispetti. Che non hanno paura di affrontare qualcuno faccia a faccia.

Sì! Alle ragazze brave nello sport e NO alla classica visione della donna delicata e ballerina.

Sì! Alle ragazze intelligenti ed allo stesso tempo sexy.

Sono una ragazza e so giocare discretamente a calcio e ho una playstation 4 in casa. Le prime volte che ne parlavo con i ragazzi mi dicevano "ma almeno lo sai tenere un controller in mano?" e scoppiavano a ridere.

Mi ricordo che una volta, molto tempo fa, quando ho iniziato a giocare a calcio; ho chiesto ai miei amici di insegnarmi. Ovviamente sono finita a fare il portiere, ho preso pallonate assurde, però volevo davvero imparare a giocare a calcio.

Adesso, gioco spesso con i ragazzi e li ho battuti molte volte. Ed è sempre una grande soddisfazione, dimostro che non bisogna essere di un determinato sesso per saper fare una cosa bene. Conta l'impegno e l'allenamento, e chi ha lavorato sodo vince. Che sia maschio o femmina.

L'estratto dal capitolo quattordici:

Faccio un respiro profondo, metto le braccia davanti al viso come per proteggermi dalla reazione dell'avversario. Chiudo le mani a pugno.
Colpisco il sacco prima con la destra e poi con la sinistra. Un movimento dopo l'altro, senza fermarmi mai.
Sono stata picchiata dal mio istruttore.
Sono rinchiusa in una base sottoterra.
Sono una persona completamente inutile.
Sento delle voci nella mia testa, vedo delle cose... Piccoli attimi di un futuro prossimo.
Respiro affannosamente. Sto diventando pazza e la mia situazione attuale non mi aiuta.
Continuo a colpire il sacco finché i muscoli non mi bruciano. Ogni mio colpo è intriso di rabbia e dolore.
Rabbia per essere stata umiliata.
Per aver permesso ad una persona di distruggere il mio carattere e la mia determinazione.
Sono arrabbiata perché sono diciannove anni che sono rinchiusa qua sotto.
Sono arrabbiata perché ci stanno mentendo.
Ma presto, tutta questa rabbia si unisce al dolore; e diventano solo un'unica cosa che mi fa sentire pesante e confusa. Cos'ho di sbagliato? Perché non riesco a fare nulla?
Appoggio la testa sul sacco, esausta.
- Non dovresti essere in camera?-
Rabbrividisco. 

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