"Per così dire" borbottò. "Comunque è vero che domani ho lezione" affermò accendendo la canna e aspirando per non farla spegnere. Poi gliela tese e lui ne fumò a sua volta.

Frank chiuse gli occhi assaporando l'erba e la sensazione che gli regalava. Era da molto che non ne fumava e fino a quel momento non si era mai accorto che gli fosse mancato, ma era così. Gli dava una sensazione di pace e rilassamento che nient'altro poteva dare e una volta ogni tanto poteva anche fare uno sgarro e fumarne un po', giusto?

"Grazie" disse, restituendo a Gerard la canna. "Io vado di qua" aggiunse indicando la strada alla sua destra.

"Anch'io. Abitiamo nella stessa zona, ricordi? Vai a piedi?" domandò ancora, e Frank annuì così entrambi si avviarono lentamente verso casa, continuando a fumare ad alternanza e senza scambiarsi più di qualche frase di poco conto qua e là. Ma con Gerard, si accorse Frank, il silenzio non era imbarazzante. Anche se non si stavano dicendo nulla e stavano camminando da soli, mezzi fatti, in piena notte, la situazione era rilassata e tutt'altro che imbarazzata. Scambiandosi la canna ogni tanto le loro dita si sfioravano e nella mente di Frank tornava l'immagine del loro piccolo momento imbarazzante al cinema, ma il pensiero di aver fatto una grande figura di merda diventava sempre meno concreto man mano che la canna si consumava tra le loro dita e questo era solo un motivo in più che spinse Frank a continuare a fumare senza rifiutare una sola volta.

Quando i due arrivarono vicino a casa di Frank e rallentarono di riflesso il passo, Gerard sospirò con sguardo leggermente ebete. "Sono- " ridacchiò. "Un po' fatto"

Frank rise di rimando senza poter fare niente per evitarlo. "Era buona, la tua erba"

Gerard si sporse nella sua direzione cercando di non perdere l'equilibrio. "Non urlare troppo forte" disse con tono cospiratorio. "Qui intorno è pieno di- spie russe" rise ancora, e Frank lo seguì, appoggiandosi alla sua spalla.

Non riusciva a smettere di sghignazzare e la cosa stava iniziando a irritarlo ma non riusciva a fermarsi. Cercò di darsi un contegno staccandosi da Gerard e sistemandosi la maglietta, che peraltro non necessitava affatto di essere sistemata, e si schiarì la gola.

"Io, hem- " si interruppe, lanciando uno sguardo alla porta di casa sua. "Forse è il caso che vada" affermò poi, con un sorriso stupido piantato in volto. Sempre meglio delle risatine isteriche comunque, pensò. Per un attimo gli venne in mente che avrebbe potuto invitarlo a entrare, offrirgli qualcosa da bere e poi, chissà cosa sarebbe successo. Già. Ma questo era l'effetto dell'erba che parlava e anche se Frank non fumava da tanto tempo e non era molto in sé se ne rendeva conto piuttosto bene.

E poi cosa diavolo sarebbe dovuto succedere, scusa?

Gerard annuì e Frank abbandonò le sue congetture idiote. "Grazie per... " disse, accennando a Gerard con sguardo loquace, e l'altro annuì con lo stesso suo sorriso in viso.

"Di nulla, è stato divertente. Ci vediamo, hm, Frank" affermò dandogli una pacca sulla spalla, e lui rise e si aggrappò al suo braccio. Gerard si rendeva conto che Frank non sapeva bene ciò che stava facendo e rise a sua volta senza interrompere il contatto tra loro, e così rimasero per qualche minuto fermi in mezzo alla strada, ridacchiando, appesi per un braccio.

Poi Frank sembrò ricomporsi ed estrasse le chiavi dalla tasca dei jeans.

"Sei sicuro di riuscire ad arrivare al letto senza cadere giù da una finestra?" lo prese in giro Gerard, allontanandosi già di qualche passo in direzione di casa sua, e l'altro gli fece il terzo dito ridendo forte.

"Buonanotte Gee" disse girandogli le spalle.

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La mattina seguente Frank si svegliò con la testa persa tra le nuvole e un rumore martellante che tentava evidentemente di ucciderlo. Strizzando gli occhi per tentare di escludere luce e rumore e di tornare a dormire, si rigirò nel letto più volte; tutto fu comunque inutile e dopo qualche minuto di battaglia interiore finalmente si alzò, più seccato del solito, lanciando la sveglia sul pavimento con una manata.

Face It - (completa)Where stories live. Discover now