Lui ( Gennaio )

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Sabato, 23 gennaio 2016.

<<Christian!!!Fuori.>>
" Porca puttana Eva ". Andrea ride, << Ancora lei vero? >> " si... " << No, mi gira la testa Andre >>
Mi siedo sulla panchina, riguardo la tribuna a 60 metri da me. Ero convinto fosse lei, ne ero fermamente convinto.
Pensavo fosse, come 2 settimane fa.

Indossava un paio di All Star rosse, un leggins nero e mia felpa della Duff. Era incantevole. Una dea dai lunghi e voluminosi capelli biondi e due occhi verde-grigio ed una punta di nocciola. Aveva con sé lo zaino con all'interno la divisa da ballerina. Sapeva che apprezzavo il modo alla quale si dedicava allo sport, il suo fisico è la prova di quanto lei per cambiare ci abbia lavorato.
Aveva le cuffiette alle orrcchie, notando che non mi guardava lanciai il pallone al di là della rete che ci divideva, le arriva dritta dritta tra le mani. Con i modi di una pallavolista ha rilanciato la palla dentro, una battuta alquanto perfetta e coordinata, certamente non da lei.
Tutti si erano accorti dell'arrivo della Dea nelle tribune.
<< Porca troia, che ci fa una figa così al campo ? >> Massimo.
Sorrido, le faccio cenno di seguirmi.
<<Mister, devo andare in bagno! >> annuisce.
Corro negli spogliatoi,eccola.
Mi corre tra le braccia questo piccolo e dolce cucciolo di koala.
Mi bacia, mi bacia ancora ed io ricordo e assalitori ancora le mie labbra chiare e carnose.
<< Ti amo >> sussura. Non rispondo, ma continuo a baciarla sentendomi esattamente come vorrei, perché anche se non lo ammetterai mai lei è esattamente il mio confine, lei da un senso ha tutto.
<<Abbiamo poco tempo Julia >> dico.
Mi da la mano e mi trascina nei bagni dello spogliatoio, lasciando fuori dalla porta solo la felpa.
Aveva un body sotto quella felpa: nero, tagliato a laser, lasciava le sue curve prendere una linea morbida e non la solita di qualche mesetto fa.
Mi bacia, mi riabacia ed io non posso che continuare questo gioco di malizia. Amo baciarla, odio amarla.

Per ricordarle che dovevo andare via, ho smesso di toccare quel corpo alla quale ero tanto legato, ho smesso di baciarla... adorabile quando non è contenta di me.
Mi bacia sulle guance : '' Arrivederci, signore ''
'' Arrivederci, signorina dallo sguardo furbo ed incontrollato in mia presenza '' .

Rendersi conto che sono cosìlegato, ad una tale esaurita come lei... è scioccante.
Eppure appena si allontanta, io mi rendo conto di quanto sia vitale e di quanto a me una ragazza così mi cambierebbe totalmente.

Lei non accontenta, lei ed i suoi modi da stronzetta mi fanno perdere la testa. Eppure c'é sempre una parte di me che considera il fatto che se io per lei perdessi la testa, perderei tutto.

<< Chri, allora... tutto okay ? >> Massimo si avvicina, con un sorrisetto compiaciuto.
<< Sto bene fra, andiamo... >>
<< Ma, '' occhi da furba '' ha cambiato numero di cellulare ? >> Diego mi domanda, col suo solito modo da sbruffone.
<< Sì... perchè ? >>
<< Be' guardala un po'. Fisico da ballerina, capelli biondi, carnagione perfetta, labbra carnose, occhi di una bellezza unica, é cattiva e da quante ne so ha esperienza con quelli più grandi di noi, studia, ha una bella voce ed é una promessa in tutto quello che fa ... fatti due domande. >>
<< Vorresti starci insieme da come ne parli? >>
<< Forse, è accattivante ed é... diversa. >>
Massimo ride. Si intromette : << Anche a me ha sempre eccitato l'idea di stare con una come quella? Ci sa fare vero? >>
Rido a questa affermazione: << Forse... >>
Il cellulare mi squilla tra le mani, è Claudia.
Rispondo: << Cla? >>
<< Sono fuori, dobbiamo andare da Subdued e devo comprare un vestitino per la cena di famiglia a cui tu ovviamente parteciperai. Perciò, dovrai comprare qualcosa anche tu. >>
Sbuffo. << Okay, 10 minuti >>
<< Ti porta a fare shopping? >> Diego. Tutti ridono, la voce di Claudia è snervante ed ha un volume estremamente alto.

Per sempre.Where stories live. Discover now