Chapter 7

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Dato che il giorno prima non ero andato a scuola vista l'immensa depressione, adesso stavo andando verso la prigione.

Non potevo permettermi di assentarmi nuovamente, e non ne avevo neanche l'intenzione dopo la conversazione della sera prima...

Flashback

Driiin.
Squilla il telefono.
Unknown number.

Aggrottai le sopracciglia, chi è quel pazzo che chiama alle 2 di notte?

Accettai la chiamata e risposi <Pronto?>.

Rispose un vocione <Il signor Irwin?> chiese con diplomazia. Confermai la mia identità con un 'si' e l'uomo proseguì. <Bene Ashton, sono il tuo capo. Ho saputo che ieri non sei andato a scuola per fare il tuo dovere, posso avere delle spiegazioni?> chiese.

Deglutii il groppo che avevo in gola che si era formato ripensando a due giorni prima. <Uhm..io signore, ho avuto problemi in famiglia...> sussurrai con voce rotta.

<Be questo mi dispiace, ma avrebbe dovuto avvisarmi che non sarebbe venuto a lavoro. La prossima volta è pregato di avvisare.> chiuse il discorso.

<Sarà fatto signore> dissi pieno di vergogna, prima che lui mi ponesse la domanda che proprio non volevo sentire.

<E con il ragazzo? Come va? Sei riuscito a scoprire qualcosa?> chiese.

Sospirai <Non ho scoperto molto, ma insieme a lui ci sono sempre due ragazzi che penso seguano il suo stesso giro di spaccio. In più fuma sempre durante la ricreazione e nei cambi dell'ora.> dissi sicuro.

<Ottimo Irwin, se ha altre notizie mi avvisi. Buonanotte> concluse.

<Buonanotte> chiusi la chiamata.

Spensi la luce e mi misi sotto le coperte, l'indomani sarebbe stato un duro giorno.

Fine Flashback

Come al solito parcheggiai la mia auto lontano dall'ingresso, non volevo qualcuno la vedesse. Una volta sceso cominciai a strascicare i piedi fino all'entrata. Se il buongiorno si vede dal mattino, o meglio dalla notte, quella sarebbe stata una giornata di merda.

Sbuffai entrando e senza guardare in faccia nessuno andai direttamente al mio armadietto. D'un tratto sentii qualcosa abbattersi contro il mio sedere e un forte rumore rimbombò.

Mi girai di scatto tenendomi il lato B e vidi i tre idioti sghignazzare dietro di me. Il primo a parlare fu proprio quello che fece schiantare la sua mano sul mio sedere, Hood.

<Hey frocetto, passata bene la giornata ieri?> ghignò. Il primo istinto fu quello di tirargli un calcio sui denti.

<Oh, non sai quanto! Dopo quella tua inutile scenata, siamo andati a casa e per mettere a posto le cose e abbiamo fatto sesso> ghignai furbo.

La sua faccia cambiò espressione, da fiera a delusa. <Certo Irwin, aspettati che io ci creda> disse agitando una mano con finta strafottenza, sapevo benissimo che ci aveva creduto. <Quando le confesserai che sei gay?> chiese facendo segno ai due ragazzi di andarsene e mettendosi a pochi centimetri dal mio viso con una mano al lato della mia testa.

<Non sono gay, levati> dissi poggiando le mani sul suo petto e cercando di spostarlo. Sentii un brivido attraversarmi la schiena quando i miei palmi vennero a contatto con i suoi muscoli.

Si mise a ridere sonoramente <Se, certo> rise <ti piacciono i miei pettorali eh?> disse con non poca strafottenza.

Immediatamente tolsi le mani dal suo petto spiaccicandomi contro gli armadietti. Riuscii a sgusciare via da sotto correndo per il corridoio accompagnato dalle sue risate.

Corsi in bagno e mi chiusi dentro, la situazione mi stava letteralmente sfuggendo di mano.
Mi presi la testa fra le mani e mi appoggiai al muro, Calum mi stava facendo impazzire.
Non solo non riuscivo ad andare avanti con la missione, ma dovevo anche preoccuparmi del mio orientamento sessuale in questo momento veramente in dubbio.
Avevo perso Jennifer e se non trovavo lo spacciatore di Calum avrei perso anche il lavoro.
Fottuto Calum Hood, mi stava rovinando la vita.
Mi alzai e dopo essermi risciaquato la faccia uscii dal bagno, cercando di fare finta che non fosse successo nulla.

Alla fine del corridoio incontrai lo sguardo gelido di Luke Hemmings, che mi fissò mentre passavo.
<Irwin> disse e io mi bloccai voltandomi.

<Hemmings> mi voltai fissandolo a mia volta. Luke non disse una parola, mi prese per un braccio e mi portò dentro un'aula vuota.

<Senti Irwin, so che tu in questo momento non mi ritieni una brava persona ma ti giuro che non sono come sembra, nemmeno Calum lo è> sospirò e io lo guardai sospettoso.

<Che vuoi dire, Hemmings?> domandai.

<Non mi piace che Calum ti tratti cosí a dirtela tutta, ma lui non è mai stato un cattivo ragazzo, si fa rispettare, certo. Ma non è cattivo..> feci una risatina scuotendo la testa, Calum era solo un fottuto bastardo.

<Hemmings, non sparare cazzate> commentai facendo per uscire dalla porta ma lui mi bloccò.

<Irwin, anche se tu fossi gay o bisessuale, volevo dirti che io ti trovo.. forte> abbozzò un sorriso, certo, era un amico di Calum ma Luke non mi sembrava un cattivo ragazzo sul serio; era sempre zitto e in disparte, oppure appiccicato a Michael in modo quasi ossessivo.
Ricambiai il sorriso.

<Anche tu sei forte, Luke> dissi prima di uscire dall'aula lasciandolo lì.

~~~~~~

Entrai in classe per l'ora di matematica, mi sedetti al mio banco e poco dopo entrò Calum con Michael e Luke dietro.

<Ciao, Ashton> disse Calum ridacchiando.

<Oh sta zitto, Calum> sbuffai aprendo il libro di matematica ma il mio sguardo finiva sempre nel banco di Calum. Non lo sopportavo, non avevo mai provato tanto odio e attrazzione insieme per una persona, soprattutto per un ragazzo.

<Che fai, ripassi?> rise ancora ma una voce lo bloccò.

<Basta Cal, dai> era Luke, che sbuffando l'aveva fermato tra l'incredulità di Michael e Calum stesso.

<Che cazzo hai detto?> Calum sembrò sorpreso e adirato inseme dalla reazione del biondo.

<Ho detto basta, sta diventando noiosa questa cosa> incrociò le braccia e appoggiò i piedi sulla sedia davanti.

<Deciderò io quando fermarmi> commentò Calum facendolo sbuffare ancora. In un attimo di rabbia questo si alzò e lo prese per la maglietta. Nello stesso momento Michael si avventò contro Calum e lo allontanò spingendolo contro il muro.

<Lo sai Calum, picchia chi vuoi ma non toccare Luke> gli disse tenendo ferma la presa sulla sua felpa.

<Sai Michael, mi hai stufato. Si vede lontano un miglio che sei cotto di Luke, e lui lo stesso> rise allontanandolo <Mi fate schifo entrambi> io ero rimasto allibito a guardare quella scena, senza fare un movimento.

<E a me fai schifo tu, Calum sei sempre stato il mio migliore amico. Sapevi cosa ero e sono ma mi hai accettato e così anche Michael. Ma adesso solo perchè è arrivato Ashton ti stai rivoltando contro i gay per qualche motivo che non ci vuoi dire> Luke si alzò in piedi avvicinandosi a Calum e Michael.

<Smettila Luke> disse Calum prima di uscire dalla porta più veloce di una scheggia, non lo capivo quel ragazzo.

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⏰ Last updated: Jun 02, 2017 ⏰

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