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Sam provò a chiedere a Jc ma lui non gli disse niente. Come immaginavo.

"Se provassi a telefonare a Kian?" propose ancora una volta Sam.

"Non ti dirà nulla biondo. E' un fuggitivo." rispose Cameron.

Eravamo ancora una volta riuniti in camera di Sam, Wes non c'era e avevamo la stanza tutta per noi.

"Cosa c'entra che è un fuggitivo? Sono pur sempre uno dei suoi migliori amici."

Flaviola era rimasta zitta per tutto il tempo. La cosa non quadrava, lei parla sempre.

"A cosa pensi Fla?" le chiesi.

"C'è una persona che lo potrebbe sapere." rispose lei.

"Chi sarebbe?" chiese Sam scazzato.

"Se mi rispondi così non te lo dico più Pottorff. Impara a comportarti." disse Flaviola assottigliando le sopracciglia.

"Dai Fla, dici." dissi io.

"Sara."

- -

Camminammo avanti e indietro per i corridoi scolastici. Sara doveva avere lezione in quelle ore. Eppure non era ancora uscita da nessuna delle classi.

"Che fine ha fatto?" si chiese Flaviola più volte.

"Sara!" dissi quando la vidi uscire dall'aula di chimica. Io seguivo quella lezione?

"Hey" ci salutò lei quando ci venne incontro con un libro stretto al petto e lo zaino che ciondolava.

"Dobbiamo parlare.." arrivò dritta al sodo Flaviola.

"Dimmi." sorrise Sara.

"C'è Chelsea in camera tua?" chiesi.

"No, non credo. Così mi mettete paura però. Che cos'è successo?" rispose.

"Non è successo nulla... Cioè è successo qualcosa... Stai tranquilla." dissi balbettando.

"Non potete dirmelo qui? Ho una lezione tra dieci minuti."

"Sara, per favore." la pregò Flaviola.

"Se me lo chiedi in questo modo Fla, mi preoccupo anche di più. Cos'avete combinato?" disse iniziando ad incamminarsi verso il dormitorio.

"Noi niente." rispose Flaviola.

"Chi ha fatto cosa allora? Cameron ha di nuovo picchiato qualcuno? Magari Sam." rise Sara.

"No, fortunatamente, no." risi anche io.

Arrivammo nella stanza di Sara e Chelsea. Era piuttosto disordinata e potevo immaginare Mar che inveiva contro la sorella e il disordine della sua stanza. Sara si tolse lo zaino dalle spalle e lo butto in un angolo, tolse anche le scarpe e le mise sul davanzale della finestra poi si buttò sul letto facendo aprire i suoi capelli scuri sulla coperta.

"Di che dovevate parlarmi?" chiese.

"Cos'è successo tra Mar e Kian?" rispose Flaviola.

"L'avete scoperto?"

"Abbiamo i nostri metodi. Cos'è successo?" aggiunse.

"Kian ha lasciato il campus dicendo a Mar che avevamo bisogno di una pausa e che anche lui ne aveva bisogno.. poi nulla, Mar e Kian si sono baciati.." spiegò.

"Prima rompe il cazzo e poi abbiamo bisogno di una pausa? Che si ammazzi. Ci sta togliendo la salute e abbiamo bisogno di una pausa? Fanculo." sbottò Flaviola.

"Mar non sa dov'è andato ed era... in pensiero?" chiesi.

"Credo di si"

"In pensiero? Per lui? Che cazzo!" continuò Flaviola.

"Basta devo parlarle!" uscì di corsa dalla camera e la cercò prima in camera nostra poi corse diretta al Jam ed io la seguii.

"Ci sentiamo dopo Sara!" le gridai.

"Flaviola!" Urlai.

"Cosa c'è?"

"Urlarle contro cosa ti cambia?" Le chiesi

"Mi fa sentire almeno un po' meglio." Rispose respirando affannata per la corsa.

"Okay, ti capisco. Ma almeno rallenta. Non ce la faccio a starti dietro."

"Non so nemmeno dove ho trovato la forza di correre. Di solito chiedo a mia sorella di portarmi l'acqua quando sono a casa" rise.

- -

Entrammo al Jam, non c'era ancora nessuno così ci sedemmo sul palco con i piedi penzoloni.
Tirai fuori il cellulare e iniziai a curiosare un po' sui Social. In attesa che Flaviola finisse la sua sigaretta, non sapevo fumasse, e che si tranquillizzasse.
Pregai che Mar non si facesse vedere ancora, anche se eravamo compagne di stanza. Dovevano per forza incontrarsi.

"Da quanto fumi?" Chiesi.

"Non fumo. Mi serve per rilassarmi." Rispose espirando.

"Non puoi trovare nessun altro modo?"

"Jordy, non è momento si? Ne parliamo più tardi."

"Scusa." Non avevo nulla da scusami. Ma mi sembrava la cosa giusta da dire.

"Non fa niente. Piuttosto ho bisogno di Cam. O di Mar. Meglio Cameron." Sorrise.

"Con lui si che ti rilasseresti."

"Puoi ben dirlo." Mi rispose.

"Cosa può ben dire?" Chiese Mar arrivando.

"Fanculo" bisbigliai.

"Ciao Mar." La salutai io.

Lei mi volse un cenno con la mano accompagnato da un sorriso.

"Fla... Tutto bene?" Le chiese Mar.

"Non so, dimmi tu. Come cazzo ti è venuto di baciarti Lawley?" Rispose Flaviola stranamente calma.

La sigaretta era rimasta fra le sue dita, che bruciava lasciando la cenere lunga su di essa. Aveva bisogno di essere scossa ma Flaviola era troppo impegnata a litigare.

"Come l'avete saputo?" Rispose Mar.

"Tu dimmi prima come ti è venuto in mente. Poi ti dico come l'ho saputo." Insistette Flaviola.

"Non lo so Flaviola. Mi ha baciata e sapete che non mi è indifferente."

"Ma è Kian!"

"Proprio perché è Kian l'ho baciato. Ma tanto ora lui è partito. Ci ha lasciato un po' di tregua. Anzi. Vi ha lasciato un po' di tregua. Io non riesco a darmi pace." Si confidò Mar.

"È comprensibile." Dissi io.

"No! Non lo è. Cazzo. A me piaceva Jc però lei insisteva che non andava bene perché era un o2l e ora si bacia con Kian. Di nuovo. L'ultima volta avevi promesso che sarebbe stata l'ultima ma non è vero. E hai mentito. Di nuovo. E ci hai tradito
Proprio come voleva Kian." Detto questo Flaviola si alzò, buttò la cicca della sigaretta a terra e uscì dal Jam.

The Jam|| Sam PottorffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora