14

284 25 23
                                    

"Ci vieni al Jam stasera?" mi chiese Mar mentre ero stesa sul letto con la musica nelle orecchie. 

Scossi leggermente la testa. Avrei dovuto andarci perché tecnicamente la mia settimana non era ancora finita ma non avevo la minima voglia di vedere Sam.

"Mi meraviglio del fatto che gli O2l non siano ancora venuti a chiamarti." aggiunse Flaviola. 

Io alzai semplicemente le spalle.

"Jordy non puoi restare per sempre chiusa qui dentro." mi disse Sara sedendosi sul bordo del mio letto. 

"Non resterò per sempre chiusa qui dentro." risposi voltandomi verso di lei. 

"Jordy, Sam ti ha ferito. Ed è okay starci male ma non puoi permettergli di farti stare così. Non parli, non mangi e non dormi. Soprattutto non ti ho visto scrivere nulla." Mar mi accarezzò una spalla. 

"Sto bene, voglio solo stare per fatti miei e non vederli per un po'."  dissi.

"Va bene, allora noi andiamo. Se vuoi raggiungerci sai dove siamo." Sara chiuse la porta e  mi lasciarono da sola. 

Alzai il volume della musica in modo da  non riuscire a sentire i miei  pensieri.

Piano, piano presi sono e mi addormentai. 

Mi svegliai qualche ora dopo. Ormai il sole era calato da un pezzo lasciando spazio alla luna piena di quella sera. 

Mi tolsi le cuffie dalle orecchie e le avvolsi attorno al mio cellulare. Mi massaggiai le tempie, il fischio nelle mie orecchie non voleva saperne di andare via. 

Infilai le converse facendo i lacci alla meno peggio e presi una felpa dall'armadio, iniziava a fare freddo. 

Scesi le scale del dormitorio piano e silenziosamente, quasi tutti erano al Jam ma non mi andava di farmi notare. 

"Come mai  sei qui?"  m chiese Chelsea. 

"Non mi andava di andare al Jam. Tu?" risposi sedendomi sul divano affianco a lei nella sala comune. 

Alzò le  spalle. 

"Non mi andava."aggiunse. 

"Mi dispiace per  quello che è successo Jordy. Posso sembrare una ragazza stupida ma non lo sono, cioè magari forse un pochino però lo faccio perché mi piace far ridere la gente..." disse dopo qualche minuto di silenzio. 

"E' molto carino da parte tua Chelsea." le risposi.

"Ti va di andare a fare un giro?" chiese. 

In realtà non avevo molta voglia di uscire dal dormitorio, Chelsea sembrava però voler della compagnia così accettai ed uscimmo dall'edificio. 

Iniziammo a parlare del più e del meno. Mi confessò del suo amore per James Blunt, per i Maroon 5 e per i Coldplay. Il suo libro preferito ed il suo colore preferito, il lilla. 
Mi confessò che le piacevano i Pokémon e le  volte che l'avevo vista con Ricky stavano parlando di essi. 
Mi confessò anche di essere innamorata di Ashton Irwin e che andava ad ascoltare le sue prove di nascosto. 

Chelsea era una ragazza davvero dolce e carina, soprattutto gentile. Fece di tutto per non parlare di Sam.

Passammo davanti al dormitorio maschile, Chelsea salutò qualche ragazzo seduto davanti all'entrata che stava fumando e poi proseguimmo oltre. 

Facemmo più che altro una passeggiata per tutto il campus senza fermarci da nessuna parte. 

Tornammo al  dormitorio e lasciai Chelsea alla sua stanza mentre io mi diressi alla mia. 

Seduto davanti alla mia porta trovai Sam con la testa poggiata sulle ginocchia. 

Lui alzò la testa di scatto e si alzò in piedi. 

"Che fine avevi fatto? Non mi rispondi al cellulare, non vieni a mensa, esci prima dalle lezioni, non vieni al Jam, in caffetteria. Pensavo fossi tornata a casa." disse contando sulle dita. 

Lo guardai storto mentre cercavo le chiavi nelle mie tasche. 

"Di' qualcosa Jordan." 

"Vaffanculo. Pensavi davvero che appostarti davanti alla mia porta mi avrebbe fatto cambiare idea?"

" Io non le pensavo quelle cose."

"Non è vero, tu le pensavi quelle cose. Non sei fatto per mentire." dissi puntandogli l'indice sul petto. 

"Scusa."

"Cosa ti aspetti che ti dica Sam?" 

"Che mi perdoni. Che vuoi stare con me." disse supplichevole.

"Non posso. Non ti permetterò di farmi stare di nuovo male." 

"Non ho dormito  né mangiato. Non riesco a concentrarmi. Tornerà tutto come prima, te lo prometto." 

"Io non voglio che torni tutto come prima." 

"Non lasciarmi così Jordan." supplicò per l'ennesima volta prendendomi il polso. 

Svincolai la presa salda di Sam e mi allontanai piano piano. 

"Io ti amo Jordan!" mi  urlò  contro. 

Mi avvicinò a sé e mi baciò.

"Baciami, ti prego." 

Mi allontanai di nuovo. 

"Lasciami in pace." 

Mi voltai ed andai verso la stanza di Chelsea. Bussai lentamente. 

"Posso restare  qui?" chiesi con le lacrime agli occhi. 

The Jam|| Sam PottorffWhere stories live. Discover now