-The contrast of Sex.-

-Addio.

Un anno dopo.

La storia fra me e Andrea era proseguita a gonfie vele, niente più bastoni fra le ruote, solo noi e il nostro amore.
Il discorso delle gang era stato chiuso, niente più droga o scommesse.
Dopo quel giorno avevo subito lasciato Alessio, l'ha presa abbastanza bene, aveva capito che non era abbastanza presa ed ero innamorata di Andrea.

Mi sono appena svegliata, scendo giù in cucina e trovo mamma e papà a parlare.

"Buongiorno!" Li saluto entrambi.

"Melissa.."

"Sì mamma?"

"Siediti. Ti dobbiamo parlare."

"Che succede?"

"Dobbiamo trasferisci."

"Cosa? E perché?" Senti già gli occhi pizzicare..

"Papà è stato trasferito, e poteva scegliere dove stare fra: New York, Nizza e Amsterdam. Ha scelto New York dato che lì c'è anche tuo fratello là. Proseguirai gli studi là, senza alcun problema."

"Non posso venire!"

"Devi."

"Fra sei mesi divento maggiorenne, so badare a me stessa, potete lasciarmi, vi prego.."

"No, verrai con noi. Su questo non si discute."

Salgo in camera mia e scoppio a piangere contro il cuscino.

Non posso lasciare Roma.

La mia vita è qua.

Ho un fidanzato, delle amiche, la popolarità, poi la lingua è completamente diversa, il fuso orario, la città è enorme..

Chiamo subito Andrea che risponde immediatamente.

"Amore mio."

"Andrea, posso venire da te?" Dico fra i singhiozzi.

"Certo amore.. Che succede?"

"Ti spiego tutto dopo."

Esco subito di casa e vado in quella di fronte.

Busso il campanello e mi apre subito Andrea.

Mi butto fra le sue braccia continuando a piangere.

"Piccola.. Raccontami tutto.." Dice accarezzandomi la testa delicatamente.

"Mi devo trasferire."

"Cosa? E perché?"

"Hanno trasferito mio padre.."

"E non puoi rimanere? A breve sarai maggiorenne e.."

"Ho già chiesto non vogliono assolutamente."

Continuo a piangere.

"E noi come faremo..?"

"Andrea.." Dico guardandolo negli occhi.

"Mi sa che è meglio finirla qua, ci faremmo troppo male entrambi."

Scappo via piangendo, ho detto addio all'amore della mia vita.

"Melissa!"

Mi fermo sulla soglia della porta, guardandolo.

"Sappi che una parte di me ti amerà per sempre."

Una lacrima era scesa sul suo volto, e il mio setto lacrimare si era ormai svuotato.

Sorrisi debolmente, scappando via.