4.-"Dobbiamo parlare..."

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Tutto il pomeriggio stetti zitta, ogni tanto i due mi buttavano su qualche battuta, ma rispondevo con qualche occhiataccia.
L'unica cosa che ho fatto per tutto il tempo era sbuffare.

Marco andò a pagare.

"Si può sapere che hai?" Mi chiese Cameron approfittando del momento.

Lo ignorai sbuffando.

"Parlo con te."

Continuai ad ignorarlo.

Si alzò, venne accanto a me e mi prese il volto dal mento costringendomi a guardarlo negli occhi?

"Dimmi che hai!" Questa volta usò un tono più duro.

"Nulla." Risposi indifferente.

"Nulla? Per questo tutto il pomeriggio ci hai ignorati? Per nulla? Giusto."

Lasciò la presa del mio volto.

"Ho che mi sono rotta le palle! Di te, delle troie, di questo caos di città e voglio ritornare a Milano dai miei amici! Okay?" Urali e me ne andai.

"Ferma! Dove hai intenzione di andare?"

"Lontano da qui!" Gridai.

Sono stata tutto il pomeriggio in giro, al parco a non fare niente.

-The contrast of Sex.-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora