'La stirpe oscura - La maledizione del demone' di Veronika_obscure

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Si aggiusta a disagio e guarda dritto in camera. Si morde un labbro nervosa e prende un sospiro, perché si è fatta convincere?

«Non ho mai espresso qualcosa del genere. Certo, la mia autrice poteva scegliere qualcuno di più adatto per questa cosa, ad esempio Denna. Eppure sono io la protagonista, no? È mio dovere spiegare cos'è per noi quel grande movimento che è il femminismo, chi meglio di me può? O almeno, è quello che mi ha fatto credere lei.

Non mi sono mai soffermata a pensarci a lungo, io credo nei diritti di tutti, forse perché in fondo io non mai avuti dei veri dritti, forse perché vedere sorridere qualcuno è meglio che vederlo asservito a te.

Il femminismo non è un solo movimento, ma è il cuore di ogni donna che si è vista togliere il futuro dalle mani, ogni donna il cui sogno è stato calpestato da pretese altrui, distrutto da una società che non faceva altro che comprimere il diritto, più che umano, di vivere. Non ci è mai stato dato il nostro vero valore in passato, nemmeno a noi Guardiane dopotutto, in fondo eravamo sempre donne, no? Sempre alla fine della scala.

Eppure credo che ogni donna morta, ogni suo passo possa essere ricordato come un passo di estremo coraggio, perché il difficile è sempre stato vivere, vivere malgrado la debolezza, malgrado il nostro essere donne in un mondo che non permette debolezza nemmeno al più forte di tutti noi.

Ho visto uomini schiacciati dal potere, uomini distrutti da coloro che erano state schiacciate a loro volta. Perché ogni volta che si ha qualcosa più di un altro esce sempre facile trovare un modo per prevalere su di lui, l'essere umano è così debole, così fragile eppure così forte.

Il femminismo per me è diritto di vivere, deboli come siamo, forti come dobbiamo mostrarci al mondo. Il femminismo non è un movimento, il femminismo potrebbe essere un modo di vivere, essere la base per poter dire che sì, ce l'abbiamo fatta, ma che sì, c'è ancora un mare di strada da fare, c'è ancora una tempesta da affrontare. Che sì, siamo davvero forti dopotutto, ma che abbiamo ancora il nostro cuore da offrire al mondo. Perché femminismo non significa annullare né l'uomo né la donna, perché in fondo siamo tutti esseri umani, siamo tutti deboli, siamo tutti persi in un mondo che consociamo solo per la parte che siamo stati capaci d'esplorare.

Non esiste donna senza uomo, e non esiste uomo senza donna. L'amore è quello che ci può legare, il rispetto quello che ci deve comandare, perché è la valuta più preziosa in un mondo privo di limiti.

Forse è proprio quest'illimitata possibilità di futuri che ci da un limite, forse a volte rimanere con i piedi a terra ci potrebbe aiutare di più che cercare l'anarchia di genere. In un mondo come questo ci vuole rispetto, ci vuole uno spazio per ognuno di noi, uno spazio in cui uomo, donna, bambino o vecchio abbia la possibilità di affermare che esiste come essere umano, che esiste come soggetto in un universo che non può fare a meno di lui, in un mondo che non vuole fare a meno di lui. Perché siamo tutti necessari a qualcosa, non indispensabili, certo, ma necessari a quell'utopia di uguaglianza, che per me non dovrebbe affatto essere tale.

Dovrebbe essere al realtà questo rispetto, dovrebbe essere all'ordine del giorno la compassione come la fierezza.

Ho sempre offerto un mano prima di punire, ho sempre dato la possibilità di redimersi ad ognuno degli dei cattivi che ho incontrato, maschio o femmina che fossero, perché siamo tutti da amare, indifferentemente dal sesso, dall'età e della nazionalità.

Forse non era questo che volevate, ma il femminismo è questo, è uguaglianza ad ogni piano sociale e della vita.

Vi porgo una mano in segno di pace, voi porgete la mano a me, offritemi la parte più debole di voi perché soltanto in tanti potremmo fare la differenza in un mondo che non ci vuole altro che alienati ai suoi principi. Perché tutt'oggi il femminismo è più che necessario, perché ci sono ancora dei pregiudizi che guidano i cuori di donne e uomini, obbligano i simili a lottare uno contro l'altro. Vogliono soffocare qualcosa che abbiamo conquistato con il sangue, dal diritto femminile a quello del voto universale.

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