08 Josh. Il mio intuito non sbaglia mai.

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08  Josh.
Il mio intuito non sbaglia mai.



Il ragazzo che mi sta guardando è davvero uno schianto.

Indossa un vestito nero, tagliato su misura, sopra una camicia bianca inamidata e stirata alla perfezione. Ha al collo un farfallino perfettamente annodato, è completamente sbarbato e porta i capelli tirati all'indietro, in un acconciatura molto sobria che gli dà in aria decisamente sofisticata e attraente.

Gli faccio l'occhiolino e lui me lo restituisce in contemporanea.

Mi allontano dallo specchio, sogghignando e pensando alla mia accompagnatrice. A quello che penserà, perché sono certo che gli asini inizieranno a volare prima che lei mi faccia un complimento, quando mi vedrà.

Sono ancora piuttosto sorpreso.

Non so che cosa l'abbia convinta, ma alla fine Kayla ha accettato di accompagnarmi.  Ha messo le sue regole, ovviamente, ma l'importante è che non mi faccia affrontare questo calvario da solo.

Mi ha chiamato che erano quasi le undici ed ero comodamente sdraiato sul divano di pelle al centro del salotto. Stavo guardando un programma a premi ed ero piuttosto allibito dal livello culturale, assente,  di alcuni concorrenti. Non c'è niente da fare, anche una volta che sei adulto, non puoi smetterla di prendertela con i meno fortunati; in modo diverso, ma il concetto è lo stesso. Ho afferrato il cellulare non appena ha iniziato a suonare, grato della distrazione, e quando ho visto chi era, ho silenziato l'enorme televisore a schermo piatto, che in quel momento mostrava la faccia sorridente del conduttore.

Non si è persa in parole inutili.

"Se vuoi che ti accompagni, devi accettare le mie condizioni. " Non ha aspettato che rispondessi prima di ricominciare.

"Primo. Nessun contatto fisico. NESSUNO. L'unica cosa che ti concedo, per rendere questa sceneggiata credibile è di prendermi la mano o sottobraccio. Chiaro?"

Mi sono limitato a grugnire un assenso, mentre imprecavo tra me e me. Non è che me ne volessi approfittare, non è assolutamente così, ma volevo sfruttare l'occasione per cercare di scoprire cosa si nasconde dietro la sua maschera così ben costruita.

"Secondo. Non ti devi allontanare da me. Non ho intenzione di passare la serata in un angolo perché sei in giro a farti i comodi tuoi. Sarai  l'unica persona che conosco e ti sto facendo un favore. Enorme!"

Ho stretto i pugni per stare zitto. Non mi è stato difficile comprenderla, ma il tono arrogante con cui Kayla mi stava parlando, mi ha davvero infastidito.

Ho iniziato a camminare avanti e indietro di fronte all'enorme vetrata che si affaccia sulla città. Le luci della notte  sono piuttosto affascinanti anche se vivo in un appartamento circondato da altri edifici alti come il mio.

"Kayla, non ho intenzione di allontanarmi, credimi. L'ultima cosa che desidero, è che mia madre mi becchi da solo e inizi a darmi il tormento. Inoltre, non ho nessun problema con le tue condizioni. Non ti ho chiesto di accompagnarmi per tirarti qualche brutto scherzo. Sei l'unica persona che mi può aiutare e non ho intenzione di mancarti di rispetto. Né in questa occasione né in un altro momento ."

L'ho sentita sospirare dall'altra parte. Ancora indecisa.

"Va bene.  Dove si terrà questa dannata festa?"

Tutta la tensione che era andata accumulandosi da quella mattina, mi ha lasciato di botto, alleggerendomi le spalle. Grazie al cielo. È stato davvero un immenso sollievo.

"Al The ART, ma passo a prenderti io alle sette e, prima che ti metta a protestare, lo faccio per un buon motivo.  Anzi, due. Prima di tutto, anche se la maggior parte delle volte sono un bastardo, so anche essere un cavaliere all'occasione e il minimo che possa fare è venirti a prendere e riportarti a casa sana e salva. Secondo, ma non meno importante, mia madre si aspetta che arrivi insieme alla mia accompagnatrice, non che lei mi raggiunga lì e sarebbe una cosa estremamente disdicevole da fare."

Vicino al tuo Cuore. The Colorado Series #2 (COMPLETA e in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora