1 - r u kidding?

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non c'è cosa migliore che un venerdì pomeriggio passato a guardare la tua serie tv preferita.

cliccai "prossimo episodio" e mentre aspettavo che si caricasse mia madre mi chiamò.

"nina! vieni ad aiutarmi in cucina." gridò.

sbuffai e misi in pausa l'episodio. "Va bene."

scesi dal letto e mi scrollai le briciole di dosso.
andai in cucina e guardai mia madre mentre trafficava con le pentole.

"nina puoi per favore accendermi il forno e metterci dentro la teglia? Io ho le mani occupate." mi sorrise calorosamente.

"Va bene." sospirai.

"sai dovresti uscire a volte invece che stare in casa tutto il giorno a guardare serie tv." mi guardò.

"e tu dovresti smetterla di dirmi queste cose perché non succederà mai."sorrisi sarcasticamente.

il campanello suonò e io mi alzai per andare ad aprire.

"ciao, nina! tua madre è in casa?" sorrise anne marie irwin.

"certo signora irwin." ricambiai il sorriso e feci entrare lei e il suo stupido figlio.
"é in cucina." le dissi vedendola spaesata.

"piccola nana, mi hai preparato un letto?" disse il riccio prendendomi per i fianchi.

"perché dovrei farlo? " chesi spingendolo.

"perché rimarrò a casa vostra per 3 settimane. avrò tutto il tempo che voglio per farmi fare un pompino da te." ghignò.

"stai scherzando?" sbarrai gli occhi.

"no non sta scherzando, sua mamma sarà a new york e non si fida a lasciarlo a casa da solo." rise michael venendo verso di noi.

"mike!" sorrise ashton mostrando le sue fossette.

lo guardai mentre sorrideva, era così... carino. aveva dei bellissimi occhi smeraldo e dei riccioli castani ricadevano sul suo viso.

"hai finito di fissarmi?" sogghignò.

"non ti stavo fissando. stavo pensando se tirarti un pugno o un calcio nelle palle." sorrisi ironica.

mi girai ma ashton mi chiamò.

"cosa vuoi?" sbuffai.

"scoparti." rise insieme a mio fratello.

"se provi solo a toccarmi giuro che ti taglio le palle e te le faccio ingoiare." lo trucidai con lo sguardo.

"fai schifo." disse michael spingendomi.

lo guardai male e tornai in camera mia sbattendo forte la porta.
mi buttai con la faccia nel cuscino e urlai.

ashton irwin non può rimanere a casa nostra. lui è il tipico bulletto delle superiori. quando avevamo 14 anni lui mi disse che gli piacevo e io gli credetti, mi chiese di incontrarci dopo le lezioni davanti alla scuola e quando arrivai mi tirò un secchio con acqua ghiacciata davanti a tutta la scuola. tutti mi chiamavano ghiacciolo e ridevano di me. e ora invece sono la tipica stronza che incute terrore alle ragazze. per i maschi invece sono una 'figa' e non vedono l'ora di scoparmi ma io gli rifiuto con uno schiaffo o un calcio nelle palle. si certo non sono vergine ma non sono neanche una di quelle che si fa tutti.

mi misi a sedere e ripresi a guardare l'espisodio di Teen Wolf. la porta si aprí di scatto e mia madre venne verso di me.

"tesoro, lo zio sta male e la zia non c'è, dovrò andare da lui e restare per la notte, credo rimarrò fino a lunedì. affido a te il compito di avere cura di mike, ash e della casa, va bene?" disse tutto d'un fiato."io parto tra poco. mi raccomando stai attenta, non lasciare i fornelli accesi o la-"

"si lo so." alzai gli occhi al cielo.

sorrise e uscì.

mi sdraiai e fissai il soffitto. come cazzo faccio ad avere cura di due diciasettenni in piena crisi ormonale?
sbuffai e trattenni un urlo di frustrazione.
mi alzai e notai che le patatine erano finite allora decisi di scendere in cucina.
mi guardai intorno, non avevo proprio voglia di incontrare ashton tantomeno mio fratello. sorrisi soddisfatta nel vedere che non c'era nessuno dei due e presi il mio adorato gelato dal frigo.
quando mi girai sbattei contro il petto di qualcuno e cacciai un urlo.

"piccola, non urlare non sprecare la voce, ti servirà a letto quando griderai il mio nome." sussurrò tracciando dei cerchi col dito sul mio collo.

spinsi la sua mano via dal mio collo e tornai in camera.
sospirai e cercai di addormentarmi.

un forte rumore mi svegliò. guardai l'orologio, erano le 23.54.
mi strofinai gli occhi e mi alzai per andare a controllare.
dal salotto proveniva della musica a tutto volume. scesi le scale e per poco non caddi per quello che vidi.

di sicuro mi insulterete per aver finito il capitolo così lol.
veramente non so che dire quindi boh io vado ciaoo. 💜

stolen kisses ❀ afiWhere stories live. Discover now