Coincidenze

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Due giorni.
Due giorni a casa.
Posso tornare a casa dopo essere rimasta due lunghi giorni a casa. La mattina in compagnia dei miei cani, nel pomeriggio in compagnia delle mie amiche. Adesso finalmente posso riprendere con la scuola.
Mi preparo con cura: una lunga doccia per risvegliare i muscoli indolenziti, l'intimo colore azzurro ghiaccio, una gonna a pieghe nera con le sfumature azzurre e viola sull'orlo, che arriva un centimetro al di sopra delle ginocchia, maglietta a maniche tre quarti viola con la scollatura a barca di pizzo e un paio di sandali neri senza tacchi.
La fascia è sparita, sostituita da un cerotto che non so se è più appariscente della fascia. Sistemo i capelli in modo tale che copra il cerotto e mi trucco leggermente.
Un blush rosato, eyeliner nero e mascara. Semplice ed essenziale.
Prendo la borsa azzurra e ci sistemo il portafogli, il cellulare, le chiavi di casa, il caricabatterie, orario delle lezioni e vari fogli.
Prima di arrivare a scuola passo da un bar e prendo una ciambella e un caffé freddo alla nocciola, poi mi avvio verso l'edificio scolastico dove mi aspettano Willow e Andrea.
Ci abbracciamo tra le risate e le chiacchiere, ma il suono della campanella ci costringe a separarci. A prima ora ho canto e grazie alle indicazioni di una ragazza riesco a raggiungere la classe giusta senza arrivare in ritardo. La classe è già piena, ma trovo un posto in cui sedermi per fortuna, prima che il professore entri e dia inizio alla lezione.

- Oggi lavoreremo sull'interpretazione. È facile cantare una canzone che ha già un suo arrangiamento, ma un vero cantante riesce far suo ogni canzone. Sul banco passerà un cofanetto. Ciascuno di voi prenderà un biglietto e canterà la canzone assegnata.

Trattengo il respiro mentre infilo la mano nel cofanetto di legno. Estraggo il biglietto e leggo il titolo: Dark Side di Kelly Clarkson.
Mi piace molto questa canzone... e un po' mi rappresenta al momento.
Sono sicura che quando toccherà a me sarà un disastro, ma ci devo provare. Devo farlo per i miei genitori e per me stessa. Cantare è la mia passione più grande e non posso rinunciarci.

- Signorina Cooper, tocca a lei. Prego, vada nella stanza di registrazione.

Faccio come dice lui, senza parlare. Mi sistemo davanti il microfono e dopo aver preso un respiro profondo comincio a cantare:

There's a place that I know
It's not pretty there and few have ever gone...

E finalmente mi sento me stessa. Afferro il microfono e chiudo gli occhi mettendo tutta me stessa nella canzone.

Everybody's got a dark side
Do you love me?
Can you love mine?
Nobody's a picture perfect
But we're worth it
You know that we're worth it
Will you love me?
Even with my dark side?

Senza che me ne renda conto la canzone finisce e io torno alla realtà. Apro gli occhi e vedo il professionista un'espressione di stupore sul viso. Annuisce semplicemente e io torno a sedermi, insieme ai miei compagni. Mi sento davvero bene adesso.
Libera.
Ed è così che mi sento.
Quando la lezione termina esco fuori per raggiungere la classe di biologia. Mi siedo insieme a tutti gli altri, ma ben presto la segreteria entra dicendo che la prof non sta bene perciò abbiamo l'ora libera. Scatto subito in piedi e corro in cortile per fumare una sigaretta in santa pace. Mi siedo su una panchina e faccio dei tiri profondi, mentre canticchio una canzone senza neanche rendermene conto. Un movimento dietro un albero attira la mia attenzione, ma non vedo nessuno. Sarà qualche animale.
Finisco la sigaretta e torno dentro, passeggiando per il corridoio.

* Qualche ora dopo *

E la scuola per oggi è finita. Ho un appuntamento con la nonna per pranzo perciò scappo alla velocità della luce dopo aver salutato le mie amiche. Ho giusto il tempo di cambiarmi: indosso un vestito senza maniche color magenta lungo fino al ginocchio, con il corpetto di pizzo, e un paio di tacchi dello stesso colore. Prendo una borsetta argentata e raggiungo la nonna al ristorante. Dice che mi deve parlare di una cosa. Una cosa importante.

Fidati Di MeWhere stories live. Discover now