Una ragazza sorprendente

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Apro lentamente gli occhi e mi guardo attorno. Sono nel mio letto, a casa. Possibile che io abbia sognato tutto? Mi porto una mano alla fronte e sussulto: una benda. Allora non è stato un sogno.
Oddio.
Sono svenuta.
In mezzo al corridoio. Per di più con una ferita alla testa.
Fantastico primo giorno di scuola, veramente. Sulla scrivania noto un bigliettino scritto a mano. Lo prendo e leggo con attenzione.

Piccola, sono dovuta tornare a scuola per una riunione importante. Il dottore ha detto che ti riprenderai nel giro di qualche giorno. Intanto devi stare a riposo. Ci vediamo più tardi.
Un bacio,
Nonna.

Lascio cadere il biglietto sul letto e mi alzo andando verso il cassetto dove tengo le tute per casa. Indosso i pantaloni grigi, una canottiera larga nera con la scritta PLAYSTATION I LOVE YOU. Mi lego i capelli in una coda disordinata e mi strucco. Esco dalla stanza e i miei cuccioli mi accolgono saltellando attorno ai piedi. Scendiamo al piano di sotto e mi dirigo verso il salotto, ma prima passo dalla cucina per prendere una fetta di torta al cocco e per preparare una cioccolata calda.
Ho bisogno di zuccheri.
Tanti, tantissimi zuccheri.
Mi stendo sul divano con Zeus e Rocky vicini e guardo il DVD di Harry Potter, ma neanche venti minuti dopo sento il campanello.

- Maledizione! Volete lasciarmi in pace? - Borbotto stizzita. Mi alzo con un sospiro e vado ad aprire.

Alzo un sopracciglio vedendo un ragazzo a me sconosciuto davanti alla  porta che mi guarda come un pesce lesso

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Alzo un sopracciglio vedendo un ragazzo a me sconosciuto davanti alla porta che mi guarda come un pesce lesso. È bellissimo, devo ammetterlo. Alto, muscoloso, abbronzato e con gli occhi e i capelli scuri.

- Scusa, ma chi sei? Ti sei perso forse? - Gli chiedo in tono cortese.
Lui continua a guardarmi senza aprire bocca.

- Senti, io sono stanca. Ho avuto un incidente il primo giorno di scuola e sono pure nervosa. O mi dici che vuoi o puoi anche andare via! - Dico spazientita. Lui finalmente sembra riscuotersi da quello stato di trans.

- Sono qui per questo. Sono stato io a sbatterti la porta in faccia e... - Non lo lascio neanche finire che gli sbatto la porta in faccia. È il coglione che mi ha procurato questa ferita e fatto attirare l'attenzione su di me il primo giorno di scuola. Zeus mi raggiunge davanti la porta e comincia ad abbaiare come un pazzo appena sente il campanello suonare di nuovo. Gli accarezzo la testa e lui si siede davanti a me mentre riapro la porta ritrovandomi dinanzi lo stesso ragazzo. Ha l'espressione sconvolta.
Non sarà abituato alle porte sbattute in faccia.

- Senti, non ho voglia di parlare con te. Perciò ti pregherei di togliere il disturbo. E rendi nervoso il mio cane. - Dico scocciata. Per confermare le mie parole Zeus ringhia contro il ragazzo, il quale indietreggia un pochino, senza però accennare ad andare via.

- Voglio solo parlare cinque minuti. Voglio chiederti solo scusa, poi me ne andrò. - Dice insistendo.
Alzo gli occhi al cielo e mi faccio da parte per lasciarlo entrare. Chiudo la porta alle sue spalle e vado a prendere la merenda dal tavolino per portarlo in cucina. Sento i suoi occhi addosso e la cosa mi mette a disagio non poco.

- Io sono Marley, solo per precisare.

- E io Jason.

Poso tutto sul tavolo di marmo e mi giro verso di lui.

- Vuoi qualcosa?

Mi guarda con sguardo malizioso e annuisce.

- Qualcosa da bere, o mangiare. - Chiarisco, alzando gli occhi al cielo.

- Quella torta sembra deliziosa. Ne prenderei una fetta. - Dice sorridendo. Sorrido a mia volta e gliene taglio una fetta abbondante mettendo poi il piatto davanti a lui.

- Senti, mi dispiace per stamattina, non volevo di certo sbatterti la porta in faccia. Ti fa male la testa? Ho visto che hai una fascia... che sta pure diventando rosso. Oddio, ma sanguini! - Esclama guardando la mia fronte. Mi afferra per un braccio e mi tira in soggiorno.

- Dove si trova il bagno?

- Hm?

- Cazzo! Ma sei rincoglionita? - Urla, furioso.

- Non gridare. A destra delle scale c'è un ripostiglio per i medicinali. Trovi tutto là. - Sento la testa pulsare, sul punto di esplodere. Poco dopo torna con disinfettante, garze, bende e tutto quello che gli possa servire. Sto buona mentre mi medica, e le sue mani calde riescono a farmi rilassare.

- Si è riaperta la ferita, ma i punti per fortuna non sono saltati. Non sai quanto mi dispiace visto che è solo colpa mia. - Dice a bassa voce.
Qualcosa nel suo tono di voce mi fa stringere il cuore e mi sento in colpa per averlo trattato male prima.

- Tranquillo, non fa neanche tanto male. - Lo rassicuro. Sbircio il suo viso e la sua bellezza mi sorprende di nuovo. La testa mi pulsa, perciò gli indico il salotto.

- Ti dispiace se ci spostiamo di là?

- No, figurati.

Gli faccio strada e mi corico sul divano. Lui sta per sedersi vicino a me, ma Zeus glielo impedisce. Sorrido intenerita dal gesto del mio cucciolone e indico a Jason la poltrona. Si siede sorridendo e mangiucchia la fetta di torta.

- Cosa stavi facendo? - Chiedo curioso.

- Guardavo un film. Però mi sta venendo voglia di cambiare film. Ho voglia di un horror. - Borbotto.

- Guarda The Boy. - Mi consiglia.

Cerco il film nella lista dei film a disposizione e lo scarico in pochi istanti grazie alla connessione Wi-Fi. Leggo la trama è mi sembra abbastanza carino.
Zeus si addormenta proprio quando comincia il film è Rocky viene a coricarsi sulla mia pancia.
Solo dopo mi ricordi che Jason è ancora a casa mia.

- Non voglio trattenerti. Se devi andare fai pure.

- Naah. Ormai resto. Voglio vedere il film anche io.

- Okay...

Jason's Pov

Cosa accidenti mi passa per la testa?? Rimanere a guardare il film con lei? Va bene che è sexy da morire e il fatto che guardi i film horror le ha fatto guadagnare punti, ma avanti, guardare un film insieme a lei?

Non dimenticare che ha una maglietta con su scritto I LOVE PLAYSTATION!

Ti ci metti anche tu adesso? Chissà quante ragazze hanno una maglietta così. Il film comincia con questa ragazza che va a lavorare in una casa immensa e deve fare da baby-sitter a questa specie di bambola. La guardo di sfuggita e noto con piacere che il suo sguardo è rivolto verso lo schermo e sembra come in attesa di qualche colpo di scena. Ha le labbra leggermente socchiuse, gli occhi luminosi... È davvero bellissima.
Aspetta... bellissima? È solo una ragazzina! Non farti strane idee Jason. Sua nonna è la preside della tua scuola. E poi, con il lavoro che fai non puoi pensare alle ragazze. Solo a qualche scopata occasionale con perfette sconosciute o le ragazze della scuola. Loro sanno che non sarà mai nulla di serio.
Cerco di ripetermi questo discorso, però non riesco a smettere di fissarla. Vedo che piano piano sta chiudendo gli occhi all'incirca a metà del film. Pochi secondi e sta dormendo profondamente. Noto il suo cellulare caduto per terra e per curiosità lo prendo in mano. Non ha messo nessun pin, perciò salvo il mio numero in rubrica e mi mando un messaggio per poter memorizzare il suo numero. Preso da una forte curiosità apro la gallerie delle foto. Ne vedo tantissime con le sue amiche e altre con i suoi cani e altre da sola. Poso il cellulare sul tavolino e mi alzo andando verso la porta. Non la sveglio, però appena esco dalla porta le invio un messaggio:

Dormivi così tranquilla che non ho voluto svegliarti.
P.S. Tu russi ;)

Lancio il cellulare sul sedile del passeggero e metto in moto l'auto, lasciando così la sua casa.

Fidati Di MeWhere stories live. Discover now