Capitolo 88

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"Grazie, ti devo tanto" Le parole di mio padre dette a Cameron, solo a sentirle mi hanno fatto tremare il cuore.

Mio padre ha paura, e anche io.
Ha paura che mi lascerò a tutte le cose orribili che esistono al mondo.

Con l'arrivo di Cameron io sono cambiata, lui mi ha insegnato tante cose.

Adesso so cosa significa amare una persona, perché io lo amo con tutta me stessa.

Ho capito che il fumo non è la risposta ai miei problemi. Ho capito il significato dell'amicizia, ho imparato a voler bene alle persone e a farmi volere bene. Ho dato il giusto valore alle persone. Ho imparato a perdonare. Ho imparato ad accettare le persone. Ho imparato ad accettare Melanie per veder felice mio padre, ho fatto bene. Ho costruito un rapporto padre-figlia con mio padre. Ho costruito un rapporto speciale con Melanie. Ho imparato a rispettare gli altri. Ho imparato a prendermi cura delle persone. Ho imparato che se vuoi essere felice dipende solo da te stessa. Infine, ho imparato a volermi bene.
Ad accettarmi.

Mio padre mette un braccio intorno alle mie spalle. "Ho visto poche volte il tuo vero sorriso, adesso non mi sembra vero tutto questo. Sei cresciuta, sei sempre la mia piccolina, ma sei cresciuta davvero tanto. Fa sempre male tornare indietro, fa sempre male ricordare. Chi lo sa meglio di noi?" Ridacchia.

I suoi occhi sono lucidi, sono pieni zeppi di lacrime all'interno. Lacrime che forse lui non caccerà, lacrime che resteranno all'interno dei suoi occhi chissà per quanto tempo.
È come me.

"Ricordo quei maledetti giorni, era un vero e proprio inferno. Odiavo sentire i tuoi singhiozzi tutto il giorno, poi non hai pianto più. Sei diventata di ghiaccio, fredda. Sembravi senza emozioni. Perché le sofferenze portano a questo. Eri viva solo perché batteva ancora il tuo cuore, sennò saresti già morta. L'unica cosa in vita, infatti erano proprio i battiti del tuo cuore. Di notte venivo a controllare se batteva ancora, avevo così paura di perderti" Tira su con il naso aumentando la presa sulle mie spalle.

"Io non potevo perderti, eri l'unica cosa per cui combattere, l'unica cosa per cui mandavo avanti l'azienda. Con tua zia, Elizabeth, decisi che tutto questo doveva finire, troppi ricordi in quella casa, in quel paese. Sono così fiero di te e della decisione che ho preso. Venendo qua sei rinata, ho ritrovato mia figlia. Ho ritrovato la speranza che avevo perso ormai da anni. Quante cose sono cambiate. Credevo che tu non saresti stata più capace di voler bene e di amare. Poi ho visto come guardavi Cameron, ho visto come guardavi Selena, ho visto come guardavi i tuoi amici sorridere. Mia figlia sa amare, sa voler bene. Non permettere mai a nessuno di farti ancora del male. Non permettere mai a nessuno di distruggere i tuoi sogni. Sappi che noi ci saremo sempre, qualunque cosa farai e ti aiuteremo quando ne avrai bisogno. Ti voglio bene figlia mia" Non ci penso due volte prima di buttarmi a pieno tra le sue braccia. Stringo in un pugno la sua camicia trattenendo il pianto.

"Anch'io papà, anche io" Sussurro. Lui appoggia il mento sulla mia testa. Non mi sono mai sentita così amata.

Mi sento a casa, dopo tanti anni.

Lui ha ritrovato una figlia, io un padre.

"Va a divertirti" Mi dice sorridendo. Ma io non muovo un passo, lo vedo raggiungere i suoi amici.

Parla e sorride con i genitori dei miei amici. I genitori di Matt, di Nash, di Taylor, di Aaron, delle gemelle, di Madison, di Shawn, di Carter.

E se fosse stato il destino?

"Stai ammiccando il padre di Taylor?" La voce di Cameron mi risveglia dai miei pensieri. "Uhm, cosa?" Chiedo disorientata.

"Stavi guardando il padre di Tay" Mi fa notare. "Sembravi uno stalker"

You saved meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora