Confessioni, ricatti e Buon Compleanno!

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"Allora, prima di darvi i compiti per la settimana prossima, voglio verificare che la scorsa lezione sia chiara a tutti: perché Saturno non ha una rotazione uniforme?"

La professoressa Sinistra si sistemò le maniche viola del mantello; il silenzio che avvolgeva la classe era interrotto a intervalli regolari dal clangore metallico che proveniva dai marchingegni appesi al soffitto.

Con il mento appoggiato al palmo della mano, feci scorrere lo sguardo sul resto dei miei compagni: facce insonnolite e occhi socchiusi tentavano di non addormentarsi all'improvviso. Nerissa era appoggiata alla spalla di Roger, il quale stava lottando contro il sonno, la testa che ciondolava in avanti e le palpebre pesanti. Hay Lin, invece, sfogliava il libro alla ricerca di una risposta, mentre al suo fianco, Anthony tentava di guardarmi senza essere scoperto.

Mi ricordavo quello che ci aveva spiegato Sinistra la volta precedente, ma all'una di notte la mia voglia di parlare rasentava il suolo.

"Beh, dato che Saturno è gassoso, è dotato di una 'rotazione differenziale', no? Gli strati superiori equatoriali impiegano circa diecimila duecento ore a compiere un giro intorno al proprio asse mentre il nucleo e il mantello, invece, impiegano trecento ore in più."

A quelle parole, la classe si immobilizzò; quattordici occhi erano rivolti verso la mia direzione, le bocche spalancate e i visi contratti in una smorfia di incredulità. La professoressa Sinistra si rizzò sulla sedia e, dopo un primo momento di stupore, la sua espressione severa si sciolse in un sorriso soddisfatto.

"Weasley!" esclamò tentando di mantenere la calma; un lieve tremolio della voce la tradiva, "per tutti i satelliti di Giove, la tua risposta è esatta!"

Mi voltai fiera verso Fred. Stavo lottando contro l'impulso di abbracciarlo; ero così felice che si stesse applicando davvero in Astronomia.

"Professoressa, lei mi offende," commentò lui. Stava sorridendo compiaciuto, le mani dietro la testa e le gambe distese sotto il tavolo, "mi parla come se non fosse possibile che le mie risposte siano giuste."

La professoressa fece un risolino, si portò una mano alla bocca e poi si sistemò i capelli scuri.

"Che sciocco, non ho mai pensato questo! Sono solo contenta che lei abbia deciso di impegnarsi sul serio. Se continua così, Fred, giovedì prossimo non avrà problemi."

Sinistra concluse il suo monologo con un occhiolino.

"Prof, mi dispiace deluderla, ma il merito è solo di una persona," disse Fred.

Lui mi indicò con un cenno della testa e in quel momento, mi sentii sprofondare. Gli sguardi -ancora sconvolti- dei miei compagni si spostarono su di me; l'imbarazzo cominciò ad arrampicarsi sul mio collo, fino ad arrivare alle guance. La professoressa non smise di sorridere.

"Qualsiasi cosa tu e la signorina Diggory stiate facendo insieme, non smettete. Spero solo che questa vostra collaborazione non scateni la fine del mondo magico!" divertita dalla sua stessa battuta, la professoressa Sinistra si concesse un'altra risata prima di assegnarci i compiti per la settimana successiva.

Raccolsi in fretta le mie cose e, decisa a nascondermi da tutti quanti, fui la prima ad uscire dalla classe. Volevo evitare Anthony che – come suo solito- avrebbe insistito ad accompagnarmi fino al dormitorio (sia mai che una giovane strega incontri un mostro a quattro teste nei corridoi della scuola) e avrebbe sfruttato la situazione per poter interrogarmi sul mio rapporto con Fred. L'ultima cosa di cui avrei voluto parlare erano le ripetizioni e di certo ad Anthony non avrei detto niente.

Mi guardai dietro le spalle e, una volta certa che Anthony fosse ancora in classe a parlare con Hay Lin, mi precipitai giù per le scale. Non vedevo l'ora di avvolgermi sotto le coperte e dormire; un sorriso si dipinse sul mio volto, quando un mano mi afferrò un polso e mi trascinò in un angolo ai piedi della torre di Astronomia.

Tutta colpa del Whiskey (o era Weasley?)Where stories live. Discover now