Capitolo 1

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«Andiamocene, questo posto è una vera merda.» borbotta Calum cercando di farsi dare ascolto.
Devo ammettere che questa festa è davvero noiosa, ma preferisco stare qui piuttosto che tornare a casa.
«Andiamo amico, non è così male. Guarda quel gruppetto di ragazze lì. Stanno giusto aspettando te.» Ride Michael salutando le ragazze a cui si è appena riferito.
Niente male però. Una di loro inizia a fissarmi per poi avvicinarsi. Gonna di pelle stretta rosa, top nero a stento coprente, tacchi altissimi, capelli biondi ossigenati, faccia ricoperta da trucco. Mi ci vuole poco per capire le intenzioni della ragazza che si è appena avvicinata, però devo dire che non mi dispiace quasi per niente.
«Hey» sorride e «Hailee», si presenta porgendomi la mano.
«Luke» dico freddo, prendendo l'ultimo sorso dal mio ormai quarto bicchiere di vodka.
Sono sempre stato uno stronzo con le ragazze e la cosa mi piace. Posso usarne una diversa ogni notte e mandarle via quando voglio. Non mi sono mai fatto complessi su questo, ne sono fiero. Stringo la sua mano per poi alzarmi e portarla di sopra. Intanto le casse da cui fuoriusciva la musica continuavano da molto a rimbombarmi nello stomaco e ad aumentare la nausea.
«E anche stasera il nostro amico si da da fare» riesco a sentir dire da Ashton.
Barcollo leggermente per l'alcool ingerito ma non ci faccio troppo caso. Entriamo nella prima stanza libera e inizio a fare quello che ormai sono abituato a fare a tutte le feste, ogni volta con ragazze diverse.
Quando scendiamo lascio Ellie o come si chiamava lei da sola e mi avvicino al mio gruppo. Noto che si sono uniti con delle ragazze a giocare ad "obbligo o verità". Gioco di merda per bambini dell'asilo.
Si sa come finisce: il ragazzo viene obbligato a baciare la ragazza, o viceversa. E comunque no, non finiscono per innamorarsi come nei film. Finiscono per ritrovarsi in una stanza totalmente a caso a scopare come maiali... cosa che ho appena fatto.
Al dire il vero a volte mi chiedo se tutto questo sia giusto, se usare le ragazze solo per divertimento è ragionevole, ma mi basta guardare la mora seduta sulle gambe di Michael per capire che infine sono le ragazze a volerlo. Ormai sono tutte così, non che mi dispiaccia, però a volte mi piacerebbe sapere che c'è ancora qualcuno che preferisce avere rispetto per il proprio corpo, per se stessa.
«Hey Luke, unisciti a noi!» A distrarmi dai miei pensieri contorti è Calum, proprio quello che voleva andarsene.
«Non gioco a questi stupidi giochetti da bambini.» Rispondo alzando la voce per sovrastare il volume della musica.
«E dai amico, divertiti un po'. Non è così male.» Cerca di convicermi Ashton.
Cedo e mi siedo sul divano nero di pelle. Fanno ruotare la bottiglia vuota di vodka sul tavolino di legno posto al centro. Non sto seguendo il gioco finchè la bottiglia si ferma rivolta verso di me.
«Obbligo o verità?» Mi chiede una delle ragazze cercando di essere sexy mentre pronuncia quelle parole.
«Obbligo.»rispondo senza pensarci.
«Bene bene...» inizia a dire con un ghigno sul volto. «Io e te frequentiamo lo stesso corso di biologia, no?» Ecco perchè aveva un viso familiare, penso. «C'è quella ragazzina nel nostro corso, Lilith Harvey, devi dirle che la ami e filmare tutto, poi pubblicherai il video online.» Mi detta l'obbligo, tutti ridono e io mi sento un dannatissimo coglione... Chi è Lilith Harvey?
«Non ho la minima idea di chi sia, illuminatemi» Dico provando ad alzare gli angoli della bocca per ridere insieme a loro, ma senza successo.
«È una sfigata, ti servono altre informazioni?» Replica Ashton alimentando la sua risata.
«Beh direi che è abbastanza.» Dico abbozzando un sorrisetto sforzato. Merda, e adesso? Non posso tirarmi indietro. Infondo è una sfigata, da come mi hanno descritto. Non ci vorrà molto per farla cadere ai miei piedi.
«Lucas! Sveglia!» Calum mi da una pacca sulla spalla svegliandomi nuovamente dal mio stato di trance. «Ma che hai stasera? Sei pensieroso.» Aggiunge dopo avermi scosso.
«Probabilmente la tipa che si è appena scopato gli avrà detto che fa schifo a letto!»Commenta Michael.
«Ieri notte ho fatto tardi ed ora sento la pesantezza addosso, non preoccuparti amico.» Ignoro Michael, poi muovo la bottiglia e capita proprio verso Calum.
«Prima di fargli la domanda assicuraci che farai quella cosa.» Mi frena la ragazza sopra le gambe di Michael. Puttana. Non voglio accettare. Si è vero, sono un fottuto stronzo ma non mi va di rovinare la reputazione di una sfigatella che se ne sta per fatti suoi. Cristo, perché mi sto facendo tutti questi problemi?
«Si, ve lo assicuro.» Rispondo, non ho altra scelta.
«Bene, poi facci sapere.» Deglutisco a fatica.
«Obbligo o veritá?» Chiedo al corvino di fronte a me.
«Verità.» Risponde senza esitare. Non so cosa chiedergli.
«Faresti mai una cosa che non vuoi ma che sei obbligato a fare?» Chiedo sperando che nessuno capisca a cosa mi riferisco.
«Dipende da cosa.» Ovviamente.
«Si tratta di ferire una persona che non conosci nemmeno.»
«Beh allora si, sembra divertente!» Ammette ridendo.
Forse sono io che mi sto facendo troppi problemi. Si, sicuramente.
Quest'ultimo gira ancora la bottiglia, e poi ancora fino ad arrivare al punto di stufarci tutti quanti. Sono le due passate, il cielo fuori questa discoteca è decisamente scuro ed ho voglia di altri drink, ma non posso abusarne troppo.
«E ora che facciamo?» domanda Michael sbuffando.
«Che ne dite di tornare a casa?» Ribadisce Calum dopo molto tempo dalla sua prima proposta dello stesso genere, ma non vedo una faccia convinta del ragazzo dai capelli blu come il mare.
«Si, andiamo.» Rispondo a Calum
«Dai, così presto?» supplica Michael
«Amico, mi sto annoiando troppo." implora Ashton e finalmente lo convince.
Per il ritorno guida Calum siccome è quello più sobrio. Durante il tragitto facciamo qualche commento perverso su come erano vestite alcune ragazze. Dopo poco la macchina si ferma davanti casa mia.
«Buonanotte amico!» Mi salutano tutti.
«Notte» ricambio e scendo dall'auto.
Noto la luce nella camera dei miei genitori accesa. Perché diavolo sono svegli alle tre di notte? Mi stanno aspettando? No, non lo fanno mai. Ho solo un brutto presentimento. Entro in caso e inizio a sentire mia madre parlare con un tono di voce abbastanza alto da farmi aumentare il mal di testa. Ci risiamo, stanno litigando. Salgo le scale e vado verso la stanza da cui provengono tutte queste urla.
«È colpa tua se Luke è diventato un fottuto alcolizzato!» Sento dire da mio padre.
Alcolizzato? Sono un alcolizzato? È questo quello che pensa?


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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2016 ⏰

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Bad game||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora