IX

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Quando aprii gli occhi il giorno dopo la prima cosa che notai é stata che il cuscino che di solito abbracciavo nella parte sinistra del letto, ora era stata rimpiazzato da Gabriele. Se ne stava con la schiena appoggiata al mio petto ed il mio braccio ad avvolgerlo per averlo sempre piú vicino a me. I suoi capelli erano morbidi e mi accarezzavano il viso per quanto eravamo vicini, ed il suo respiro era costante e pesante, facendomi capire che stava ancora dormendo, nonostante la luce che filtrava dalla finestra lo colpisse in pieno volto.
Eravamo entrambi ancora vestiti, segno che la notte precedente non successe nulla, restammo solo abbracciati tutta la notte consolandoci a vicenda, ma come ogni mattina, il mio pensiero andava sempre a quell'unica persona: Neeshay. Però qualcosa era cambiato la prima cosa che cercai di mettere a fuoco appena sveglio fu Gabriele. Che qualcosa stesse davvero cambiando?
«Ale, spostati, non respiro...»
La sua voce era impastata dal sonno e tremendamente dolce.
La causa del suo fastidio era dovuto alla mia, mano che mentre riflettevo era finita sul suo volto che stavo accarezzando -probabilmente con troppa calma-.
«Scusami.»
Spostai il braccio ed intanto lui si girò guardandomi con quegli occhioni verdi che tanto amavo avere su di me. Gli occhi erano un po' arrossati per via del sonno ed uno sbadiglio sfuggì al suo controllo, mentre strofinava il volto sul mio braccio sinistro che si trovava sotto la sua testa.
«Buongiorno, Ale...»
Sorrisi.
«Buongiorno Lele.»
«Lele??»
Gli diedi un leggero bacio sulla fronte coperta dalla folta chioma rossa.
«Si, Lele. Non ti piace?»
Mi strinse ancora di più a se affondando la faccia contro il mio petto.
«Non è quello, è che nessuno mi aveva mai chiamato così prima d'ora... È carino.»
Non smettevo un secondo di essere contento, sicuramente la mia faccia era qualcosa di troppo imbarazzante.
«Vuoi la colazione?»
Lui mi guardò nuovamente.
«No, Ma... Posso baciarti?»
Il cuore mi balzò in gola, troppo improvviso, troppo diretto!
Quando ripresi un po' della mia stabilità mentale mi avvicinai a lui facendo incontrare i nostri nasi.
«Non devi nemmeno chiedermelo.»
Cosí dicendo chinai il capo del tutto contro il suo viso, andando ad avvolgere le sue labbra con le mie il un bacio tenerissimo.
Quando chiuse gli occhi gli portai la mano libera sulla nuca, attirandolo di piú a me approfondendo quel contatto aggiungendo la lingua ed iniziando una danza dolcissima di cui solo noi eravamo a conoscenza. Le sensazioni che scaturirono in me in quel momento furono troppe per poterle descrivere, era da tempo che non baciavo cosí sinceramente una persona: con affetto, trasporto ed amore vero.
Mi spostai lentamente sopra di lui, puntellandomi, comunque con un gomito sul materasso per non poter essere troppo pesante sul suo torace fragile.
Iniziai ad accarezzarlo lungo il il finco sinistro, andando ad insinuare la mano sotto la sua felpa.
Qualche attimo dopo sentii distintamente le sue unghie che si aggrapparono alla mia maglia con disperazione, mi preoccupai e mi staccai da lui guardandolo.
«Hey... Cosa c'è piccolo?»
Non mi rispose, ma con un movimento lesto e abile, mi sfilò la felpa che indossavo, e mi riattirò a se facendo scontrare nuovamente le nostre labbra; feci lo stesso con lui poco dopo.
Mentre lo accarezzavo andai a sbottonare i suoi jeans, praticamente alla cieca; mi sentii un perfetto impedito. Cosí quando, finalmente, riuscii ad aprire quei dannatissimi pantaloni, abbasai la cerniera, glieli tolsi, insieme ai boxer, lasciandolo completamente nudo, e Dio, quanto era perfetto.
«T-Toglili anche tu...»
Pitbull solo all'esterno, ma quando si trova in queste situazioni si trasforma in un coniglietto timidone.
Era evidentemente in imbarazzo, e ciò lo rese solo piú adorabile.
«Ti vergogni?»
In quel momento non mi guardava negli occhi, qualsiasi cosa sembrava piú interessante di me.
«Si, insomma... Non l'ho mai fatto prima...»
Non mi stupii piú di tanto, ma mi sentii in colpa nei suoi confronti. Era davvero sicuro di voler perdere la verginità con me?
«Sei certo di quello che stai facendo?»
Finalmente il suo sguardo si posò nel mio.
«Si, ne sono sicuro.»
Mi sorrise dolcemente, io sospirai, mi tolsi gli indumenti che mi restavano, mi piegai sul comodino per prendere un preservativo, lo srotolai sulla mia erezione, ed andai di nuovo a sdraiarmi su di lui, andandogli ad accarezzare i capelli.
«É una cosa importante, lo sai? Non lo devi fare solo perché lo voglio io.»
«Ma io voglio.»
Gli diedi un leggero bacio sulla bocca.
«Va bene, ma farà un pò male, ok?»
Annuí.
Andai nuovamente ad impossessarmi delle sue labbra, dopo essermi leccato due dita che portai verso la sua fessura, ed immediatamente lo sentii irrigidirsi sotto di me.
«Shhh... É tutto ok... Calmati...»
Introdussi con calma il primo dito sentendolo contratto e terribilmente stretto. Appena riuscí a rilassarsi iniziai a muovere il dito ed introdussi il secondo facendo lo stesso trattamento.
«Ti senti pronto?»
Annuí ancora.
Mi posizionai meglio tra le sue gambe ed entrai dentro di lui con piú calma possibile.
«Tranquillo...»
Si morse il labbro inferiore e sospirò rumorosamente; e si rilassò.
E finalmente, riuscii ad arrivare in fondo, sentendolo stretto e contratto.
Mi piegai lentamente su di lui per baciarlo e poterlo accarezzare.
«Stai calmo, é tutto ok.»
Pronunciate quelle parole sentii una sua lacrima arrivare al mio viso, e subito lo guardai.
«Cosa c'è?»
«Sono felice.»
Mentre piangeva, aveva un sorriso magnifico sulle labbra; era davvero uno splendore.
Mi tranquillizzai e tornai sulle sue labbra ed iniziai a muovermi dentro di lui.
Un gemito di piacere, gli sfuggì, quando diedi una spinta piú decisa.
«É tutto ok?»
Sorrise.
«É tutto ok, tranquillo, continua, ti prego...»
Diedi pompate piú decise e quando mi sentii ormai al limite, continuando a baciarlo, mi feci strada tra le notre carni ed andai a toccare il suo sesso iniziando a masturbarlo allo stesso ritmo del mio bacino.
Altre poche stoccate e venimmo entrambi contemporaneamente; io nel preservativo e lui sulla mia mano, ero troppo curioso di sapere che sapore avesse, cosí mi portai le dita alle labbra e le leccai pulendole completente, sotto lo sguardo stupito di Gabriele.
«M-ma che fai?!»
«Sento quanto sei buono.»
Mi piegai su di lui dandogli un piccolo bacio sulla guancia.

É stato un parto questo capitolo ma ce l'ho fatta!!xD che ne pensate di Lele??:3 aspetto pareri ^^ (stellina e commento, mi raccomando) buonanotte ragazzuoli miei <3

† I'm Broken Rose. † Where stories live. Discover now