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Chiudo la porta di casa alle mie spalle e lascio le scarpe all'entrata.

"Papà sono tornata" urlo per farmi sentire e come da prassi mi avvio in cucina per sgranocchiare qualcosa e bere dell'acqua. Sento un rumore dietro di me, così mi giro pronta a dare un pugno a qualsiasi cosa ti trovi alle mie spalle, ma noto che non è un malintenzionato o un assassino pronto ad uccidermi, ma un cane.

Inarco il sopracciglio stranita e osservo confusa il cucciolo a quattro zampe, io non ho mai avuto un cane. L'animaletto mi osserva con occhioni enormi e allora decido di abbassarmi per accarezzarlo, è la cosa più tenera che abbia mai visto. E' sicuramente opera di mio padre, ogni volta che litighiamo lui per farsi perdonare mi regala cose assurde, ma non può pensare che con un regalo si sistemino le cose, anche se si tratta di una dolcissima palla di pelo.

"Vedo che hai già fatto conoscenza con il tuo nuovo amico" Mio padre entra in cucina con un sorriso alla vista del cucciolo tra le mie braccia "Si papà, ma ancora non mi spiego perché sia qua questo mio 'nuovo amico' " noto che per terra c'è una busta, mi avvicino e capisco che si tratta del necessario per sfamare il cane per tutta la vita. Roteo gli occhi al cielo e sistemo le ciotole e le riempio d'acqua e croccantini "Non ti piace per caso?" chiede sapendo benissimo che non parlo di quello "Sai che non si tratta di quello, papà non puoi credere che ogni volta per farti perdonare devi farmi un regalo!" fa spallucce e ovviamente cambia discorso "Tesoro vai a farti una doccia che stasera io non posso esserci, ci sarà questo cagnolino a farti compagnia- indurisce lo sguardo e- non c'è bisogno che ripeta le regole vero? Tanto sarò di ritorno presto"

"Si papà non devo aprire la porta a nessuno, non devo uscire, e bla bla bla, le so a memoria le regole ormai" Certe volte è troppo oppressivo, se fosse possibile mi vieterebbe di respirare a volte.

Appena mio padre esce di casa, io ordino una pizza (Ovviamente famiglia) e mi lancio sul divano pronta per una serata fantastica in compagnia del mio nuovo amichetto. Effettivamente dovrei dargli un nome. "Cagnolino! Vieni qui che ti devo dare un nome!" arriva zampettando proprio davanti a me e si ferma a guardarmi, stessa cosa che faccio io. E' una palla di ciccia ed è anche abbastanza goffo, sento che andremo proprio d'accordo. Afferro il cellulare e gli scatto una foto, per poi mandarla ad Allyson. Osservo attentamente il cane e non mi viene in mente proprio nessun nome adatto a lui. Cerco su internet le caratteristiche dei carlini.

Non trovo niente di interessante, così decido che appena farà qualcosa che descriva il suo carattere gli darò un nome appropriato, per il momento però, lo chiamerò Carlo.

Nel frattempo la pizza è arrivata, così afferro i soldi e lascio la mancia al pizzaiolo, per il semplice fatto che il suo è un lavoro onorevole e quando arriva lui io sono sempre felice!

E passo la serata così, con netflix, la pizza, e il cane (che in più di un'occasione ha provato a rubarmi pezzi di pizza).

****

Mi sveglio nel mio lettone caldo e morbido, però effettivamente sto morendo di caldo, quindi mi alzo e vado in bagno. Per poco non urlo alla vista del mio riflesso, i capelli vanno da ogni lato per conto loro e sono tutti arruffati, ho le occhiaie profonde come l'abisso e pure un po' di bava asciutta al lato destro della bocca.

Ah sono un disastro!

Mi spoglio e mi faccio una bella doccia rinfrescante, che con questo caldo è un vero e proprio tocca sana.

Con i capelli ancora bagnati e un pigiama costituito da una canottiera rosa e dei pantaloncini con i rinoceronti scendo sotto pronta a fare colazione. Trovo papà già incravattato mentre legge un giornale (Come al solito). "Buongiorno tesoro! Svegliata bene?" gli stampo un bacio sulla guancia e poi prendo i cereali pronta a immergerli nel latte, quando noto un ragazzo vestito di tutto punto fermo a fissarmi, non lo avevo notato prima perché è appoggiato alla parete accanto ad una pianta. Si mimetizza cavolo!

"E lui chi è? E' inquietante!" mi volto verso mio padre e vedo il suo sguardo indugiare un secondo "Beh tesoro, lui è Jason Parker, la tua guardia del corpo" Solo ora mi ricordo della discussine con papà, dell'agenzia

oh che palle!

"Ah, è lui" Affermo per niente entusiasta, così riprendo la mia colazione infischiandomene.

In realtà lo sto studiando per bene!

Effettivamente se lasciamo da parte il suo essere inquietante, è proprio un bel ragazzo. Sarà si e no due o tre anni massimo più grande di me, come cavolo può farmi da guardia del corpo un ventenne! il massimo che riuscirà a fare sarà azzuffarsi con qualche universitario. Anche se è così alto, delle spalle così larghe, delle braccia così muscolose, e... cosa stavo dicendo?

Ma poi mio padre ce li ha gli occhi? Cavolo mi farà impazzire gli ormoni

Poi però mi ricordo che sarà il mio segugio e non mi lascerà in pace per un secondo, quindi mi libero dai miei pensieri impuri e mi alzo dallo sgabello "Va bene io mi preparo che tre poco esco" "Tesoro e dove vai? con chi?" Sbuffo e "Con Ally in giro" salgo le scale, ma noto che Jay, Jacob, o come diavolo si chiama, mi sta seguendo "Guarda che non c'è bisogno che mi segui fino in camera!" lui si ferma a qualche passo lontano da me e mi fissa inquietantemente "Devo vedere ogni tuo spostamento" decido di non ribattere, anche perché mi fa un po' paura, è tre volte me e mi potrebbe sollevare con una mano.

Così decido di fare la cosa più saggia e fregarmene, entro in camera e ovviamente chiudo la porta a chiave con lui fuori "Preferirei se non chiudesse a chiave" mi da del lei? va bene la professionalità ma sono più di piccola di lui. Gli faccio il dito medio dato che non mi può vedere e mi guardo allo specchio. Solo in quel momento mi ricordo del mio aspetto e arrossisco fino alle punte dei piedi.

Cavolo che vergogna! La prima impressione è importante, Diavolo io l'ho visto con la sexy uniforme, mentre lui vestita con i rinoceronti!

Decido di vestirmi decentemente per riscattarmi dalla figura di merda e mi preparo per uscire.

My BodyguardWhere stories live. Discover now