Capitolo 12 - Tregue

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Harry Potter si guardò attorno perplesso. Aveva seguito le orme di Malfoy fino a quel viottolo fuori Hogsmeade, poi aveva perso le sue tracce. Si mise a scrutare palmo a palmo il sentiero e quando ormai stava per rinunciare, vide delle orme uscire dalla stradina e inoltrarsi nel bosco.
"Cosa diavolo combina Malfoy? Perché si è inoltrato nel bosco?", si domandò Harry sospettoso. Deciso a vederci chiaro, seguì le impronte fresche sulla neve e un suono di voci gli arrivò all'orecchio.
Si nascose dietro ad un grosso albero e spiò oltre il tronco. A cinque metri da lui, nella radura di fronte, Draco Malfoy impugnava la bacchetta. Era circondato da quattro figure incappucciate che non sembravano avere buone intenzioni.
Poi sentì l'ultimo stralcio di conversazione e riconobbe la voce di Rookwood, uno dei più fidati scagnozzi di Voldemort.
- Te lo ripeto per un ultima volta Draco. Arrenditi. Renderai più facile il nostro compito, senza inutili sprechi di energie.-
Aveva esclamato Rookwood. Harry vide Draco scuotere lentamente il capo. La bacchetta ben salda tra le mani. Capì che quei quattro Mangiamorte erano venuti per toglierlo di mezzo. Morte ai traditori. Era una delle regole sacre di Voldemort.
Vide Malfoy teso e pronto a scattare ad un minimo segnale di scontro.
- Sectumsempra!
Esclamò Rookwood, scagliando l'incantesimo contro il Serpeverde. Ma il ragazzo fu rapido a schivarlo e la fattura finì per colpire Rowle, che gli stava alle spalle. Un grido di dolore lacerò l'aria e il Mangiamorte si accasciò a terra, sanguinando copiosamente alla gamba.
- È tutto qui quello che sai fare Rookwood? Mi stai deludendo. Everte statum!
- Protego!
Rispose Rookwood, senza fare una piega. E mentre Malfoy si preparava a scagliare un altro incantesimo, Macnair, che era ben conosciuto per la sua poca correttezza, gli puntò la bacchetta alle spalle.
- Petrificus Totalus
Malfoy, non riuscì a reagire in tempo e fu investito in pieno dall'incantesimo. Il ragazzo cadde a terra, incapace di muoversi e i Mangiamorte risero divertiti. Rookwood gli si avvicinò, ansioso di portare a termine la missione.
- Expelliarmus!
Esclamò Harry, intervenuto in soccorso di Malfoy.
La bacchetta del Mangiamorte volò via, mentre Macnair e Dolohov si voltavano di scatto per individuare l'intruso.
- Potter! Subirai la stessa sorte del traditore, ora che ti sei intromesso!
Urlò Dolohov e gli puntò contro la bacchetta.
- Incarceramus!
- Diffindo!
Rispose il Bambino Sopravissuto, distruggendo le corde ancor prima che raggiungessero il suo corpo.
- Finite Incantatem!
Aggiunse, sciogliendo lo schiantesimo di Malfoy. Il ragazzo saltò subito in piedi, pronto a fronteggiare i nemici.
- Confundo!
Esclamò il biondo, lanciando la fattura contro Macnair e Dolohov. I due si guardarono confusi e Dolohov scagliò uno incantesimo di pietrificazione all'altro Mangiamorte, ancora preda degli effetti della fattura.
- Idioti!
Sputò Rookwood con ira. Li liberò dagli effetti della magia, mentre Rowle era ormai fuori combattimento, impegnato a curarsi la gamba ferita.
I Mangiamorte scagliarono addosso a Malfoy alcuni incantesimi di disarmo, ma il biondo fu rapido e riuscì a schivarli. Approfittando del diversivo, Harry raggiunse Malfoy in poche falcate e si posizionò a coprirgli le spalle.
- Sfregiato! Che cazzo ci fai qui?
Domandò Malfoy mentre si difendeva con un sortilegio scudo. Harry, che gli stava spalla contro spalla, lanciò uno schiantesimo in direzione di Rookwood e lo mancò per un pelo.
- Ti salvo il culo!
- Non te l'ha chiesto nessuno. Posso cavarmela anche da solo.
Rispose Malfoy, non potendo sacrificare il suo orgoglio.
- Taci Malferret e combatti.
Gli intimò Harry.
- Aqua Eructo!
E un potente getto d'acqua uscì dalla bacchetta del Salvatore del Mondo Magico, travolgendo in pieno Dolohov che cadde a terra.
- Incarceramus!
Lo finì Malfoy e delle corde lo legarono ben stretto come un salame.
- Fastrunom!
Un suono potente investì Rowle, che aveva tentato di colpire Harry dopo aver fermare l'emorragia con un Epismendo e lo stordì.
Rookwood si trovò in minoranza numerica e preferì battere in ritirata.
- Andiamocene via! Ritirata! Diffindo!
Esclamò liberando dalle corde Dolohov che senza perdere tempo si smaterializzò. Lo stesso fecero anche Macnair e Rowle. Rookwood lanciò uno sguardo adirato ad entrambi.
- Draco, sappi che non finisce qui! E tu Potter, pagherai molto caro quest'affronto!
E scomparve, in un battito di ciglia.
Quando nella radura tornò il silenzio, Harry emise un sospiro di sollievo e si voltò a guardare Malfoy. Draco, dal canto suo, rilassò i muscoli e rivolse uno sguardo di ghiaccio al Bambino Sopravissuto.
- Non aspettarti un ringraziamento.
Harry sollevò un sopracciglio, per niente turbato dalla reazione.
- Lo so. Ora vediamo di sistemare questo macello.
E con un colpo di bacchetta cancellò tutte le tracce di lotta, facendo scomparire il sangue di Rowle e le orme impresse un po' ovunque sul manto di neve.
Malfoy annuì e senza dire niente prese la strada di ritorno verso Hogsmeade. Harry lo seguì e insieme percorsero un tratto di strada senza fiatare. Nella testa del moro si affollavano centinaia di domande che avrebbe voluto porre al Serpeverde, ma la certezza che lui non gli avrebbe risposto, lo fece desistere dal suo intento.
Arrivati ad un bivio, Draco si fermò.
- Potter qui ci separiamo.
E gli rivolse un saluto con un cenno del capo. Prese la strada a destra per ritornare nella caotica High Street di Hogsmeade. Harry stette ad osservarlo, poi decise di raggiungere i suoi amici dai Tiri Vispi Weasley. In testa la consapevolezza che quel disprezzo reciproco che aveva sempre accompagnato il suo rapporto con Malfoy, si era attenuato lasciando lo spazio ad una sorta di quieto vivere.

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