1. Ruin

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"Do you... do you think about me?
And do you... do you feel the same
Way, yeah?
And do you... do you
Remember how we felt? 'Cause I
Do".

"25 Marzo 2011, Princeton, New Jersey

Sono giorni che non si parla d'altro, ormai: l'app, progettata dallo studente americano, che sta facendo il giro del Paese.

Kay-Pey: l'amico che vorrei

È sensazionale, la notizia che si è diffusa a macchia d'olio in tutto il New Jersey prima e in gran parte dell'America poi. È un laureando all'Università di Princeton a sconvolgere positivamente professori e amici con un'invenzione che ha stupito il Paese intero. Peter Poole, ventitré anni, originario di Boston, Massachusetts, è l'ideatore della nuova applicazione per Tablet e Smartphone che sta spopolando su piattaforme quali Apple e Android per la sua utilità e funzionalità. "Kay-Pey" è il nome della sopracitata app, congeniata da Peter Poole e Steven Smith, compagno di studi di origini irlandesi. Abbiamo chiesto a Peter stesso di introdurci in questo suo nuovo esperimento, e lui si è rivelato entusiasta di metterci al corrente del processo creativo. "Anche perché - ci ha rivelato, teneramente emozionato - questa è la mia primissima intervista". Ma noi lo abbiamo rassicurato e, dopo una certa timidezza iniziale, si è notevolmente sciolto, e ci ha illustrato con disinvoltura tutte le caratteristiche di "Kay-Pey", l'applicazione con il simpatico procione marroncino, con indosso l'elmetto da lavoro arancione, che ha fin da subito conquistato tutti. "Era un pomeriggio d'estate - ci racconta, emozionato -, e io e Steve eravamo stesi sul prato all'ombra di un albero, al fresco, a parlare di cavolate. Nessuno dei due era ancora rientrato a casa propria, a causa della sessione estiva di esami che dovevamo sostenere. A un tratto lui ricevette un messaggio apparentemente incomprensibile sul cellulare, che dopo un po' mi consegnò per farmi tentare di decifrare il testo. Era un SMS da parte di sua nonna, alla fine scoprimmo che voleva solamente sapere come stesse suo nipote e se si stesse tenendo in forma. A quel punto esordii con una frase del tipo: 'Qualcuno dovrebbe proprio fare qualcosa. Che ne so, un tutorial, per insegnare una volta e per tutte ai nostri poveri nonni come usare un benedetto cellulare'. Ed eccola lì, la trovata - che, inizialmente, Steve definì assolutamente folle - che ebbi. In principio ci parve un'impresa impossibile, ma, notando quanto fossi esaltato io, Steve mi appoggiò comunque, e da lì è nato 'Kay-Pey', il procione amico. Perché proprio un procione? Non lo so, ci sembrava carino". Che dire, il nostro Peter ha anche un qual senso dell'umorismo. Ma veniamo alle domande, alle quali il signor Poole ha risposto con molta gentilezza e professionalità.

Abbiamo compreso, dalla sua narrazione, la finalità dell'applicazione, ma le saremmo grati se potesse fornirci qualche ulteriore delucidazione.

Naturalmente. "Kay-Pey" è stata creata per offrire un supporto, un salvagente, alle persone di "vecchia generazione", se così si può dire (ma ciò non toglie che possano farne uso anche i non-anziani). Si tratta di un vero e proprio tutor - che, in questo caso, è rappresentato dal procione Kay-Pey -, che li guiderà passo per passo attraverso la scoperta dell'oscuro mondo della tecnologia. È una cosa così stupida e basilare, che mi chiedo perché non ci abbia mai pensato nessun altro prima.

Constato che è molto modesto, anche visto e considerato il ragguardevole successo che sta avendo in tutti gli Stati Uniti. A proposito di questo, quali sono i suoi progetti per il futuro?

Mi è stato proposto uno stage di specializzazione in un'azienda di programmazione software a Chicago. Penso di andare lì non appena avrò conseguito la laurea. Sicuramente verrà anche Steve con me.

Siete molto uniti, lei e il suo socio?

Paradossalmente, al primo anno di corso a stento ci sopportavamo. E poi diciamo che ognuno se ne stava per conto proprio. Al terzo anno, cioè quello scorso, il professore di Scienza del Computer ci ha assegnato un progetto di coppia, e da lì abbiamo cominciato a legare.

Celeste - Lasciati trovare [SEQUEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora