Cosi Simili

Atto quarantaseiesimo

~Lucy Dayn~

"Bene, siamo giunti a questo bellissimo momento." Esordì il prete. "Adesso vi scambierete le fedi, quindi, Signor Mark Ansey vuoi prendere tu la signorina Lucy Dayn come tua sposa?"
Io restai pietrificata ad osservarlo mentre lui ricambiava con uno sguardo più che agghiacciante.
Non sentendolo rispondere mi asciugai gli occhi ancora pieni di lacrime e guardai l'ingresso, volendo scomparire per sempre da lì.
"Si, lo voglio." Disse.
Io mi voltai di scatto per guardarlo infilarmi l'anello di matrimonio e subito gli saltai al collo per abbracciarlo mentre tutti i presenti in chiesa cominciarono a batterci le mani. Io, lentamente, sentendolo accarezzarmi la schiena avvicinai la mia bocca al suo orecchio.
"Ieri il ginecologo mi ha detto di essere di nuovo incinta." Gli sussurrai, poi mi allontanai continuando la cerimonia in lacrime.
"Signorina Lucy Dayn, vuole prendere Mark Ansey come suo legittimo sposo?" Chiese li prete.
Io guardai Mark traumatizzato dalla notizia e asciugandomi le lacrime pronunciai il fatidico "Si."
Gli infilai l'anello mente il prete continuò la cerimonia dicendo: "Adesso lo sposo può baciare...", ma Mark senza sentirlo si scaraventò sulle mie labbra e mi baciò.
Rimase sulle mie labbra per momenti che sembrarono magicamente infiniti, quando poi si allontanò da me guardai i suoi occhi piedi d'amore e passione.
"Avevi detto che oggi avresti spettato le parole del prete prima di baciarmi." Lo rimproverai sorridendo.
"Beh, lo avevo detto prima di sapere che fossi la madre del nostro secondo figlio." Mi sussurrò avvicinando il suo naso al mio orecchio per farmi il solletico.
"Ti amo." Disse.
"Anche io."

Poi, quando uscii dalla chiesa tutti gli invitati cominciarono a tirarci il riso, mentre io e Mark scappammo dentro la macchina che ci avrebbe portato al ristorante.
Per tutto il tragitto non facemmo che baciarci e coccolarci, mentre io, dentro di me, sapevo che quello sarebbe stato solo l'inizio del nostro grande amore.
Arrivammo al ristorante, dove io e Mark avevamo riservati i posti d'onore al centro della sala.
Lì ogni posto aveva all'interno del piatto un mini bouquet su cui era posizionato il proprio nome, ovviamente io e Mark avevamo un cartellino con su scritto Marito e Moglie, cosa che ci fece sorridere entrambi.

Passammo il pranzo a parlare con gli invitati e a ballare, quando poi arrivarono i lenti io e Mark restammo tutto il tempo abbracciati al centro della pista scambiandoci di tanto in tanto qualche bacio.
"Amore, promettimi che sarà così per sempre." Dissi io appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Te lo prometto." Rispose Mark stringendomi forte.
"Sposina!! Qui hai una famiglia che vuole fare le foto con te!!" Mi gridò Liz tra alla torta nuziale e la mia famiglia.

Io trascinai Mark con me per fare il taglio della torta e le foto con tutti.
Ero entusiasta nel poter vivere un così bel giorno che le mie lacrime sembrarono non smettere mai di bagnare il mio viso.
"Il giorno più bello della mia vita." Sussurrai a Mark restando in posa, mentre tutti attorno a noi scherzavano e ridevano facendo facce buffe all'obbiettivo.
"Tu sei la cosa più della mia vita." Disse lui baciandomi.

Ormai io e Mark eravamo tutto, LUI era il mio tutto, lo amavo, lo ammiravo, lo rispettavo ed adesso, da quel giorno, lo avevo tutto per me, era l'unico che avevo scelto tra tanti ed io ero sua, consapevole che mai mi avrebbe fatto soffrire. Mi avrebbe dato ciò di cui avrei avuto bisogno e viceversa.
Perché? Beh perché eravamo troppo importanti l'uno per l'altra, ed adesso lui era finalmente...

MIO MARITO, PADRE DEI MIEI 3 FIGLI.

"Ti amo." Sussurrai chiudendo gli occhi, non sapevo bene a chi fossero rivolte quelle 2 parole, forse alla mia famiglia, a mia madre che era in cielo, a Bella, Daniel o Daisy, o forse a quel bambino che portavo in grembo, o a mio marito. Non avevo la minima idea del perché avessi pronunciato quelle parole, sapevo solo di essere finalmente felice!
E lo sarei stata per sempre.