Capitolo 2

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La luce che filtrava dalla finestra colpì in pieno tutto il mio viso accecandomi inevitabilmente non appena aprì lentamente gli occhi. Nonostante il momento di stordimento iniziale e la vista momentaneamente offuscata era sempre una sensazione straordinaria essere risvegliata da quel calore confortante sul corpo che solo il sole di Cuba riusciva a darmi.

Non avevo nessuna fretta di alzarmi quella mattina, avevo già controllato come stavano procedendo i raccolti il giorno prima e distribuito in maniera equa e meticolosa i vari incarichi ai miei dipendenti per il lavoro di oggi, questo comportava che almeno una volta tanto avrei potuto bearmi di qualche gratificante e rilassante momento di riposo in più.

Ero comodamente stesa con il corpo praticamente mezzo nudo e completamente scoperto dal candido lenzuolo di seta stropicciato ai piedi del letto e la testa letteralmente immersa sotto al cuscino quando, tutto ad un tratto, la porta della mia camera venne improvvisamente spalancata con una certa impazienza e, anche, devo dire con una notevole irruenza.

Non mi disturbai nemmeno a voltarmi verso l'indesiderato intruso sapendo già perfettamente di chi si potesse trattare.

-Lauren Michelle Jauregui si può sapere che diavolo ci fai ancora a letto? sei forse impazzita del tutto per caso?-

la voce squillante di Elsa mi arrivò prorompente dritta alle orecchie in tutta la sua inconfutabile magnificenza. Tendenzialmente adoravo la sua voce così acuta e mai stridula al contempo, tendenzialmente ma non di certo alle prime ore del mattino e con la mente ancora disconnessa e comprensibilmente ancora in fase di ripresa.

Sbuffai pesantemente e di mala voglia feci davvero un grande e considerevole sforzo a spostarmi pigramente il cuscino dal viso e alzare la testa per incrociare il mio sguardo vagamente seccato con il suo.

Se ne stava lì, davanti al mio letto con un espressione infuriata stampata in faccia e con un piede che picchiettava frenetico e impaziente sulla superficie in legno del pavimento. Con una sola mano teneva invece saldamente e in perfetto equilibrio il solito vassoio con il mio mio amato e immancabile caffè amaro. Il solo aroma inebriante e rigenerante di quel caffè che mi era arrivato da subito dritto alle narici stava avendo il potere di farmi svegliare e tornare la lucidità mentale tutta insieme più di quanto non avessero fatto le grida isteriche e snervanti di Elsa.

Dalla postura rigida e le sopracciglia visibilmente corrucciate già sapevo che di certo non potevo assolutamente aspettarmi  nulla di buono. No, decisamente non prometteva bene. Si fosse trattato di chiunque altro non avrei esitato un solo istante a saltare fuori dal mio soffice e caldo letto con un rapido e agile movimento per cacciare fuori a calci nel sedere lo sprovveduto o sprovveduta incosciente in questione che aveva avuto appunto l'ardito coraggio di disturbarmi in quel modo. Trattandosi di lei cercai di frenare, almeno momentaneamente, la rischiosa nascita di questo mio non tanto improvviso e pericoloso istinto omicida.

Elsa in tutta la tenuta era  l'unica che, di fatto, poteva permettersi certi atti così confidenziali nei miei confronti quando ancora teoricamente dovevo realizzare bene chi fossi e dove mi trovassi dopo una lunga e meritata notte di sonno indisturbato. Quell'anziana e santa donna dall'espressione addolcita e indurita allo stesso tempo dall'inesorabile avanzare degli anni lavorava per la mia famiglia da sempre, da ancora prima che io nascessi ed era ormai proprio come una seconda madre per me, quella stessa madre che disgraziatamente non ho più potuto avere dai miei 6 anni di vita in poi. 

Mi ha praticamente cresciuta lei e posso tranquillamente affermare con certezza che è l'unica a conoscermi veramente in tutti i miei singoli aspetti, anche quelli più intimi e segreti, quelli che nessun'altro ha mai avuto il privilegio e l'onore di scoprire e approfondire ad un livello maggiore. Lei è l'unica che da sempre è stata in grado di capirmi stoicamente e andare oltre al mio carattere sprezzantemente ribelle e alla mia apparente altezzosità scorgendo, così, tutte le paure e le inaspettate insicurezze celate abilmente dietro alla mia maschera da affascinante e sfacciatamente sexy donna d'affari, dalla arguta e intrigante impenetrabilità esteriore.

Turbid Obsession (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora