'Friendships and relations.'

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'Friendships and relations'
'Amicizie e relazioni.'

Brooke Beer

'Grazie Brooke.' Disse Jackson mentre metteva un braccio sopra la mia spalla per sostenersi in piedi.

'E di cosa?' Sorrisi incamminandomi verso l'uscita del vicolo in cui eravamo. Aveva dei graffi sulle guance e il sangue che gli usciva dal labbro inferiore.
I capelli tutti arruffati gli ricadevano ai lati del viso, era sudato, il respiro affannato. Dio, amavo quel ragazzo. Mi fermai avvicinando il mio pollice alle sue labbra, per levargli quel poco sangue che aveva.
Lui si girò lentamente guardandomi prima negli occhi e subito dopo il suo sguardo cadde sulle mie labbra che subito bagnai passandoci sopra la lingua. Appoggiai il mio dito sul suo labbro inferiore e lui sorrise quando lo riallontanai.

'Grazie.' Disse guardando di fronte a sè. Era la prima volta che arrossiva in mia presenza, anzi, diciamo che era la prima volta che arrossiva in generale.

Dopo aver preso le borse dei vestiti e aver raggiunto il parco, lo feci sedere su una panchina e mi sedetti accanto a lui.
Un silenzio ci avvolse, si sentivano solo i cinguettii degli uccellini e il fruscio del vento.

'Perchè mi hai invitato alla festa?' Spezzai l'imbarazzo con una domanda che mi frullava nella testa da quando me lo aveva chiesto. Lui sorrise, ma subito dopo il suo sorriso divenne una smorfia di dolore, sicuramente a causa della ferita sul labbro. Risi appena senza farglielo notare.

'Perchè mi piaci.' Disse sicuro guardandomi negli occhi. Arrossii all'istante quando si passò la lingua sul labbro superiore 'Ti sto guardando da tempo sai? Mi piace il tuo sorriso, mi piace il verso che fai con le labbra quando sei nervosa.' Iniziai a torturarmi le labbra come sempre, lui rise abbassando la testa 'Si, proprio così...mi fa impazzire il modo in cui ti sposti i capelli da una spalla all'altra e Dio, amo il tuo corpo.' Abbassai lo sguardo sorridendo appena. A riportarmi alla realtà fu la mia suonaria del telefono, ossia 'I will never let you down.' di Rita Ora. Non risposi e alzai la testa per guardarlo.

Justin Bieber

Finalmente avevo fatto pace con Layla, quanto mi erano mancate le sue labbra, il suo profumo, il suo corpo...lei.
Arrivai in albergo e raggiunsi la camera di Emily e della bambina, le avevo promesso che avrei giocato con lei.

Una volta davanti alla porta sentii delle voci, una di Emily e un'altra di Bruce, ovviamente. Quel cazzone...quanto lo odiavo.

'Bruce non stiamo insieme e non sei costretto a stare qui 24 ore su 24.' Esclamò la voce delicata di Emily.

'E' anche mia figlia e poi la madre è una ragazza sexy.' Okey, dovevo intervenire. Aprii di colpo la porta guardando davanti a me, c'era anche Elena nella stanza, che giocava con la piccola Lucy.

'Sono qui per portare Lucy al parco.' Dissi freddo rimandendo sulla porta, vedendo la bambina venire verso di me. Emily sorrise mentre il volto di Bruce assunse un ghigno.

'Vengo anche io.' Esclamò Elena afferrando il giacchetto che si trovava su una poltrona.

'Andiamo Juttin.' Disse Lucy mentre la prendevo in braccio. Sorrisi lasciandole un bacio sulla guancia.

'Si, andiamo principessa.' Elena chiuse la porta alle nostre spalle.

Emily DeAngelis

Mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro, mentre Bruce avanzava verso di me.

'Non voglio costringerti a stare qui con noi 24 su 24, hai la tua vita e...' Mi fermò alzando la mano in mano di resa.

'La mia vita siete voi adesso. Tu e Lucy.' Prese il mio volto tra le mani sorridendo 'Okey?' Sorrise e io annuii. Mi lasciò un bacio a stampo sulla fronte per poi abbracciarmi.

Elena Brown

Io e Justin ci avviammo al parco con la piccola e non riuscii a fare a mano di pensare a cosa avevamo fatto insieme e a Stefan.
Mi morsi il labbro inferiore prima di parlare.

'Per l'altra sera...io...' Justin mi bloccò.

'Non è successo nulla. Lo so che ami Stefan e va bene, io amo Layla.' Sorrise mettendo a terra Lucy per farla andare allo scivolo.

'Stefan nemmeno mi guarda.' Sbuffai mettendomi a sedere su una panchina. Justin restò in piedi fissandomi.

'Elena, eravamo ubriachi, io non stavo ragionando e nemmeno te.' Mi accarezzò la testa giocosamente 'Ci parlo io con Stefan, dai.'

'Grazieee.' Sorrisi a 32 denti facendolo ridere. Amavo la nostra amicizia, eravamo due persone molto simili, entrambi molto orgogliosi e amavano entrambi una persona che era l'opposto di noi.

Scusatemi!

Chiedo scusa a tutti per l'enorme ritardo,davvero.
Spero mi perdoniate e continuiate a seguire la mia storia,vi voglio bene.❣

Collide Again//Justin BieberWhere stories live. Discover now