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Erano le 7:00 e fuori faceva molto freddo. Quella giornata di Gennaio, non la scorderò mai, per tutta la mia vita; l'incubo piú orrendo che potesse perseguitarmi, stava prendendo vita, trasformandosi in un essere capace di distruggermi dall'interno.
«Scusi, signor Tomesi!»
Avevo le stampelle e facevo ancora molta fatica a camminare, quando un'infermiera dalla folta chioma rossa mi venne incontro, portando con se una busta sigillata.
«Salve.»
«Questa é per lei, ci é stato chiesto di darvela non appena fosse stato rimesso.»
Presi la busta e l'infilai in tasca, stropicciandola.
«Ehm... Grazie... Scusi ma, per caso ha visto il ragazzo che di solito viene a farmi visita? É da due giorni che non lo vedo.»
Si mise un dito sotto il mento, come per pensarci.
«No, mi spiace.»
Non ci diedi tanto peso a quel tempo, forse era occupato, o semplicemente non aveva voglia di venire in ospedale con la carrozzina.
«Grazie lo stesso, arrivederci.»
«Veda di tornare il piú tardi possibile, mi raccomando!»
Sorrisi appena.
«Certo.»
Fortunatamente non ero molto lontano da casa, e per quanto fosse difficile camminare con quei due stecchini non me la cavai male, anche perché il dolore alla caviglia, che mi feci scivolando sul pavimento durante l'aggressione, era quasi sparito.
Appena arrivai suonai al campanello, pensando che Neeshay fosse in casa, ma non ricevetti risposta, cosí presi le chiavi ed aprii la porta.
«Shay, sono a casa!»
Alzai la voce per farmi sentire, nel caso fosse a fare la doccia o a dormire, ma ancora nessun segno di vita.
Mi avvicinai alla camera da letto, e poi guardai una ad una ogni stanza, senza ottenere nulla: non c'era.
Forse era andato a fare la spesa...
Mi coricai sul divano, e poggiai entrambe le braccia sulle gambe, e mi ricordai della lettera che avevo nella tasca destra dei jeans.
Era una busta perfettamente bianca, niente francobolli e niente recapito; la aprii:

"Ciao amore mio, sai, molto probabilmente a quest'ora sarò chissà dove a fare chissà cosa, con solo un album da disegno e una matita con me.
Quei momenti all'ospedale, nonostante io ti abbia visto solo per due, estenuanti, interminabili giorni, ho patito le pene dell'Inferno.
Pregai per te ogni istante, anche se in realtà io un Dio a cui rivolgere le mie preghiere, non ce l'avevo.
Voglio solo dirti di rimetterti, e che non devi preoccuparti per me.
Sai... Forse, non ci rivedremo mai piú; due mesi fa, oltre che agli attacchi cardiaci, gli infermieri mi dissero anche di avere una forma di tumore maligna al cuore, in stato troppo elevato per poter operare. Mi dispiace non avertelo detto e mi dispiace di essere stato cosí insopportabile, a volte, con te. Sei stata l'unica persona che io abbia davvero amato. Alla tua guarigione, speravo di sposarti e vivere felici. Ma non avevo tempo, e soprattutto, non avevo voglia di farti soffrire piú di quanto tu stessi già facendo.
Non so se uscendo cosí velocemente dalla tua vita abbia fatto la scelta giusta, molto probabilmente ho fatto la cosa piú sbagliata che potessi fare, ma ti prego, capiscimi.
Ti giuro che i momenti passati con te, sono stati i piú belli di tutta la mia vita, ti amo. E l'idea di starti lontano per l'eternità la detesto, ma per favore dimentica le cose orribili di me, tieniti in mente ogni cosa felice passata insieme, e soprattutto, trova qualcun altro da amare.
Ora ho finalmente appreso che il mio tempo in paradiso é finito. Ti amo.
-Neeshay."

Arrivato alla fine della lettera, non potevo crederci; se n'era andato per sempre dalla mia vita.
La persona che amavo, quella che sicuramente avrei sposato e quella con cui avrei condiviso i momenti migliori della mia vita, non c'era piú.
Evaporata: come il mio cuore.
Andata in mille pezzi: come le mie speranze di vivere felice.
Non volevo che fosse vero; corsi, per quanto riuscii, verso il mio cellulare che era rimasto inutilizzato per quattro giorni, e lo collegai immediatamente al caricabatterie che si trovava attaccato alla presa di fianco al divano.
Appena si accese un miliardo di notifiche mi impallarono il telefono, ma erano tutte cose inutili.
Aprii Whatsapp, nessun messaggio da parte sua.
Ultimo accesso: 31/12/2016 alle ore 19:36
Il giorno dell'aggressione.
Andai nella rubrica, digitai velocemente il suo numero, ma appena misi il cellulare all'orecchio, mi rispose la classica voce femminile della segreteria.
«Cazzo!»
Chiamai Matteo, mi rispose dopo tre squilli.
«Pro-»
«Coglione! Cosa ti avevo detto di fare io?!»
«Scusa, ma che vuoi
«Dov'é Neeshay?»
«A casa tua, mi sembra ovvio
«No cazzo! Non c'è! Dimmi che é un vostro fottutissimo scherzo! Ti prego!»
Le lacrime ormai non mi davano piú tregua.
«Ale, tutto ok
Sospirai rumorosamente e mi appoggiai al divano con il braccio, sostenendomi la testa con la mano libera, per cercare di tranquillizzarmi, ma non la smettevo di piangere per un secondo; ero sicuro di star impazzendo.
«Ale, davvero sto iniziando a preoccuparmi, cos'è successo a Shay
«É questo il punto, non ho la minima idea di dove sia. Ma direi che non vuole essere cercato.»
Calciai furiosamente il tavolino che avevo davanti, mandando il posacenere in vetro che c'era sopra in mille pezzi.
«Porca puttana! Perché?! »
«Su, calmati. Shay sa quello che fa, ma come fai a sapere che non vuole che lo cerchiamo
«Mi ha lasciato una lettera. Ti prego, vieni da me, sento che sto per ammazzare qualcuno.»
«Ottimo, verrò per farti da sacco da boxe, arrivo
Cosí dicendo chiuse la chiamata.
Se cercava di fare dell'umorismo non era affatto divertente, avrei davvero potuto fare del male a qualcuno in quel momento.
«Dio, Neeshay, dimmi che é un sogno ti prego.»
Andai in camera da letto per stendermi un po', almeno fino all'arrivo di Matteo.
Sul comodino di fianco al materasso trovai un disegno: eravamo io e Neeshay, ci facemmo quella  foto una decina di giorni fa. Eravamo abbracciati, entrambi felici guardavamo la telecamera facendo una smorfia.
Non sapevo se ridere ricordando quel momento spensierato oppure  piangere di disperazione sapendo che non avrei mai piú vissuto un momento di tale spensieratezza.

Primo capitolo finito! Come sempre vi chiedo di lasciare una stellina e un commento per farmi capite cosa ne pensate. <3 baci.

† I'm Broken Rose. † Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora