Pov's Davide.
"Nasconditi" dico dandole un leggero spintone sulla spalla.
Sono agitato , le mie mani tremano, le mie gambe sono paralizzate e il mio volto ha sicuramente cambiato colore,
risuano il campanello e
dopo aver controllato se Stefania si è nascosta bene , apro il portone
"Ah, sei tu" dico facendo un sospiro di sollievo.
"Chi pensavi che fosse?" Dice Giovanni attraversando la soglia della porta con un lieve sorriso.
"Pensavo fosse Erika , adesso abitiamo insieme ma non le ho ancora fatto una copia delle chiavi" rispondo tranquillo.
Ci sediamo entrambi sul divano.
"Non so come comportarmi con Denise" dice passando una mano tra i suoi capelli.
"Hai ancora quei sospetti?" Gli domando mentre osservo la stanza.
Si è nascosta davvero bene Stefania.
"Si ho anche parlato con Gabriele e lui ovviamente ha negato tutto" risponde toccandosi nervosamente le mani.
"Parlane con lei" gli dico mentre osservo agitato l'orologio.
E se arriva Erika?
Come faccio a far uscire Stefania di casa?
Devo trovare un modo per mandare via Giovanni.
"Non so come affrontare l'argomento, non trovo le parole per dirglielo" risponde e nel frattempo sento uno strano rumore provenire dalle scale.
E poi delle imprecazioni .
È Stefania.
"Beh,provaci" dico facendo finta di non aver sentito nulla.
Sono teso come una corda di violino.
Ho paura che Erika arrivi da un momento all'altro.
"Va bene io adesso devo andare, grazie per i tuoi consigli" dice alzandosi dal divano.
Grazie Signore , grazie.
"Di nulla" dico accompagnandolo alla porta felice.
Lo osservo fino che il suo esile corpo si allontana del tutto.
"Stefania" dico osservando gli scalini.
Eccola , si tocca nervosamente la testa.
"Ho sbattuto la testa in un aggeggio strano , cazzo mi fa male" dice mentre scende le scale.
Si avvicina a me e mi da un bacio sulle labbra.
"A presto" dice mordendosi il labbro per poi fare un sorriso malizioso.
Chiudo la porta e mi butto sul divano.
Sono esausto.
Pov's Denise
"Che fai? Ti ho disturbato?" Gli chiedo dolcemente.
"No,sorellina tranquilla" risponde Luca sereno.
"Come stai?" Gli domando .
"Bene, tu?" Mi chiede.
"Bene" rispondo incerta.
"Uhm...c'è qualcosa che non va , vero?"
"Erika mi ha inviato al complenno di Davide , ho deciso di non andarci, credo sia la cosa migliore"
Voglio la sua approvazione.
Voglio che mi dica che è giusta la mia decisione,perchè io non ne sono sicura.
"Perchè è la cosa migliore?" Domanda confuso.
Sta scherzando?
"Dopo tutto quello che ti hanno fatto, la mia assenza è quello che si meritano " rispondo incerta.
"No ti sbagli , loro non hanno fatto nulla a te " dice sicuro.
"Ma sei mio fratello!" rispondo alzando un po la voce.
"Non devi allontanarti da Erika , lei è sempre stata la tua migliore amica , e neanche da Davide" e poi aggiunge "Erika pagherà il male che mi ha fatto quando Davide la farà soffrire di nuovo e io non sarò accanto a lei" dice provando del risentimento.
"Quindi pensi che devo andare al complenno?" Gli domando .
"Certo che si" risponde tranquillo.
"D'accordo" dico osservando Giovanni entrare dalla porta di casa.
"Ci sentiamo domani Denise" Afferma Luca .
"A domani" dico riattaccando.
Giovanni è strano.
Mi ha salutato in modo freddo e adesso è seduto sul divano con la tv accessa su un programma noioso , ma sembra non importargli.
Ha lo sguardo fisso in punto.
Chissa cosa gli passa per la mente.
Sono quasi le sette, decido di andare in camera da letto a studiare chimica per il compito di domani.
So già che prenderò un brutto voto, non basta studiare la sera prima per prendere la sufficienza in una materia , ci vuole uno studio costante.
E ultimamente sono piena di problemi.
Mangio e dormo poco.
In uno di questi giorni,devo andare a trovare i miei genitori mi mancano tanto.
Dopo che ho confessato il tradimento fatto a Giovanni ai miei, il nostro rapporto è cambiato.
Siamo usciti qualche volta per comprare delle cose per il bambino.
Ma non parliamo o scherziamo più.
Non mangiamo insieme.
Non vengono a trovarmi.
