"Non ho mai pensato che gli angeli esistessero, però tu sei qui."
Porsche non crede in niente, nemmeno in sé stessa. Lei odia il mondo, inclusi tutto e tutti quelli che ne fanno parte.
Questo, fino a quando è arrivato Harry.
cover by @letmeholdyouha...
divertimento, specialmente espresso con una risata.
Sono passati quattro giorni da quando ho incontrato Harry al parco, ed ogni singolo giorno è spuntato dovunque io fossi, e ora mi sta parlando. Non una volta sono scappata dal - ormai non più misterioso – ragazzo; voglio conoscerlo.
So che gli piace la musica vecchia, disegnare e suonare la chitarra. L'inverno è la sua stagione preferita, e novembre il suo mese preferito. È molto orgoglioso del suo aspetto e gli piace sorridere a praticamente qualsiasi persona incontri.
Lui continua a non sapere molto di me, non glielo permetterò. Tutto ciò che sa è il mio nome, la mia età e che sono completamente depressa, povera e mortificata di essere una persona.
Dieci minuti fa ho visto il ragazzo entrare nel cafè dove sono io. Ero con la testa tra le nuvole, scrivevo nel mio diario della notte orribile che ho passato quando lui è arrivato e ha preso posto vicino a me. Inizialmente ero riluttante, ma il suo sorriso e il luccichio dei suoi occhi verde muschio mi hanno messa a mio agio. Questo è quello che è successo fino ad adesso.
"È stata la cosa più divertente! Non penso di aver mai riso così tanto."
Difficilmente riesco a regolarizzare il mio respiro, dopo le troppe risate che ho lasciato scivolare fuori dalla mia bocca, causa delle lacrime agli occhi, chiaro indice che in questo momento, sono felice.
Harry mi ha raccontato che una volta, stava facendo una passeggiata e quando ha girato ad un incrocio si è scontrato con una povera ragazza terrorizzandola, ha fatto un salto e ha gridato per il terrore prima di scappare a gambe levate.
"Lo sai che hai un sorriso bellissimo?"
Le sue parole mi fanno tornare seria di colpo, non mi piacciono i complimenti.
"Cosa?"
"Ho detto che hai un bellissimo sorriso, è raggiante."
Mi limito a fissare il ragazzo dai capelli ricci davanti a me, con la bocca leggermente aperta.
"Dovresti decisamente sorridere di più Porsche."
"No, non penso dovrei."
"Io si."
"Beh, non dovresti."
"Perché non puoi semplicemente accettare un complimento?"
"Perché non è un vero complimento se quello che dici non è vero."
Con questo mi alzo prendendo il mio diario e il telefono, e corro praticamente fuori da quel bar.
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