Capitolo trentotto.

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La mattina dopo sono decisamente troppo stanca per alzarmi, il giorno prima era stato un trambusto assoluto ed io avevo alle spalle solo quattro ore di sonno, ma ovviamente, questo non frega a Lucifero.

-Svegliati che russi come un tricheco.- Dice semplicemente, per poi buttarmi giù dal letto.

-Figlio di puttana.- Sibilo, restando a terra ma prendendo le coperte dal letto e avvolgendomele addosso.

-Mai sentita un'offesa più senza senso in tutta la mia vita.- Dice sembrando soprappensiero, quando poi, sento le coperte abbandonare il mio corpo in uno scatto, e Lucifero buttarmi un secchio d'acqua addosso.

-Ma sei forse diventato demente ?!- Urlo in preda ai nervi, alzandomi di scatto.

-No, solo più transigente. Tra meno di un'ora hai l'appuntamento con Dephana in sartoria, dovete creare l'abito.- Mi ricorda, ed allora acquisto la lucidità, illuminandomi in un sorriso. -Donne. Un momento prima poteva far concorrenza ad Hitler, quello dopo sorride come una bambina in un negozio di caramelle.- borbotta, uscendo fuori dalla stanza con aria confusa.

Non mi importa e mi appresto ad andarmi a lavare, dopo una doccia veloce, un pantaloncino e una canottiera, accompagnati con delle normali scarpe sportive, mi dirigo prima verso la stanza di Seraphin, ma, quando vedo lei e Hayden davanti alla sua porta, lui con la divisa della Milizia Infernale e lei con un semplice pigiama con i fiorellini, ecco che mi blocco allo svoltare dell'angolo e inizio a spiarli.

-Non...non voglio che vai. Ho paura.- Dice lei abbassando il volto, con un noto in gola evidente.

-Tu hai paura anche dei piccioni.- Ridacchia lui tentando di smorzare, ma lei gli tira un pugno allo stomaco, che non lo scompone minimamente.

-Sono delle terribili macchine da guerra, non sai che tortura è per me avere le ali.- Fa' lei disgustata, ricordando che ha la fobia di ogni genere di pennuto, anche i colibrì, insomma, i colibrì sono troppo carini ! -Se muori, giuro che muoio e vengo ad ucciderti dove sei ok ?- Seraphin credo che voglia fare la faccia più minacciosa che riesce a fare, ma risulta quasi come se volesse piangere, anche se poco ci manca.

-E tu vedi di girare poco, non mi piacciono i nobili, guardano troppo.- Digrigna i denti Hayden, guardandosi intorno. -Ah, e ho bruciato tutte le tue magliette scollate.- dice poi, guardandola inespressivo negli occhi.

La mia amica spalanca la bocca, allibita. -Cosa hai fatto ? Scusa...e perché ?!- sbotta senza parole.

-Perché hai una quarta e a tutti piace guardare una quarta.- Dice lui con la gelosia che gli spruzza fin dentro alle vene, poi sentiamo un orologio a pendolo scoccare le undici. -Devo andare...- sussurra poi lui, rabbuiandosi.

-Sta' attendo.- Le salta subito al collo lei, quando poi, si abbassa e gli lascia un piccolo ed umido bacio sulle labbra.

-Ti amo...- Sussurra poi lui tra i baci.

-Anch'io.- Dice lei una volta staccatosi, osservando lui che se ne va' ed io cerco di nascondermi dietro ad una pianta, ringraziando mentalmente Lucifero per averle fatte mettere.

Lui cammina spedito verso l'uscita degli Inferi, quando poi si ferma poco più lontano da me e si gira. -Fatti insegnare dai tuoi genitori che è maleducazione spiare.- detto questo, se ne va' lasciandomi interdetta.

Beh, è pur sempre molto più vecchio di me e molto forte, non mi stupisce questa cosa.

Corro verso camera di Seraphin ed entro, non badando al bussare, tanto non ci sono pericoli a meno che non abbia una sorta di feticismo verso i gatti e stia facendo atti impuri con Misha.

Infiltrata nel cuore. (Inm2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora