Capitolo trentuno.

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La mattina dopo, con la consapevolezza che Lucifero sia di fianco a me, allungo un braccio per abbracciarlo, quando poi mi sbilancio troppo e finisco con il viso a terra.

Impreco in modo pesante per poi alzarmi e guardarmi attorno, Lucifero non c'è.

Poso lo sguardo sul comodino ed ecco un biglietto.

I biglietti non sono mai un buon segno.

Finisci la missione, ci rivediamo agli Inferi e non voglio storie, azzardati di nuovo a fare quello che hai fatto ieri sera e giuro che oltre che cercare la famiglia dei Consiglieri dovrai cercare anche la tua testa.
Lucifero.

Mh...non è decisamente un buon segno.

Trovo una busta nella stanza dove dentro c'è un cambio, ringrazio mentalmente chiunque lo abbia portato e corro in bagno a prepararmi.

Dopo essere uscita dell'Hotel e aver chiamato un taxi, ecco che sono davanti al negozio di Dephana e davanti a me trovo Gredol e Felixa dall'aria arrabbiata.

-Tre ore, tre ore che ti stiamo aspettando.- Dice il demone seccato.

-Ho bevuto ieri sera.- Detto questo Gredol sbarra gli occhi e sta per parlare, ma io lo precedo. -Lucifero già lo sa, sono stata con lui ieri sera. E si, lo so, vorrà la tua testa su di un piatto d'argento ma infondo non è un problema mio.- sorrido e lui sbuffa, quante storie.

Ancora devono capire che fin quando ho la testa sulle spalle decido con essa.

Sempre se Lucifero non decida di tagliarla.

-Bene, cosa optate ? Andare su dalla strega con gli sbalzi di umore oppure andare dai gemelli ?- Propongo ai due.

-Se riusciamo a convincere Reox e Valila molto probabilmente ci daranno una mano a convincere Dephana.- Spiega Felixa.

Il ragionamento non fa una piega.

Rivolgo il mio sguardo su Gredol. -Dove si trovano ?-

-Al momento nella boutique principale del marchio di Dephana, al centro di New York.- E dopo questo, una fitta al cuore arriva fulminea e senza pietà.

L'immagine del traffico sia urbano che stradale, il chiasso, i clacson, i venditori ambulanti e le forti luci appariscenti mi passano per la mente facendomela già girare.

-Andare nel centro è un suicidio, in macchina peggio ancora.- Faccio io guardando i due con un gozzo alla gola.

-Allora andremo a piedi.- Alza le spalle Felixa.

Altra fitta al cuore. Da qui ?! Preferisco l'Amazonia.

-E se usassimo le ali ? Sono la Duchessa infondo. Posso soggiogare la mente degli umani !- Sorrido.

-Degli umani, ma non di tutti i demoni, solo il Re lo può fare. Vedrebbero le tue ali, marchio indiscusso del Re e non penso che la prenderebbero bene vedere un reale. Andremo a piedi, da questa parte.- Annuncia Gredol andando verso ovest.

-Ti odio.- Mugolo prima di seguirlo.

Dopo qualche ora e aver tirato un sacco di spinte alla massa di umani che traffica sui marciapiedi e aver massacrato di botte un tizio che ha tentato di derubarmi, ecco che siamo davanti alla boutique dove si trovano i gemelli.

Infiltrata nel cuore. (Inm2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora