Rivelazioni

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12.Capitolo
Rivelazioni

Si trovavano nell'Ufficio del vecchio preside ormai da un po'.

Hermione Granger era seduta tra Draco Malfoy e Ron Weasley. Di Harry Potter nessuna traccia.
Le mani del biondo Serpeverde e della mora Grifondoro, si erano separate non appena avevano oltrepassato la porta della grande stanza.
Albus Silente continuava ad andare su e giù, percorrendo con corte e brevi falcate la lunghezza dell'ufficio.

«Signorina Granger, Signor Weasley-mormorò, rivolgendosi ai due ragazzi-la situazione è critica»

I due Grifondoro si scambiarono una rapida occhiata, prima di puntare lo sguardo sul vecchio mago.
Alto, magro e segnato dai segni dell'età ormai avanzata, Silente si toccò con le mani rugose la barba, talmente lunga che - insieme ai capelli argentati - teneva infilata nella cintura. Indossava abiti lunghi, un mantello color giada che ad ogni suo passo strusciava per terra.

«Dov'è Harry?»chiese Ron, facendosi di coraggio.
«In questo momento il Signor Potter è in compagnia del professor Browning»rispose, guardando da dietro gli occhiali a mezza luna il ragazzo dai capelli rossi.

Per qualche secondo nella grande stanza regnò il silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri.

Draco Lucius Malfoy si guardava intorno, infastidito dal fatto che il preside non avesse fatto il suo nome, mentre nella sua testa si materializzava l'immagine di qualche minuto prima.

Era entrato nell'ufficio del preside, mano nella mano, con la ragazza seduta al suo fianco.

Aveva stretto le sue dita nelle proprie, cercando di infonderle coraggio.

Perché anche se la Grifondoro si dimostrava forte agli occhi degli altri, la corazza di acciaio che si era costruita nel tempo lentamente si stava sgretolando, come una piccola clessidra formata da due recipienti di vetro, dove i piccoli sassolini di sabbia scorrono lenti, ma veloci.

Infondo questo è il tempo.

Il nemico più grande della vita.

Hermione Granger era colei che aveva il cuore ricco di cicatrici e il sorriso stampato negli occhi.

Aveva la capacità di emozionarsi per le piccole cose nonostante le delusioni e le avversità che le circondano.
Aveva la capacità di camminare sempre a testa alta e mai abbassarsi agli altri. Perchè come tu non sei superiore a nessuno. Nessuno è superiore a te.

Era in grado di soffrire in silenzio, di non farsi mangiare dalla gelosia delle persona che la circondavano. Era in grado di vivere.

E non c'è nulla di più bello al mondo dell'alzarsi ogni mattina con le labbra piegate all'insù, per affrontare la giornata che ci si presenta davanti agli occhi con il volto illuminato dal sorriso.

Tuttavia, la gabbia di cui per anni si era munita, ora si era aperta. E lei si trovava da sola, davanti a un mondo dal quale per anni si era nascosta, rifugiandosi nella penombra di se stessa.

«Come mai ci ha chiesto di raggiungerla?»chiese la ragazza in questione, spostandosi una ciocca di capelli ribelle, dietro l'orecchio.
«Adesso arrivo al punto, Signorina Granger»le sorrise gentile il mago, sedendosi dietro l'enorme scrivania.
I suoi occhi azzurro chiaro, luminosi e scintillanti si puntarono su Fanny, la sua fedelissima fenice, la quale sonnecchiava tranquilla sul trespolo di legno dov'era poggiata.

«Come ho detto prima la situazione è critica-riprese-Bellatrix è tornata in vita, e i Mangiamorte fedeli all'Oscuro Signore hanno fatto si che il Marchio Nero tornasse ad illuminare i cieli del mondo magico, uccidendo l'anima innocente di un bambino. Tempo fa ho spiegato al Signor Potter qualcosa che ora spiegherò anche a voi. Tom Riddle era più furbo di qualsiasi altro mago abbia mai conosciuto. Il Castello fu fondato da quattro maghi molto potenti: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde. Tra questi quattro fondatori nacquero dei disaccordi, se cosi possiamo chiamarli...-mormorò pensieroso-...ognuno voleva selezionare i suoi allievi in base a delle caratteristiche precise, e cosi nacquero anche le quattro case: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Salazar Serpeverde, teneva conto della differenza tra purosangue e mezzosangue, e cosi a sua volta senza dire nulla agli altri tre maghi costruì la camera dei segreti. Tra i quattro fondatori, però, non si crearono solo dei disaccordi, ma si creò una guerra in cui Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde si uccisero a vicenda. Il loro sangue si mischio, dando vita a un talismano»concluse.

Ogni scommessa, ha le sue conseguenzeWhere stories live. Discover now