Ogni cosa a suo tempo

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È passato un mese da quando ho lasciato quel locale e a dir la verità ho fatto più che bene.
Mi sono subito data da fare per trovare un'altro lavoro infatti faccio la commessa in un negozio di abbigliamento, non è che sia il massimo ma va bene così.
Tessa in queste settimane ha provato a contattarmi più di una volta, ma io l'ho ignorata.
A quanto pare Dylan se ne frega dato che non ha provato neanche a parlarmi.
Ho dato le mie dimissioni tramite una lettera, dato che non avevo voglia di guardare in faccia delle persone false.
Termino il mio turno e vado via dal negozio salutando la mia collega, che ancora non ho capito come si chiama.
Sto per aprire la porta di casa quando sento qualcuno picchiettarmi sulla spalla.
Mi giro e indovinate chi trovo?
Alex.
Gli salto in braccio non potendo ancora crederci che sia qui.

"Woo sorellina, metti da parte tutto questo entusiasmo" scherza lui.

"Cavolo, sono così felice che tu sia ancora vivo e vegeto"

Lui mi stringe forte e io gli do un bacio sulla guancia.
Entriamo subito dentro e io vado in cerca di Ether, certo che è veramente difficile trovarla.

"Orsacchiotta sono a casa" urlo salendo le scale.

Lei esce da camera mia correndo tra le mie braccia.

"Mi sei mancata" mi dice facendo il muso triste.

"Andiamo di sotto, ho una sorpresa per te"gli dico strizzando l'occhio.

"Davvero?Che cos'è?" mi chiede curiosa.

"Lo vedrai con i tuoi occhi"

Appena metto piede in salotto, Ether vede il suo papà in piedi e lei si precipita da lui senza lasciarmi il tempo di dire una parola.

"Papà" esclama lei facendolo girare di scatto.

"Piccola mia"

"Mi sei mancato tanto, non andartene più" le dice lei stringendolo forte.

Questa scena mi fa commuovere e per una volta mi ritrovo con le lacrime agli occhi pronte a scendere, ma decido di ricacciarle indietro.

"Bene, tra poco dovrebbero arrivare Roxy e Trey"avviso.

Alex mi guarda con un espressione strana cioè per me perché non glielo avevo mai visto prima e sembra che sia alquanto felice della notizia.

Puntuali come sempre suonano alla porta e mio fratello senza lasciarmi il tempo di raggiungerla, mi sorpassa aprendola.
Non vedo nessuno entrare e la cosa mi fa preoccupare, così vado a controllare personalmente.

"Hei Alex perché non gli fai entrare?" dico convinta che ci siano il mio ragazzo e la mia migliore amica.

Quando vedo di chi si tratta rimango paralizzata pure io.
Dylan appena mi vede cerca di sorridermi.

"Harley, sei... non importa, possiamo parlare?" mi chiede risvegliandomi.

"Tu brutto sporco bugiardo, con quale coraggio ti presenti a casa mia?" sbotto arrabbiata.

Mi rendo conto di una cosa in questo momento e più lo guardo, più penso come abbia fatto a stare insieme a lui.

"Per favore, fammi parlare, ti chiedo solo cinque minuti e poi me ne vado"mi supplica.

Alla fine glieli concedo ed esco a parlare fuori.

"Sai in questi giorni ti ho pensata molto e ho anche pensato al mio errore, senti mi dispiace per non aver avuto il coraggio di dirtelo prima ma io amo Tessa"

Il suo magnetico sorrisoWhere stories live. Discover now