Capitolo 31: un passato irrompente e un corvo irruento

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Bartemius era nascosto dietro un'armatura al settimo piano. Era in un corridoio lontano dalla Stanza delle Necessità, un posto nascosto, appartato. Un posto dove poteva stare da solo.
Era distrutto. Non credeva che un libro potesse distruggere una persona. Eppure era successo.
Dannato lui che aveva deciso di aiutare Anne e Ted nella loro ricerca. Dannato lui che quando aveva visto il capitolo dedicato al papà di Ted si era fermato a leggerlo. Dannato suo padre, che non faceva altro che rovinargli la vita ogni giorno, anche se stava marcendo in carcere.
Non poteva essere. Tra tutte le persone che suo padre avrebbe potuto uccidere, non Remus Lupin. Non il papà di uno dei suoi pochi amici.
- Bartemius – disse una voce dietro di lui. Lui si girò lentamente e trovò Anne.
- Sapevo che ti avrei trovato qui – disse, aggiungendo un timido sorriso.
Sembrava preoccupata per lui. Era un bellissimo sorriso, per un attimo lo fece sentire meglio.
- Come facevi a sapere che ero qui?
- La prima volta che ci siamo parlati eri qui. Ho provato a vedere se c'eri ancora. Come stai?
Bartemius abbassò lo sguardo. Male. Sicuramente male. Ma non sapeva descrivere quello che provava. Un misto tra disgusto, nausea e senso di colpa.
- Ted ha letto quella pagina sul libro.
Bartemius sentì venir meno quel poco colore che gli rimaneva sul volto.
- Come ha reagito? - sussurrò. Aveva molto paura della risposta. Non voleva perdere Ted.
- Era abbastanza turbato, ma non ce l'ha con te. Ti stava cercando anche lui. E' il solito, si è preoccupato per te.
Odiava quell'aspetto di Ted. Era sempre così dannatamente buono. Era impossibile farlo arrabbiare ed era molto difficile trovargli un difetto. Era talmente bravo che a volte Bartemius si sentiva anche solo in colpa a farlo preoccupare. Ma odiava il fatto che non odiasse.
Era snervante per una persona come Bartemius, che aveva sempre covato odio e il cui odio era quasi un amico, vedere una persona che davanti alle stesse situazioni reagiva in modo più composto e tranquillo, senza aver voglia di distruggere tutto e bruciare qualsiasi cosa.
- Bartemius si parla di tuo padre, non di te. Ted ha capito benissimo.
- E' proprio questo che è fastidioso, Anne – sbottò Bartemius – non deve capire. Deve odiare, deve odiarli tutti. Sono il male. E quel male ha generato me. Deve odiarmi, io sono il male.
Anne lo guardò accigliata – Io sono la figlia di uno che picchiava Harry Potter. Eppure non picchio nessuno. Anche se adesso sono molto tentata di picchiare te.
- Perché?
- Perché sei così stupido, Bartemius! Tu vuoi farti del male, di continuo. Tu vuoi essere triste, perché hai paura della felicità! Hai paura che, diventando felice, crolli tutto e tu ritorni di nuovo triste. Ma questa è la vita. Soffrire è vivere, amare è vivere. Ma insieme, senza felicità o senza tristezza non si vive.
Bartemius la osservò a bocca aperta. Non si aspettava quella sfuriata. Non sapeva cosa dire. Anne si avvicinò a passo deciso verso di lui. Ecco, gli avrebbe tirato uno schiaffo. Invece lo abbracciò.
Era strano essere abbracciati, non gli succedeva spesso. Draco e Astoria non lo facevano, perché lui si ritirava sempre. Eppure sentire la stretta di Anne lo faceva sentire bene, al sicuro.
- Non è colpa tua. Non è colpa tua. Non è assolutamente colpa tua.
Si staccò. Bartemius si sentì vuoto. Con Anne che lo stringeva tra le sue braccia aveva provato un qualcosa mai provato prima. Un momento di completezza.
- Abbiamo scoperto chi è Mundungus – gli disse – quindi ora vai da Ted, chiarite che non ve ne frega niente di chi ha ucciso chi, e ritorniamo al lavoro. Dobbiamo salvare questa maledetta scuola.
Bartemius annuì – Cosa avete scoperto su Mundungus?
- E' un ladruncolo che faceva parte dell'Ordine della Fenice, che conosce perfettamente i bassifondi magici. Dawlish lo starà sicuramente usando per tenersi in contatto con i Mangiamorte.
- Oppure perché sta indagando anche lui.
- E' lo stesso che ho detto io a Ted – disse Anne sorridendo – ma non è d'accordo.
- Tu e Ted vi state troppo scaldando con questa storia.
- Nessuno nasconderebbe un criminale per fare del bene, Bartemius.
- Draco è stato arrestato perché era in una casa con dei Mangiamorte e poi è stato rilasciato. Le apparenze non rappresentano sempre la verità.
Pensò ai suoi nomi. Tutti da Mangiamorte, eppure lui li stava combattendo.
- Magari hai ragione, Bartemius, ma dobbiamo controllare prima di arrivare a delle conclusioni.
- E allora controlliamo.

Ted Lupin e il Figlio dell'Assassino (Wattys2016)Where stories live. Discover now