Capitolo 12: Lo scherzo

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Era passato quasi un mese da quando la scuola era iniziata e Teddy si stava divertendo un mondo. Riusciva bene in tutte le materie e i professori stavano iniziando a guardarlo con curiosità, più per il suo rendimento che per il fatto che era il figlio di due eroi di guerra. La prima lezione con Neville era stata piuttosto strana: erano entrati nella serra e non lo avevano trovato. I banchi erano sistemati in mezzo a piante di ogni tipo, mentre una lavagna a rotelle torreggiava di fronte a loro.
Appena si sedettero trovarono una carta delle Cioccorane appoggiata su ogni banco. Era quella di Hermione. Passarono pochi secondi, dove alcuni studenti esultavano perché mancava alla loro collezione e altri ancora sbuffavano perché ce l'avevano già, quando la voce di Neville arrivò da in fondo alla serra.
- Sapete chi è quella signorina sulla carta? - disse mentre avanzava a passo lento verso di loro.
- Hermione Granger - disse Baston, seduto nel banco a fianco a Teddy.
- Esatto. Sapete, forse qualcuno di voi sospetta che Erbologia sia una materia inutile, senza senso. "Che schifo piantare piante, è un lavoro da Babbani, non da maghi!". Bene, non c'è niente di più sbagliato di questo pensiero. Quella strega, con cui io ho avuto il piacere di studiare e combattere al suo fianco, senza l'Erbologia sarebbe ancora nella nostra infermeria, pietrificata da un basilisco. Grazie all'Erbologia la signorina Granger si è rivelata fondamentale prima nella lotta aperta contro Voldemort e in secondo luogo nella Resistenza clandestina e nella ricostruzione del Mondo Magico inglese. Io vi insegnerò la sottile arte del piantare piante, del riconoscere i loro effetti e le loro pericolosità. Io vi permetterò di conoscere come salvare vite con un paio di foglie.
Dopo due settimane, invece c'era stata la prima lezione di Volo. Lee Jordan era un insegnante fantastico. Oltre a essere molto giocoso e simpatico con gli studenti, era anche molto paziente e, alla fine della prima lezione, tutti erano riusciti a stare in aria per più di un minuto con la loro scopa. Teddy e Baston, insieme ai due Serpeverde, sapevano già volare e si erano tranquillamente messi a volare in tondo a tre metri da terra. Baston a un certo punto si era anche messo a fare dei giri della morte a venti metri d'altezza, cosa che un professore normale avrebbe punito con una cinquantina di punti in meno per Tassorosso, ma il professor Jordan diede un cinque a Baston, poi una decina di punti e infine un occhiolino. A fine lezione, però, aveva chiamato da parte lui e Teddy. Perché? Non ne aveva idea.
- Questo è per voi - gli disse Jordan, dando loro un sacco nero - mi ha detto George di darvelo. Spero ne facciate buon uso. Lumacorno è un buon obbiettivo.
Teddy sbiancò e Baston fece finta di non aver capito di cosa diavolo stesse parlando.
- Ragazzi, sono dalla vostra - disse di nuovo il professore, sorridendo alla reazione dei due - lavoro a stretto contatto con i Weasley da anni. Secondo voi faccio come unico lavoro il professore? Che barba.
- C'è tutto quello che ho chiesto? - chiese timidamente Teddy.
- Tutto. Anche se io e George abbiamo messo a posto un paio di cose nel vostro piano. Era un buon punto di partenza, ma la sicurezza in alcuni punti era un po' carente. Ecco qua, Teddy, George te lo ha riassunto in questa lettera. Mi raccomando, non fatevi beccare.
Teddy prese la lettera e annuì. Ecco come gli studenti stavano riuscendo a ottenere i prodotti Weasley anche con l'aumento dei controlli. Li portava dentro il professor Jordan dal negozio di Hogsmeade. Sorrise. Zio George era sempre geniale.
La lettera era stata studiata ossessivamente nei giorni a seguire, soprattutto dopo il primo incontro del Lumaclub. Una serata di gala dove Lumacorno aveva analizzato tutti gli invitati, cercando le loro potenzialità e il loro sbocco futuro. Alcuni erano stati cacciati, altri no. Sfortunatamente Teddy e Baston erano tra i secondi. Baston aveva colpito Lumacorno per le sue capacità a Quidditch, in quanto era diventato portiere titolare della squadra di Tassorosso non subendo neanche un gol, mentre Teddy era rimasto dentro per i suoi voti. Al prossimo incontro avrebbe partecipato anche Anne. Insomma, se lei avesse partecipato a quell'incontro probabilmente avrebbe evitato di definire quello che i due ragazzi stavano facendo in quel momento come "uno stupido e demente giochino da ragazzini". Un linguaggio che per quello che lui l'aveva conosciuta non aveva mai usato prima d'ora. Non si era aspettato una reazione così da lei, con strilli e sbattimento di piedi. Ora girovagava da sola per il settimo piano, probabilmente a parlottare e a insultarli.
- Hai finito da quel lato? - chiese Baston , mettendo via il cacciavite nel sacco di pelle dove avevano nascosto tutto l'occorrente per il da farsi.
- Sì - rispose lui, stringendo l'ultimo bullone.
- Bene, forse è meglio se ci andiamo a nascondere.
La loro opera davanti a lui si ergeva perfetta. Lungo la scala dei sotterranei era stato aggiunto, in fondo, un gradino di legno colorato, che lo faceva sembrare assolutamente uguale agli altri. Dentro c'era tutto il ben di Dio che I Tiri Vispi Weasley potevano offrire.
- Secondo te funzionerà? - chiese Baston, osservando scettico lo scalino.
- Il gradino sarà azionato con il suo peso, quindi immagino che funzionerà.
- Ma perché lo stiamo facendo?
- Perché le Pasticche Vomitose sono troppo poco originali e ormai perfino mio nonno le riconoscerebbe.
Baston lo guardò stranito - Chi sei tu? E che hai fatto del mio amico?
Teddy scoppiò a ridere ma se lo chiese anche lui. Se prima di iniziare Hogwarts gli avessero detto che lui avrebbe fatto una cosa del genere, non avrebbe potuto pensare altro che fossero pazzi ma, probabilmente a causa del nuovo ambiente, dei nuovi amici e dell'insana presenza costante di suo zio George (gli scriveva più lettere di quante gliene scrivesse sua nonna) si era un po' trasformato.
- Quindi siamo sicuri che non succederà niente se qualche innocente ci passa sopra?
- A meno che non pesi come Lumacorno sì, e immagino che debba ancora nascere la persona che riesca ad eguagliare quell'uomo in peso.
Baston rise e si osservò i vestiti. Era una divisa di Corvonero, come quella che indossava Teddy. Si erano travestiti per non farsi riconoscere: Baston aveva una parrucca di capelli rossi e un paio di grossi occhiali dalla montatura nera, mentre a Teddy era bastato diventare biondo e cambiare la forma di naso e bocca per non sembrare più lui.
- Potrei essere chiunque, pure Lumacorno.
- Che ficata essere un Metamorfmagus, quante ragazze puoi cuccare facendo sfoggio di quelle attività. Qual è il tuo vero colore di capelli?
- Il nero, come quello dei Black.
- Il blu ti sta meglio.
Teddy sorrise. Anche a lui il blu piaceva di più, il nero gli ricordava troppo Bellatrix, l'assassina di sua madre. Chissà se sua madre sarebbe stata contenta di lui per quello che stava facendo. Beh, forse lei sì, ma suo padre probabilmente gli avrebbe fatto una bella ramanzina. Sembravano una stana coppia quei due: suo padre, quello controllato e calmo, gentile e timido da un parte, mentre sua madre dall'altra, sgangherata, fuori dagli schemi, esuberante e felice. Gli sembrava sbagliato che entrambi fossero morti.
- John - disse Baston, usando il nome in codice che avevano stabilito - sta arrivando il tricheco. Teddy annuì e si nascosero dietro una parete.
Lumacorno scendeva tranquillo, con la pancia che rimbalzava e una camminata onduleggiante, facendo gradino. Quando arrivò all'ultimo esplose. Intorno a lui apparvero tante McGranitt in tutù che si misero a ballare,mentre un intonatissimo Vitious in tutina aderente nera cantava con grinta una canzone rock. Lumarcono per poco non prese un colpo e subito dopo le sue gambe iniziarono a muoversi da sole, mentre le varie McGranitt iniziarono a fare dei passaggi come il professore fosse una palla. In poco tempo fu coinvolto in un ballo sfrenato.
- Hey voi due - urlò tra un ansimare e un altro - fate smettere immediatamente questa orribile maledizione!
Baston lo guardò e gli fece una pernacchia, poi buttò per terra della polvere Buiopesto e tutto fu scuro.

Ted Lupin e il Figlio dell'Assassino (Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora