Capitolo 5

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Mattia

Alle 20 esatte busso alla porta della camera di Emma. Ai ragazzi ho detto che sarei andato a casa a trovare la mia famiglia.
Mi apre la porta, indossa un paio di pantaloni della tuta e una felpa, ed ha i capelli legati. È bella anche così. E poi in questa stanza c'è un profumo buonissimo, profumo di lei.
"Pensi di entrare o vuoi rimanere sulla porta?", mi domanda, e mi accorgo di essere rimasto a fissarla.
"Entro entro".
Lei si chiude la porta alle spalle, ed ha l'aria leggermente preoccupata.
"Non aspettarti niente di che, come ti ho detto non è un appuntamento. È solo una pizza tra amici", commenta, andandosi a sedere sul letto.
"Mmm... Non sono mai stato con un'amica su un letto...", la punzecchio raggiungendola e sedendomi accanto a lei.
Bussano alla porta, ed è il servizio in camera con le nostre pizze. Ci sediamo al tavolino, così piccolo che le nostre ginocchia si sfiorano, ed un brivido mi percorre.
Non parliamo molto durante la cena, ma quel silenzio sa di cose non dette, di parole silenziose, di sguardi. Entrambi vorremmo dire qualcosa, ma nessuno dice niente.
"Ti va di vedere un film?", propone Emma appena finiamo di cenare.
"Ok... che film?", domando.
Scordiamo i canali, e troviamo un bel film horror.
Ci stendiamo ai lati opposti del letto, stando attenti a non sfiorarci.
Non posso fare a meno di guardarla. Non la conosco, eppure è come se la conoscessi da una vita. È bella, simpatica, e soprattutto mi fa provare cose che non provavo più da tempo ormai.
Ad un certo punto i suoi occhi incrociano i miei.
"Mi dici che cosa stai guardando?", mi chiede.
"Sei bellissima".
Arrossisce subito, e vedo un sorriso spuntare sul suo volto.
Si fa più vicina, e appoggia la testa sul mio petto, e allora io la cingo con il braccio. Sento il suo respiro, sento il suo profumo, e non ne posso più fare a meno.
"Non possiamo...", sussurra.
"Cosa non possiamo?", le chiedo, sfiorandole piano piano il braccio con un dito.
"Questo, Mattia. Noi. Questo non dovrebbe esserci...", dice, e io mi rattristo all'istante.
"Ma come posso fare a meno di una cosa che mi fa stare così bene?", continua.
Sorrido, e continuo a guardarla.
Guardiamo il resto del film in silenzio, finché alla fine crolliamo entrambi, ancora abbracciati.

Arriverà l'amore (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora