🌪Se la B.L.C. non fosse mai esistita...

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Dove sono? È la prima cosa a cui pensai appena aprii gli occhi. Ah, sì... Camera mia. Mi alzai e mi lavai svogliatamente come ogni mattina. Mi preparai e misi la divisa della scuola per poi scendere a fare colazione. Controllai i messaggi sul telefono, notando quello di mia madre.

Sofficina, questo weekend passano nonno Chris e nonna Susan. Non darci buca! Ti vengo a prendere al cancello?

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Non avevo la minima voglia di cenare con i nonni. Raggiunsi la mensa e mi guardai intorno alla ricerca dei miei amici.
«Ehi» salutai i ragazzi riuniti al solito tavolo «Ehi Sof» mi salutò Jo appiccicata di prima mattina al suo ragazzo Seth. «Cos'è quella faccia da funerale?» scherzò Aiden «Lo sapete che di mattina non mi dovete parlare» dissi irritata. «Però il nostro caro Aiden ci prova sempre, vero Aid?» disse Sky allusiva. Il ragazzo si limitò ad alzare le spalle. «Sof... Ti posso parlare in privato?» mi chiese Jo con il telefono in mano. «È così urgente?» mi lamentai guardando con l'acquolina in bocca il tavolo del buffet. Dalla faccia della mia amica capii fosse seria. Sospirai e la seguii mentre ci staccavano dal nostro gruppo. «Senti... Mio fratello torna questo fine settimana» shock. James Sharp sarebbe tornato dal suo viaggio studio all'estero. «E torna per restare... Ha superato a pieni voti l'ultimo esame e dice che non vede l'ora di romperci le scatole...» accennò ad un sorriso. «E io come caspio mi dovrei comportare!» esclamai agitata. «Lo so... È per questo che ti sto parlando... Io... Non sono riuscita a dirgli del tuo incidente... Si sarebbe precipitato qui e avrebbe mandato all'aria gli ultimi quattro anni di studio...» disse nervosa la mia amica.
Forse esigete delle informazioni. Io, Sophie Hunter, abitante di San Francisco, frequento la Marcey Academy, una scuola privata della città. Sono nata e cresciuta in questa città e Joanne e James Sharp sono stati i miei migliori amici fin dall'infanzia. Non abitavano lontano da casa mia e le nostre madri erano grandi amiche fin da giovani, giacché hanno frequentato entrambe la nostra stessa Accademia. Quindi era inevitabile che diventassi amica dei due fratelli. James però partì per l'estero a studiare arte all'età tredici anni, tornando soltanto per i giorni festivi. Ma nell'ultimo anno non è potuto ritornare per via degli esami finali, i più importanti. Sarei dovuta essere felice del suo ritorno, rivedere il mio migliore amico dopo 365 giorni... Ed invece non lo ero. Circa dieci mesi prima, ebbi un'incidente stradale ed al risveglio non ricordavo gran parte della mia vita. Avevo perso la memoria, ricordando solamente il mio nome. Passai mesi in terapia e nel frattempo tutti i miei amici mi vennero a trovare, diventando presto delle facce conosciute. Tutte tranne uno. Jo non aveva detto al fratello del mio incidente e quindi lui non sapeva che avevo dimenticato tutto di lui. Sapevo com'era fatto per via delle foto e i miei e i suoi genitori mi hanno raccontato alcuni aneddoti del passato... Ma non potevo dire di conoscerlo. Per me era uno sconosciuto. «Non puoi fingere di ricordarti di lui? Ci rimarrebbe malissimo e...» iniziò la mia amica «Ma mi prendi in giro?! Prima o poi glielo dobbiamo dire!» esclamai. Jo rimase in silenzio e iniziò a tamburellare le dita smaltate sul telefono «Vieni con me a prenderlo all'aeroporto. Vediamo come va» disse lei. Annuii riluttante.

«Di cosa confabulate a colazione?» mi chiese Aiden a lezione di chimica. «James sta per tornare e... Non so come comportarmi» gli risposi. Aiden serrò la mascella. «Quindi sta per tornare...» mormorò il ragazzo. Lo guardai incuriosita dal cambiamento nel tono della voce. Aiden è sempre stato un ragazzo estremamente gentile e dolce, oltre ad essere bellissimo in una maniera vergognosa. Era strano vederlo... Arrabbiato. Perché è arrabbiato? «Ho detto qualcosa che non va?» lui mi guardò e sorrise raggiante, con un sorriso che avrebbe fatto sciogliere persino il sole. «No, tranquilla. Piuttosto hai da fare questo weekend? Volevo andare ad acquistare un nuovo obiettivo per la mia adorata Canon, potresti venire con me» mi chiese «Mi spiace Aid, dovrei accompagnare Jo a prendere suo fratello all'aeroporto e alla sera ho la cena con i miei nonni materni.» affermai affranta. «potresti chiedere a Aylen. Credo sia cotta di te» gli feci l'occhiolino divertita. Nonostante Aiden sia un ragazzo incredibilmente sexy ed affascinante non era il mio tipo. Non capivo perché a scuola lo associassero sempre come mio ragazzo. «Sì ma... Sof» A quel punto suonò la campanella di fine lezione.

Elements: SegretiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora