🔥San Valentino

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Biscotti

«Fi» alzai lo sguardo dal libro che stavo leggendo «Jay!» gli sorrisi raggiante. Era sempre bello vederlo in queste mura di solitudine. «Non dovresti essere al corso di "non provare sensi di colpa quando uccidi qualcuno "?» scherzai mentre mi raggiungeva sul mio letto «E tu non dovresti essere in uno dei tuoi allenamenti "mi ammazzo di fatica per compiacere mio nonno"?» replicò «Mi sono finto/a malato/a» esclamammo insieme. Ci guardammo poi scoppiammo a ridere. «Per quale motivo? Non è da te mentire così a tuo nonno» mi chiese lui curiosando tra i miei libri come era solito fare «Oggi volevo fare un salto nelle cucine per preparare qualcosa» gli dissi con un sorriso «E per quale motivo?» chiese lui «Oggi è un giorno speciale e voglio fare un regalo a qualcuno di speciale» affermai «perché? Che giorno è oggi?» chiese ancora, guardandomi incuriosito con quei capelli perennemente disordinati che gli coprivano gli occhi verdi limpidi «È un segreto. E tu perché ti fingi malato?» gli chiesi «Volevo evitare gli altri Iniziati.» affermò «E perché?» gli chiesi «Quelle bambine rompiscatole!» sbuffò «Ogni anno la stessa storia, vanno in cucina a preparare dolci da regalare a quel Ryder!» sbuffò infastidito. James si raddrizzò all'improvviso «Non dirmi che vai alle cucine anche tu per questo motivo vero?» mi chiese lui scuotendomi per le spalle «Ma che dici!» esclamai scansandolo. Lo guardai di sottecchi che sospirava di sollievo. Che ha contro San Valentino? «Persino mia sorella è andata in visibilio per questo stupido giorno.» borbottò irritato. «Non ti piacerebbe ricevere i dolci dalle tue amiche?» chiesi titubate «Qui la mia unica amica sei tu. Con gli altri iniziati non ci parlo e non voglio i loro cioccolatini. Che se li prenda tutti Ryder» disse Jay «Sei per caso invidioso?» gli chiesi sospettosa «Figuriamoci» sbuffò ancora confermandomi la mia ipotesi. «È ora che vada alle cucine.» annunciai appoggiando il libro. Jay si preparò a seguirmi e lo fece finché non arrivai alle porte della cucina «Scusa Jay ma perché mi stai seguendo?» gli chiesi spazientita «Come perché?! Dato che non ho niente da fare pensavo avremmo passato la giornata assieme!» disse come se fosse ovvio. «Jay, nelle cucine si trovano le altre Iniziate che tu non sopporti e poi mi vuoi veder cucinare per tutto il pomeriggio?» «Perché no?» insistette lui. «Sarebbe bello vederti bruciare tutto» mi prese in giro «Ho detto di no» sbuffai spingendolo via tra le sue proteste «Ma Fi! Che faccio io tutto il giorno libero senza di te?» gli sorrisi «È molto carina la tua dipendenza verso me ma ora te ne vai!» esclamai sbattendogli la porta della cucina in faccia. Sospirai appoggiando la testa contro la porta «È arrivata Signorina Hunter» esclamò un cuoco premuroso «Ciao!» lo salutai allegra. Osservai la targa «Grazie per avermi permesso di stare nelle cucine Bob» affermai «Non c'è problema. Venga, la accompagno alla sua postazione» mi invitò «Non mi dia del lei» lo pregai «Ho solo dodici anni» dissi. Sotto le indicazioni del cuoco iniziai a preparare i dolci al cioccolato ignorando le Iniziate che si stavano divertendo dall'altra parte della stanza. 
«Le sono venuti bene. Ora la glassa» mi invitò Bob. Mi divertii a scrivere lettere su quei biscotti con scaglie di cioccolato, anche se erano leggermente bruciati. Ci misi tanto impegno e passione sorridendo all'idea di vedere il suo volto stupito quando glieli avrei dati. «Pensi che Aiden apprezzerà?» chiese una Iniziata «Certo! Ogni anno li ha sempre accettati.» replicò la sua amica. Certo che avrà molti regali... Quando ebbi finito mi asciugai il sudore dalla fatica. Sorrisi raggiante per il compito e mi affrettai ad impacchettare i biscotti. «Grazie Bob» «Di nulla signorina» mi salutò il cuoco mentre me ne andavo. Saltellavo allegramente per i corridoi con il mio prezioso regalo in mano, ridacchiando come una scema. Se non sbagliavo si doveva trovare nei dormitori maschili degli Iniziti e... Andai a sbattere contro qualcuno «Attenta» mi disse qualcuno afferrandomi per un braccio e salvando i miei biscotti «Grazie» mormorai alzando lo sguardo. Oh, mio Dio è il ragazzo carino! Anche lui si bloccò davanti a me con un espressione stupita dipinta sul suo volto angelico. Senza avere il coraggio di dirgli altro superai il ragazzino biondo dagli occhi blu. Espirai profondamente quando fui a debita distanza. Prima o poi sarei riuscita a parlargli senza fare figure così sceme. Fissai il pacchetto che avevo in mano. «Ah Sophie Hunter... Hai passato tutto il pomeriggio a prepararli e...!» mi rimproverai « a preparare cosa?» «Jay!» esclamai rischiando di far cadere di nuovo la scatola che lui afferrò in tempo. «No... Non dirmi che anche tu...» realizzò Jay spalancando gli occhi. «Ah Fi... Che delusione. Non ti facevo così ragazzina a sbavare per un biondino con maniere di grandezza...» iniziò lui a schernirmi facendomi riempire gli occhi di lacrime «Dare tutta questa importanza ad una festa tanto inutile, come se regalare dolcetti ad un maschio significasse qualcosa» continuò passandosi una mano tra i capelli già spettinati «È infantile! E poi cosa credi di fare a regalare a Ryder dei dolcetti fatti da te? Probabilmente disprezzerebbe il lavoro dato che saranno sicuramente bruciacchiati, amari e...» «Smettila!» sbraitai con le lacrime agli occhi. «Sono per te stupido idiota!» gli urlai spingendogli i dolcetti in mano. «Ma se non apprezzi la fatica che ho fatto perché li dovresti ricevere? Buttali!» dissi asciugandomi le lacrime con entrambi le mani. Non sentendogli rispondere mi voltai e corsi via «Ehi Fi!» esclamò lui cercando di fermarmi.
Mi buttai nel letto, offesa. Stupido Jay. Stupido, ingrato Jay. Stupido, ingrato, arrogante Jay. Stupido, ingrato, arrogante, presuntuoso Jay! Bussò alla finestra ma lo ignorai voltandomi dall'altra parte. «Fi?» si sedette accanto a me dopo essere entrato senza permesso, posandomi una mano sulla spalla e scuotendomi «Lasciami in pace!» lo scansai «Dai Fi» insistette lui. «Cosa vuoi?» gli ringhiai contro «Ti ringrazio per i biscotti» mi disse gentilmente «E per cosa? Sono bruciacchiati e amari! Faranno schifo!» sbottai scimmiottandolo. Lui in risposta aprì il pacchetto e si infilò un biscotto in bocca. Bloccandosi per mezzo secondo a fare una smorfia. Facevano veramente schifo. Ma Jay continuò a masticare e mi fece un sorriso forzato. «Sono buonissimi» disse guardandomi contento. Alzai gli occhi al cielo «Lo dici solo per farmi contenta» gli dissi anche se lo stavo già perdonando «No, no! Sono veramente buoni» Disse infilandomene uno bocca. Iniziai a masticarlo ma era amaro e troppo duro e secco. Non riuscendo a mandarlo giù presi un fazzoletto dal comodino e lo sputai «Bleah! Che schifezza!» esclamai. Poi guardai Jay e mi misi a ridere assieme a lui per la situazione «Grazie Fi. È carino da parte tua farmi questo regalo... Questo vuol dire che sei segretamente cotta di me?» chiese lui con un sorriso sghembo «Ma sentilo! Quante arie si dà!» sbuffai «È un regalo in segno della nostra amicizia, perché ti voglio bene Jay» gli dissi alzando appositamente gli occhi al cielo. «Ah...» affermò lui soprappensiero. Mi sporsi e gli diedi un bacio sulla guancia. «Ti voglio veramente molto bene, Jay» gli dissi sorridendo.

Elements: SegretiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora