Chapter One.

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Ancora non ci credevo.
Ero in macchina, con la mia migliore amica e questi due ragazzi, diretti ad un ristorante torinese.

Perchè avevo accettato? Per i continui "ti prego, ti prego" della mia amica, Vivian.

"siamo arrivati" esclamó Jordan non appena la macchina si fermó.
Prima di scendere diedi un'occhiata attorno a me, era un posto carino tutto sommato.

Sapete, la cosa che più mi da fastidio è la gente che fissa, ad esempio, quando si entra in un ristorante.
Quando, tutti quelli seduti ai tavoli, alzano lo sguardo per vedere chi è appena entrato.
Io sono entrata, una normale ragazza di quasi vent'anni che preferirebbe essere ovunque, tranne che qui.

Un ragazzo ci accolse, e si incamminó verso il nostro tavolo.
Solo in quel momento alzai lo sguardo e la prima cosa che vidi furono due occhi verde smeraldo che mi osservavano attenti.
Mi bloccai un attimo, fin quando una mano mi toccó la schiena e mi incitó a proseguire.
Controvoglia distolsi lo sguardo e notai che la mano apparteneva a Lucas, feci una smorfia e raggiunsi la mia amica e il suo ragazzo.

Se fingessi un improvviso svenimento? O un lancinante mal di testa?
Potrei scappare.

Mi sedetti di fronte a Vivian che mi sorrise.
Cara amica mia, sei in debito con me.
Per farvi capire meglio, Vivian e Jordan si frequentano da un po' e sono davvero una bella coppia. Siccome io sono sola, e mi va bene così, hanno pensato di rifilarmi uno degli amici di Jordan, Lucas.
Un fumatore cronico, che pensa solo a giocare alla Play.
Hai ventitre anni, svegliati.

Dopo aver ordinato, diedi un'occhiata intorno a me, e ci misi poco a capire dove mi trovavo.
Eravamo al ristorante più frequentato dai giocatori della Juventus.
Sulle pareti c'erano tantissime loro foto, che festeggiavano ogni tipo di evento.
C'erano bandiere e altre varie decorazioni.
Notai anche uno schermo, sul muro alla mia destra, che trasmetteva video dei goal più belli della squadra.

"bella scelta il ristorante" dissi a Jordan, facendo un gesto con la mano.
"sapevo ti sarebbe piaciuto" rispose lui sorridendo.

Loro sanno del mio amore per questa squadra.
Sono cresciuta tra le partite allo stadio e quelle in tv, con mio padre e tutti gli zii.
Siamo una famiglia piuttosto grande, e avere molti famigliari maschi, mi ha portato a questo.
Tifosa Juventina da sempre praticamente.

Lo schermo alla mia destra catturó la mia attenzione, che in quel momento faceva rivedere alcuni momenti di Juventus - Milan.
E poi eccolo, il goal di Dybala che mi fece spuntare un sorriso spontaneo.
Che giocatore.

Staccai lo sguardo dallo schermo, e incrociai di nuovo, quei due occhi verdi, visti poco prima.
E fu lì, in quel momento, che notai anche il suo leggero sorriso.
Spostó lo sguardo da me, allo schermo, facendomi capire che mi aveva visto sorridere.
Mi aveva visto sorridere quando hanno fatto goal.
Quando ha fatto goal.
Sì, perchè quei due splendidi occhi, appartenevano a lui.
Al numero 21.
Paulo Dybala.

Perdido en tus ojos // p.d.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora