Chapter 5

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-Selene...devo parlarti...-sussurra Tyler serio e il fatto mi fa preoccupate molto..anzi moltissimo..lui non è mai serio.
-Tyler non fare il serio mi fai preoccupare...e poi non ti si addice!-esclamo sedendomi sul divano.
-Dai spara!-sfoggio uno di quei sorrisi rassicuranti per fargli capire che è tutto ok e che può dirmi ciò che vuole.
-Ecco...sai già che sono partito per l'Inghilterra...-lascia la frase in sospeso e io annuisco per farlo continuare.
-Ecco...ero andato lì non per un colloquio di lavoro...ma per delle ricerche...-sussurra e io rimango un po confusa.
-E quindi? È questo che ti preoccupava l'aver mentito sul motivo del tuo viaggio?-domando sorridendo. Non capisco di cosa ha paura...cosa c'è di male se non vuoi far sapere il vero motivo di un viaggio..si è vero sono la sua migliore amica avrebbe dovuto dirmelo...ma non fa nulla.
-No...non è per questo...ascoltami prima di parlare e di incazzarti ok?-domanda e io annuisco mentre l'ansia mi sta divorando.
-Sono partito per fare queste ricerche è vero...ma tutto e iniziato quando un giorno stavo a casa senza fare nulla e mi sono messo a guardare le foto di famiglia...mi ha colpito una foto in particolare dove eravamo io, mia madre e mio padre con una bambina in braccio aveva tre anni se non sbaglio mentre io ne avevo sei. Allora ho aspettato la sera con quella foto in mano per domandare ai miei genitori chi fosse quella bambina e loro mi hanno detto che era mia sorella...mi hanno detto che era stata rapita e loro l'hanno cercata fino a due anni fa...quando poi sono venuti a sapere che la bambina ormai cresciuta era morta, per un incidente stradale. Ma io non ci credevo....quando ho sentito questa storia ho fatto delle ricerche sul computer con il nome che mi hanno dato i miei... Elèna...quindi ho digitato su Elèna Marin ed è uscita la foto di una bambina che ti assomigliava molto e c'era scritto che quella bambina era scomparsa all'età di 6 anni e che era morta all'età di 22...ma c'era scritto che era nata in Inghilterra e li mi sono ricordato del viaggio che feci con i miei e mi ricordai anche che mia madre aveva un pancione enorme. Quindi sono andato in Inghilterra nel ospedale in cui quella bambina è nata poi sono andato dai poliziotti e  ho chiesto di farmi l'identikit della bambina solo facendola crescere di 18 anni...e...sei uscita tu. Quella ragazza era identica a te...-rivela con gli occhi lucidi ma io lo interrompo.
-Tyler non dire stupidaggini...non posso essere tua sorella. E poi come fai ad esserne sicuro solo tramite un identikit fatto dalla polizia?-domando ma lui sorride.
-È possibile invece...ti ricordi quando andasti a dormire da Lucy e lei ti fece portare la tua spazzola che tu ricordavi benissimo di averla portata ma non la trovavi?-domanda e io annuisco incitandolo a continuare.
-Ecco la spazzola l'avevi portata...solo che Lucy l'aveva presa per darla a me e sono andato a fare delle analisi del sangue prendendo il tuo e il mio DNA ed il risultato è che tu sei mia sorella...è uscito positivo!-esulta con le lacrime agli occhi mentre mi mantiene una mano.
-No...non può essere...-sussurro con le lacrime che scendono sul mio viso e facendomi aria con la mano libera dato che non riesco a respirare e che mi sta venendo un attacco di panico. Chad capendo cosa sta succedendo viene ad abbracciarmi e a sussurrarmi cose dolci, faccio dei respiri lunghi e poi sorrido girandomi verso Tyler.
-Ne sei sicuro?-domando e lui fa si con la testa.
-Vorresti dirmi che Roxanne e Loris non sono i miei genitori?-domando e lui fa no con la testa.
-I tuoi genitori...anzi i nostri genitori sono Jessica e Caleb Marine!-esclama e io corro ad abbracciarlo per poi scoppiare di nuovo in lacrime...ma questa volta lacrime di felicità!
-Ti voglio un mondo di bene! Ma ora ho fame!?!-urlo contenta per sdrammatizzare e tutti ridono.
-Sei sempre la solita!-esclama ridendo.
-Ma...mamma e papà sanno che mi hai trovata?-domando timorosa della risposta e lui fa si con la testa.
-Vorrebbero che tu tornassi a casa e hanno anche denunciato quei due per rapimento.-sussurra guardandomi ma io mi incupisco.
-Non voglio tornare in quella città...voglio restare qui e vivere la mia vita...iniziare da capo...con persone nuove e voglio che mio figlio o mia figlia cresca qui...però tornerò per le vacanze lo prometto...sia a te che a mamma e papà... Non posso credere che sono sempre stata ad un passo da loro ma non mi hanno mai riconosciuta...insomma mi hanno vista crescere...ci conosciamo da quando ho dieci anni e anche prima ma non lo sapevamo...ho dormito innumerevoli volte da te!-sussurro ma poi sorrido e vado ad aprire la porta alla quale stanno bussando e mi ritrovo davanti due persone che non mi sarei mai aspettata di vedere qui.

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