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STEFANO POV's

Sono appena arrivato a Firenze. Quando guardo il telefono, vedo un messaggio della Marina che dice:
(Chat tra loro due)
Ma:- Ste ti dovrei parlare, è molto urgente, se ti va bene possiamo incontrarci al nostro bar preferito in centro?-.
Sa:- Certo!-.
(Fine chat)
Strano, non avevo mai visto così agitata la Marina, vabbè vado a casa per preparami per uscire.

*due ore dopo*

Arrivai e vidi la Marina li seduta. Era molto agitata come se fosse preoccupata. Le andai incontro, e lei subito mi abbraccio, comunque ho deciso di parlare di me e Sascha visto che ci siamo. Ordinammo tutte e due un caffè, le iniziò il discorso dicendo:
Ma:- Ste la cosa che ti devo dire molto delicata, non la prendere male ok?-. A quel punto mi preoccupai.
Ste:- Si okay, dimmi tutto-.
Ma:- E da tanto tempo che non provo più i sentimenti che dovrei provare, penso di essermi innamorata di un altra persona, e quindi.....-.
Ste:- Sai Marina anche io ti dovrei dire una cosa, in questi tre giorni a casa di Sascha, ho capito che non sono più come dire.... Etero, cioè intendo che io sono gay ora..., e che sono fidanzato con Sascha..-.
Ma:- Capisco.... Però vorrei che rimanessimo amici ti va bene?-.
Ste:- Certo! Sappi, che non rimpiangerò i momenti passati con te! Sono stati fantastici!-.
Ma:- Anche per me!-. Finimmo di bere il caffè, e lei se ne andò.
Stavo tornado a casa quando... Quando all'improvviso, vidi il buio più totale, non sentivo più né le gambe né le braccia...

SASCHA POV's

Stavo chiacchierando e scherzando fon Tudor e Sabrina, quando all'improvviso sentii il mio telefono squillare, lo presi, il numero che compariva non l'avevo mai visto, risposi dicendo:
Sa:-Pronto?-.
Sconosciuto:- Salve lei è il signor Sascha Burci?-.
Sa:- Certo! Ehm con chi starei parlando?-.
Sconosciuto:- Sono l'infermiere dell'ospedale di Firenze, da quanto mi risulta lei è un amico stretto di Stefano Lepri giusto?
Sa:- Si perché?-. In quel momento mi stavo preoccupando seriamente.
Sconosciuto:-La notizia che le sto per dare non sarà molto bella, il suo amico un'ora fa ha avuto un'incidente e attualmente è in coma con possibili problemi di ricaduta-.
Sa:- Cosa!?-.
Sconosciuto:- Spero che lei possa venire a Firenze il più velocemente possibile, arrivederci...-.
No non ci volevo credere perché proprio a lui!? Non aveva fatto niente per meritarsi questo... Caddi a terra piangendo, Tudor e Sabrina arrivarono correndo preoccupatissimi:
Sab:- Sa che succede??-. Io la guardai in faccia, non riuscivo a vederla bene, le lacrime mi coprivano la vista, non riuscivo ha fermale, le risposi
Sa:- Ste-... Ste ffff ano .... è i...n cc-ommm..a-. Ero distrutto, come se all'improvviso il mondo mi fosse crollato addosso, perché PERCHÉ..... Perché lui... Era così gentile, premuroso, umile.... Perché lui perché, se li fuori esiste davvero un Dio, dimmi il perché hai scelto Stefano, invece che me io non mai stato come lui.....perché.....
Dopodiché mi portarono in camera, mi chiesero se voleva qualcosa, gli dissi no e che volevo rimanere da solo. Piansi tutta la notte, pensai a lui, finalmente avevamo raggiunto il nostro sogno: Fidanzarci. Perché l'amore è così ingiusto, solo perché siamo due maschi fidanzati, perché devono capitare tutte a me, ero incazzato con me e contro tutto il mondo, perché volevo ancora una volta riassaporare le sue labbra, vedere ancora una volta i suoi occhi color nocciola, che ti faceva o scogliere a prima viste, volevo le sue braccia protettive, volevo insomma tutto di lui....

*la mattina seguente*

Non avevo dormito per niente, Sabrina mi avrebbe accompagnato, invece Tudor aveva degli impegni, comunque mi ha detto di star tranquillo che mi avrebbe sostenuto moralmente. Durante il viaggiò provai ha dormire, ma niente, pensavo a lui solo a lui, l'amore della mia vita.
Arrivati li presimo il primo taxi per andare all'ospedale. Una volta arrivati, corsi verso la reception e chiesi:
Sa:- Sono un amico di Stefano Lepri, posso vederlo?-.
Infermiera:- Certo, stanza numero 88-. Beh il numero più azzeccato per Stefanino no eh?
Sa:- Grazie-.
Corsi il più veloce che potevo. Eccola lì la stanza numero 88. Entrai e lo vidi li immobile come una statua, se lo guardavi da lontano sembrava un cadavere. Mi avvicinai, lo guardai, cercai di non piangere. Lo baciai delicatamente sulle labbra, quando all'improvviso tutto degenerò nel caos più totale.....

#MySpace
Lo so, sono un infame!
Il prossimo capitolo uscirà domani come al solito. Ciaooooo😝

~Let me love you~|| SACHEFANO||   (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now