XXIV CAPITOLO MAI PIÙ ESITAZIONI

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ASHER

Ogni goccia di sangue che cade è come una maledizione che viene lanciata. Ogni volta che ho bevuto il sangue di Neide le mie labbra si sono macchiate di peccato.

Ho sempre creduto che nessuno potesse farmi sentire al sicuro, eppure mi sbagliavo, sì mi stavo solo illudendo. Non avrei mai creduto che una giovane ragazzina qualunque avrebbe avuto il potere e il coraggio di farmi tornare a provare sentimenti umani. Se lo avessero detto all'Asher di un anno fa si sarebbe messo a ridere in faccia, mentre quello che è diventato ora... è totalmente diverso. Ha uno scopo nella sua esistenza. Ecco perché farò qualsiasi cosa per tenerla al sicuro, non mi comporterò più da egoista quale ero un tempo. Non importa se ai miei fratelli creerà problemi, non mi separerò mai più da lei per nulla al mondo, dovesse anche andare a fuoco l'intero Sistema Solare.

Neide è sdraiata sul letto, mentre io sono seduto su una sedia accanto a lei. Non posso fare a meno di contemplare la sua innocenza. È così pura.

Ad un certo punto le si formano le fossette sulle guance, così capisco che ormai è sveglia. Neide inizia a stropicciarsi gli occhi e fa un silenzioso sbadiglio, per poi mettersi seduta con le coperte che le coprono tutto il bel vedere.

«Buongiorno, splendore.»

Il suo sguardo scivola su di me, caldo e compiaciuto. «'Giorno» mormora, con voce assonnata. «Quanto ho dormito?»

«Non molto, solo qualche ora.» Lei sgrana gli occhi, facendo un'espressione tipo: be'-questo-non-me-l'immaginavo; poi cerca di nascondere lo stupore buttandosi indietro e sprofondando tra i cuscini.

Mi alzo di scatto dalla sedia e prima che possa rendersene conto sono accanto a lei,sul letto. L'ho desiderata per così tanto tempo che adesso mi sembra un sogno. L'enorme voragine che si è andata a formare quando avevo saputo che l'avevo persa è inspiegabile. Mi sono sempre preoccupato solo di me stesso, ho preso vite di giovani donne senza curarmi di chi facevo soffrire, chi avrebbe potuto piangerle. Ma ora tutto è cambiato, io sono cambiato. Solo quando ho rischiato di perderla per sempre ho capito quello che per anni mi sono rifiutato di sentire: il dolore.

«Ti amo» le sussurro, avvicinandomi al suo orecchio.

Neide si scopre la testa e mi fissa con i suoi occhioni da cerbiatta che mi sorridono. Conserverò quest'immagine per sempre, fino alla fine dei miei giorni.
Improvvisamente le sue iridi diventano più grandi e... lucide. Sta iniziando a piangere. Gira il viso dall'altra parte per non farsi vedere da me, portandosi una mano all'altezza degli occhi, iniziando a stropicciarli.
«Ehi, ehi. E ora che ti succede?» le domando, avvinghiandomi su di lei per abbracciarla e farla aderire a me.
Ny continua a singhiozzare, fino a stringere talmente tanto forte il diaframma da non riuscire quasi più a prendere l'aria.
«Ti prego, smettila di piangere. Ora è tutto finito, sei al sicuro con me.»
«Non sarò mai al sicuro! Forse era meglio se non fossi mai venuta a casa vostra, era meglio che non fossi mai nata...»
Non ci riesco, non posso sentire una sola parola di più. Come può non vedere che cosa rappresenta lei per me? Senza di lei io sono perduto, ora che l'ho finalmente ritrovata non riesco ad immaginare un mondo senza di lei.
Le prendo il viso tra le mani e la bacio, dapprima con esitazione, poi non appena constato che non si oppone inizio ad andare molto più a fondo, asciugandole con i polpastrelli le lacrime che che continuano a scenderle sulle gote.
«Ascoltami, Neide Di Fazio. Giuro sul tuo Dio, nel quale hai tanta fede, che io non mi separerò mai più da te perché ti amo. Hai capito?» Lei annuisce timidamente, arrossendo.
«Perdonami, sono stata troppo egoista» mormora, con voce strozzata.
Scuoto la testa. «Non importa, mi basta che tu abbia capito che per me sei importante.»
«Sei la persona che amo di più al mondo, Ash» mi dice, con la voce tornata finalmente melodica e tranquilla.
«E tu sei la mia.»
Neide si accoccola appena sotto il mio mento, cercando un contatto fisico che le è stato privato per troppo tempo da quando l'avevano rapita. Il suo respiro è finalmente tornato regolare. Ora non me la sento proprio di privarla dell'unica cosa di cui ha bisogno: me.

My Vampire Lovers - Mia [1° Libro]Where stories live. Discover now