V CAPITOLO IL DIARIO DELLA MAMMA

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Se hai intenzione di scappare fallo in fretta. E se intendi mentire, brucerai.

Guarda solo me. Sorridi solo a me.

Come una marionetta arrendevole mossa da fili...

NEIDE

Asher mi ha... baciata? Il mio istinto è quello di portarmi le mani sulle labbra. Mi ha fatto la respirazione bocca a bocca, per salvarmi. Certo è stata colpa sua se sono quasi annegata, però invece di lasciarmi lì in acqua si è tuffato e mi ha salvata.

Vado nella mia camera da letto ad asciugarmi i capelli e a cambiarmi i vestiti. Sono completamente zuppa.

Mi metto un vestito primaverile color caramello, con maniche tre quarti. Non ho, però, il fono per asciugarmi i capelli, come faccio?

Mentre vado a cercarlo per la casa lascio i capelli sciolti così da farli asciugare. Da bagnati sono ancora più lunghi. Mi ricordo che il mio sogno era quello di avere i capelli lunghi come l'imperatrice Sissi, così ho sempre evitato di tagliarli. Ora però sembra come se portarli così lunghi non mi bastasse più. Ho bisogno di cambiare.

Sbatto contro qualcosa. Alzo lo sguardo e mi ritrovo Redgrave che mi fissa con aria stupefatta.

«Sc-scusami» gli dico indietreggiando.

«Ehi, Sgualdrinella. Cosa ci fai in giro a quest'ora?» mi domanda sorridente. Il suo sorriso mi fa formare un nodo alla gola.

«Sto cercando un asciuga capelli.»

Redgrave non sembra soddisfatto della mia risposta, è come se ci fosse rimasto male. Cosa si aspettava, che lo invitassi a bere il mio sangue?

«Seguimi.»

Mi porta in una camera da letto. È forse la sua?

«Siediti su quella sedia e aspettami lì» mi ordina, indicando la sedia vicino alla presa della corrente. Faccio come mi dice, perché non voglio ripetere la medesima esperienza di poco prima.

Redgrave sparisce dietro la porta del suo bagno.

Quindi questa è la sua camera da letto... me l'ero immaginata un po' diversa. Sembra invece quella di un normale adolescente ricco.

Alle pareti c'è la carta da parati rossa. Il suo letto a baldacchino è posto al centro della stanza. Il copriletto è fatto in pizzo nero e bianco. Ha una grande anta dell'armadio, di quelle scorrevoli attaccato al muro.

Redgrave esce dal bagno con in mano il phon e la spazzola. Mi alzo dalla sedia e gli vado incontro. «Grazie mille» gli dico.

Mi guarda con sguardo glaciale. «Ti ho forse dato il permesso di alzarti?» mi domanda gelido. Che cavolo...?

«Mi serve solo il phon, la spazzola ce l'ho già» rispondo intimorita.

«Siediti» mi dice secco. Faccio come mi dice e torno alla sedia accanto alla presa della corrente.

Mi prende i capelli in mano ed inizia a pettinarli. È così rilassante quando qualcuno mi spazzola i capelli, sembra come se tutti i brutti pensieri svanissero di colpo.

Incidentalmente con la spazzola intruppa sulla spalla, dove mi ha morso Asher.

«Ai» mi lamento.

Redgrave sembra avermi sentito. Mi scopre la spalla dove c'è il segno del morso.

«Asher?» mi domanda.

«Sì.» Senza aggiungere nulla, riprende poi a spazzolarmi i capelli, facendo attenzione a non toccarmi la spalla. Mi fa ancora male, diamine.

My Vampire Lovers - Mia [1° Libro]Where stories live. Discover now