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Il ragazzo ripulì la lama del coltello zuppa di sangue sul lembo strappato della camicia. Poi lo posò a terra. Spostandosi, da lontano osservò la figura della ragazza. Sembrava ancora addormentata, tuttavia la pozza di sangue che si allargava sotto di lei le conferiva un aspetto macabro.
"Lo sai, vero, di essere tu il colpevole? Ancora una volta."
"Taci. Silenzio!"
"Ora farai come sempre, no? Piangerai sul cadavere di chi non ha potuto renderti felice come desideravi. È sempre così."
"Ho detto...taci!"
"Sii sincero con te stesso. Per una volta almeno."
Ci fu un altro guizzo argentato. Un bagliore. E poi la lama cadde a terra, ancora una volta rossa.
Da qualche parte, nel silenzio, risuonò il canto di un usignolo.


-SPAZIO AUTRICE-
Eccoci giunti alla fine. Un grandissimo grazie a tutti i lettori che mi hanno seguita e a tutti quelli che hanno lasciato un commento o una stellina. Per me è davvero molto importante il vostro supporto:) grazie ancora:) spero che la storia, anche se un po' diversa dai miei standard, vi sia piaciuta. Se avete consigli da dare sono bene accetti:) scrivetemi pure anche solo per farmi sapere se la storia vi è piaciuta o no. Baci, V.

Little birdWhere stories live. Discover now