capitolo 8

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"Dai andiamo a preparare qualcosa da mangiabile" dice Paulo, ma perché è così dannatamente perfetto?
"Speriamo che sia commestibile" dice Alvaro.
"Speriamo in meglio" dice Paulo ridendo
"No dai, le crepes che hai preparato oggi erano buone"
"Hai fatto le crepes e non è morta? Martina devi venire più spesso qui, così Alvaro cucinerà cibo commestibile, no cibo che fa vomitare" dice Paulo ridendo,suppongo al ricordo del giorno che è accaduto ciò che ha detto, mentre Alvaro lo fulmina con lo sguardo.
" adesso però andiamo a preparare veramente qualcosa" dico io, e me ne pento subito.
" si hai ragione,pasta? " propone Alvaro.
"Per me va bene" dico io.
"Anche per me" dice Paulo.

Ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare.
"Martina ti prego, vieni qui più spesso, sono sicura che sia tu a fare questa magia a lui, non ha mai cucinato così bene. " dice Paulo ridendo e io mi aggiungo alla sua risata. Alvaro gli da una leggera spinta sulla spalla.
" La smetti !" Dice Alvaro alla mia ancora di salvezza.
" Ok ok la smetto " dice lui con quella voce che al solo sentirla mi vengono i brividi.

Abbiamo visto un film tutti e tre, Paulo si divertiva a prendermi in giro perché mi spaventavo ogni tre secondi. Si abbiamo visto un film horror, e maledico Alvaro per questa scelta.

"Comunque si sono fatte le 18, e io devo andare in hotel " dico.
"Allora ti accompagno io, poi Alvaro ci raggiunge direttamente allo Juventus stadium " dice Paulo. Al solo pensiero che mi accompagnerà lui, piango di gioia dentro di me, fino a ieri mi sembrava impossibile fare una foto con lui, o vederlo da così vicino.

" Va bene andate pure " dice Alvaro, con un tono di voce che sembrava che fosse geloso, ma mi sarò sbagliata.

"Andiamo allora " mi dice Paulo,e saluto Alvaro.

Vedo la sua macchina nera parcheggiata davanti casa di Alvaro.

"Allora come si chiama l'hotel?"
"Hotel primavera " [il nome me lo sono inventato ]

Arriviamo in hotel e scendiamo per dirigermi verso la reception, visto che devo riprendere la chiave.

Quando entriamo tutta la hostess mi da la chiave, ma poi riconosce Paulo.
"Ma tu sei Paulo dybala, il giocatore della Juventus?" Chiede lei, con quella voce che adesso mi è più antipatica di prima.
"Sì sono io " dice Paulo con un sorriso forzato, e non capisco perché.
" mi potresti fare un autografo? Mio figlio è un tuo grande fan ? " dice ancora lei con quella voce che si ritrova.

Dopo che Paulo ha fatto l'autografo al figlio della hostess, lei finalmente mi da le chiavi.
Arriviamo nella mia stanza e la apro, Francesca non c'è, probabilmente è uscita, meglio così, non mi va di vederla.
"Faccio subito mi cambio e arrivo "
"Ok, fai tutto quello che devi fare. " dice.

Prendo i panni che mi devo mettere, e mi dirigo in bagno.

Mi metto un leggins nero con una maglia aderente bianca, mi cambio pure l'intimo visto che è nero, e deve essere lavato.
Questa volta non mi metto le superstar, ma le converse bianche. Decido di mettermi solo il mascara e sono pronta.

Esco dal bagno e vedo Paulo che sta leggendo il mio diario, lo so che è una cosa da bambini, ma quello è un diario che io scrivevo come se parlassi con Paulo, ci sono cose che a pensare che lo sta leggendo divendo rossa come un peperone.

"Riddamelo " dico
" non sapevo che eri così pazza di me " dice lui, e io divento ancora più rossa. Perché tutto a me?

"Caro Paulo,
Mi chiedo sempre perché sei così distante da me, perché non ti posso vedere, perché sei stato tu a salvarmi con quegli occhi ghiaccio e con quel sorriso che mi fa impazzire, ..."

Calmati Martina calmati.

" dai Paulo ridammelo, non leggerlo"
Dico cercando di prendere il diario, ma non ci riesco, si sposta sempre e non riesco mai a prenderlo.

"Perché mi hai salvato quando io so che non ti potrò mai abbracciare, non ti potrò mai conoscerti, tu non saprai mai della mia esistenza, come non lo sa nessuno, ma tu mi hai salvato e per questo grazie "

Chiude il diario e lo appoggia sul comodino, sono rossa dall'imbarazzo .
Sento delle braccia che mi avvolgono la vita, Paulo mi sta abbracciando, ma perché?
"Perché mi stai abbracciando?" Chiedo.
"Non avevi detto che non ti avrei mai abbracciato e che non sapevo che esisti, ora ti sto abbracciando e so e sapevo che esisti, come tutti i miei fan " dice lui con il suo accento argentino.
"I-io. .."
"Non dire niente " dice lui.

Spazio mio.
Ecco un nuovo capitolo!!!
So che è corto, ma accontentatevi.
La Juventus ha vinto, con doppietta di Morata, sono contenta per lui.
Sta sera gioca il Milan, speriamo bene, e speriamo che vinciamo come l'andata!

Baci Elena

ho amato molto a causa tua/ Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora