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La cena è finita e il signor Klein dopo avermi salutato con gentilezza se ne è tornato nel suo ufficio, la signora Klein è in veranda a sedere su un vecchio dondolo di legno a leggere un libro, di fronte a lei noto la piscina, illuminata da luci dentro l'acqua, mi alzo dal comodo divano per andare a vedere da più vicino la piscina e abbandono Layton con Roxie, che nel fra tempo hanno iniziato una conversazione sulla loro zia che abita in Belgio.
È rilassante vedere l'acqua cristallina mossa solo da quel filo di vento, facendole formare piccole onde.
C'è silenzio e tutto il mondo sembra fermo, mi avvicino al bordo e con le dita sfioro la superficie dell'acqua....
Sento dei passi avvicinarsi da dietro ma non faccio a tempo a girarmi che sono già bagnata da capo a piedi, non oso pensare al mio trucco colato e al mio bel vestito nero, che adesso è colmo di acqua.
Risalgo in superficie e guardo in alto.
Pyper è difronte a me con un sorrisetto beffardo... Non ci posso credere.
Mi sembrava tutto perfetto per essere vero.
Layton ci raggiunge insieme a Roxie che inizia a ridere e io mi sento tremendamente stupida, lui allunga una mano e mi aiuta ad uscire, intanto anche Brenda ha prestato attenzione alla situazione e si dirige subito verso di me abbandonando  il suo libro sul dondolo.
< stai bene cara? > mi chiede lei dando un'occhiataccia alla figlia.
< s-si > risposi io infreddolita e in imbarazzo.
< mi dispiace tanto piccola..> mi sussurra Layton mentre la signora Klein mi porta in casa.
< vieni cara, ti do dei vestiti asciutti > mi fa lei.
Non ci posso credere seriamente ha avuto il coraggio di buttarmi in acqua in presenza dei suoi genitori?
Ma che problemi ha?
< Rossa ma che hai combinato? > mi chiede ovviamente scherzando Daisy con un sorriso sulle labbra.
Lei, a differenza della sorella, mi sta molto simpatica, ma questo non è il momento di scherzare.
Non mi dispiaceva quel soprannome, adoro i miei capelli e il loro colore arancione carota, il fatto che siano in pochi ad averli così di naturale, me li ha fatti diventare una cosa sacra e intoccabile.
Ci ho messo un anno intero per far crescere i miei capelli un po' ondulati lunghi fino ai gomiti, mi piacciono ancora di più d'estate, quando il sole schiarisce un po' di ciocche facendole diventare biondicce.
< tua sorella mia ha buttato in piscina > dico io guardandola in cagnesco.
< suvvia Cokel! Stavo scherzando> dice Pyper sghignazzando.
Mi sono stancata, così mi scuso con Brenda e vado via per tornarmene a casa, non mi importa se sono bagnata da capo a piedi, non voglio restare in questa casa a farmi prendere in giro.
Layton mi prega di farmi accompagnare da lui, ma io non ne voglio sapere e cammino veloce di fronte a me, la serata stava andando così bene.
Il tratto a piedi da villa Klein a casa mia è abbastanza lungo e io ho freddo.. In lontananza vedo un gruppo di ragazzi sicuramente ubriachi, stanno ridendo e urlando, sicuramente sveglieranno tutto il vicinato, io continuo per la mia strada...
< Ehii ragazzina! > mi chiama uno dei ragazzi.
Okay... Resta calma, non ti girare, fai finta di non aver sentito e passa a dritto.
I ragazzi difronte a me mi fissano e io ancora bagnata non so cosa fare, sono nel panico.
I ragazzi si avvicinano a me e io aumento il passo, invano. Uno dei ragazzi è di fronte a me e mi sta scrutando, non ha gli occhi rossi e sembra perfettamente sano a differenza dei suoi amici, che barcollano in mezzo alla strada e mi mettono leggermente inquietudine.
I capelli erano coperti da un cappello da baseball di New York nero, aveva un viso particolare, i suoi occhi con forma allungata sono penetranti, di colore sicuramente chiaro, ma in questo momento indecifrabile a causa del buio, il piercing labret centrale e i suoi zigomi fanno apparire le sue labbra e il suo viso tremendamente sexy.
< bambolina, perché vaghi di notte tutta bagnata? > mi chiede lui sghignazzando e mordendosi il labbro.
< non mi chiamare bambolina> risposi soltanto.
Il suo braccio destro era pieno di tatuaggi e portava una larga felpa grigia.
Faccio per andarmene quanto il ragazzo sconosciuto mi prende per il polso e mi fa girare verso di lui.
< che vuoi? > chiedo io cercando di liberarmi dalla presa.
< eei! Calma bambolina, è pericoloso per una come te andare in giro così, ti riaccompagno a casa > fa lui.
Per una come me? Che significa?
< non mi conosci neanche e.. Non mi chiamare bambolina> dico irritata.
< io sono Hyram e ora ti riaccompagno a casa> dice sicuro di se..
Non lo ascolto nemmeno, lo sorpasso e torno per la mia strada.
< bene bambolina, tu come ti chiami? >
Mi ha raggiunto e adesso è accanto a me con le mani in tasca che mi guarda, non gli rispondo non ho intenzione di dire il mio nome a questo sconosciuto tremendamente sexy ma fuori di testa.
< non sono affari tuoi.. > gli dico acida.
< ma come? Io sono così gentile da riaccompagnarti a casa e tu non mi dici neanche il tuo nome? > dice in tono ironico.
< non mi sembra di averti chiesto di riaccompagnarmi a casa>
Fa freddo e io sono ancora bagnata, sto maledicendo Pyper per avermi buttato in piscina.
< si! Hai ragione! Ma pensa.. Se io non ti riaccompagnavo a casa magari trovavi un vandalo e chissà cosa sarebbe successo... Per tua fortuna c'è Hyram qui > continua lui ironizzando e gesticolando.
Una folata di vento mi scompiglia i capelli ramati e il mio corpo è tempestato da brividi per il freddo.
< Tieni > il ragazzo si tolse la felpa grigia e me la pone, restando soltanto con una canottiera nera che mostrava i muscoli e i tatuaggi al braccio destro.
Ci penso su, ma poi decido di prenderla, fa veramente troppo freddo, lui mi guarda e accenna un sorriso.
< Asam > gli dico
< cosa? > mi chiede non capendo
< mi chiamo Asam > ripeto.
< abbiamo due nomi particolari vedo >
Finalmente sono arrivata al cancello di casa, sto per aprirlo...
< ci vediamo bambolina> mi dice Hyram con aria malinconica, con la mano mi sfiora la guancia e io rimango immobile, il suo tocco delicato e sconosciuto mi dava una sensazione strana, quel ragazzo è totalmente pazzo e io per tutta la sera non ho fatto altro che pensare a quello strano incontro...
' ci vediamo ' aveva detto.
Lo avrei rivisto?

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