Capitolo 20

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"Gli esami si svolgeranno cosí. Un professore sarà presente durante ogni compito per assicurarsi che nessun alunno copi. Tutti i test avranno 2 ore ciascuno per essere completati"
Ci consegnarono il foglio e tutti gli studenti iniziarono a scrivere.
Tutti tranne me.
Ero ancora in pensiero per gli altri, sopratutto per Rosa.
Non riesco ancora a scordare ciò che successe ieri...

"Ashley..."
"Chi é?" non sapevo chi mi chiamasse
"Lascia in pace tua sorella e i tuoi amici"
"Mai"
"Dovranno patire la tua stessa sorte... Piú amici ti farai e molte piú vite metterai in pericolo"
"Non ho paura di una voce"
"Oh, sono molto piú di una voce"
"Dimostramelo"
Una nube nera si materializzò davanti a me mostrando un uomo incappucciato.
"Non sei nessuno senza cappuccio." dicevo cosí ma intanto mi si raggelava il sangue nelle vene.
Si tolse il cappuccio e mi si mostrò.
"Lucius..."
"Black... Da quanto tempo"
Mi misi davanti mia sorella per proteggerla.
"Cosa vuoi da me?"
"Voglio che ti allontani da Draco"
"Per quanto può sembrare strano io e Draco ci amiamo"
"Oh...davvero? E allora perché avrebbe detto queste cose?"
Prese una sfera di cristallo e delle immagini prima sfocate ora nitide spuntavano fuori.
"Non mi piace la mezzosangue... La sfrutto solo per i compiti, é la piú brava tra i Serpeverde!"
"Black? Ma suvvia! É bruttissima, nemmeno un mio brufolo la amerebbe!"
"Schifosa lurida mezzosangue"
Draco continuava a dire quelle frasi... Saranno state vere?

"BASTA! BASTA!" urlai
"Oh no... Devi vedere!"
"Vabene..." sussurrai "Non mi avvicinerò mai piú a Draco. Lo prometto"
"Giuralo"
"Lo giuro" mi arresi
Con un colpo di bacchetta la sfera svaní e Lucius mi prese il braccio.
"Devo essere sicuro"
Mi spinse la bacchetta sul braccio e sentii un dolore atroce.
Quando la tolse avevo un marchio. Un piccolo teschietto poco dopo il polso.
"Ogni volta che ti avvicinerai a Draco sentirai dolore.. E ricorda, io ti controllo"
Lucius Malfoy svaní come era apparso.
Volsi un ultimo sguardo a mia sorella che ancora dormiva e andai a cena.

Avevo già sentito dolore un paio di volte perché mi era passato accanto.
Lo stavo evitando da ieri e sicuramente Piton se ne era accorto perché mi guardava furibondo e preoccupato.
Iniziai a scrivere anche io sul foglio quello quando sentii bruciare il petto.
Tirai velocemente fuori il ciondolo dei Doni della Morte e vidi che brillava. Era incandescente e scottava davvero molto.
Lo toccai e continuava a splendere ma era freddissimo.
Non capivo, non c'erano serrature o cose simili nei dintorni...
"Mi scusi professor Silente, non mi sento bene, potrei recuperare il test con gli altri?"
"Oh si, Severus mi aveva accennato il suo malumore. Vada pure"
Presi la mia roba, nascosi il ciondolo e salii.

Mi misi sul mio letto e ritirai fuori il ciondolo.
Ora brillava molto piú di prima e dovetti socchiudere gli occhi per guardare. Mi avvicinai in tutti gli angoli della stanza fin quando il ciondolo non smise di brillare.
Cercai affondo in ogni punto lí vicino, ma non trovai nulla.
"Cavolo!" battei un pugno a terra e risuonò vuoto.
"Un momento..." sentii con il pugno in ogni punto lí presente e c'era come uno spazio vuoto.
Iniziai a togliere pian piano le mattonelle e trovai una piccola porticina a misura di uomo.
"Alohomorah" sussurrai e di colpo la porta di aprí.
"Lumos Maxima"
Entrai piano piano assicurandomi che nessuno mi vedesse.
Oramai era tutto illuminato e riuscii a vedere un piccolo tunnel. Proseguii cauta e ogni tanto ravvivai la luce. Era davvero molto lungo. Ci impiegai quasi 2 ore ad andare.
Alla fine il tunnel non aveva uscita. Mi girai intorno cercandone una e sul soffitto notai una botola.
Con cautela la aprii e ne uscii piano.

Mi trovavo in una prigione.
"Impossibile..."
Mi assicurai che non ci fosse nessuno ed esplorai la camera.
Sentii un rumore e presi stretta la bacchetta.
"Papà?!"
"Sapevo che saresti venuta..."
Lo riabbracciai dopo molto e i minuti sembrarono non finire mai.
"Come hai scoperto il tunnel?"
"Non lo so... É grazie a questo"
Gli mostrai il ciondolo e spalancò gli occhi.
"Dove lo hai preso? Questo dovrebbe appartenere a-"
"Ai Malfoy"
"Si... Ashley-"
"Non lo ho rubato, me lo ha dato Draco... Mi ha detto una cosa strana a proposito"
"Non dovresti averlo tu. Questo apparteneva al mio amico Remus, glielo diede un lupo mannaro, veniva dal mondo dei semidei... Non si sa quale potere abbia, si sa solo che lo vendette ai Malfoy suo padre e da lí iniziarono con l'iniziativa che sai tu"
Lo guardai un secondo.
"Non so a cosa serva realmente, ma ti porterò via di qui"
"No... Non devi"
"Ma-"
"Ma niente... Se scoprono che sono evaso nuovamente mi daranno in pasto ai dissennatori"
"Non possono farlo..."
"Si che possono, devono"
"No. Ci sono novità..."
Lui mi guardò come per dire di continuare.

"So chi é il vero colpevole di quel giorno. Lo so perché ha cercato di uccidermi. Lo so... Perché dopo che ti avrò liberato sarà giustiziato" dissi seria
"Dimmi... Il nome"
"Lucius Malfoy"
"Non é possibile, il Ministero avrebbe capito che il colpevole era lui"
"Non mi sembra cosí intelligente il Ministro visto che voleva liberarti passando cosí come se nulla fosse"
Feci una pausa e mio padre si alzò.
"Voglio sapere tutto"
"Prima usciamo di qui"
"Prima racconta. Poi vedremo"
Sbuffai e mi misi seduta su un coso chiamato letto.
"Draco voleva aiutarmi a liberati per un motivo..."
"Aspetta, da quando vai daccordo con lui?"
Arrossii pensando al nostro ultimo bacio ma scossi la testa.
"Non dobbiamo parlare di cose sentimentali!"
"Continua..."
"Ecco... Quando Draco era piccolo il padre si vantava di aver sconfitto un sacco di maghi cattivi, ma di non aver ucciso uno super cattivo. Fortunatamente quello é stato catturato e ora sta patendo la peggio sorte. Ecco... Draco pensa che quel criminale di cui parlava suo padre sia tu. Le nostre storie coincidono alla perfezione"
"É qui che vi sbagliate! Le vostre sono solo ipotesi"
"Ma io ho le prove concrete papà" i miei occhi iniziarono ad inumidirsi.

Presi il mio braccio e alzai la manica mostrandogli ciò che Lucius mi aveva fatto.
"Questo solo per non farmi avvicinare a Draco, mi controlla e mi brucia quando sono a contatto con lui... E poi, lui... Ecco"
"Cosa altro ha fatto?"
"13 alunni, tutti Grifondoro e Serpeverde... "
"Cosa ha fatto?!" urlò un poco
"Li ha torturati, e ... Se Severus non si fosse messo in mezzo avrebbe ucciso Rosa"
"Cosa?! Stai scherzando?!"
"No papà... Scusa se ho seguito il ciondolo, ma mi hai insegnato ad affrontare le avventure e ora che ti ho trovato, so come tornare a casa... Vieni?"
"Ora che so cosa ha fatto, vengo di sicuro"
Si trasformò di nuovo in un cane ed entrò nella botola.
Io lo seguii e mi assicurai di chiuderla bene per non farla aprire da fuori ma solo da dentro.
Dopo di nuovo un lungo tragitto arrivammo nel mio dormitorio.
Controllai che nessuno fosse presente e lo feci uscire.
"Meglio che metto questo"
"Cosa é?"
"Un mantello, rende invisibili"
Se lo mise e mi mostrò la sua funzione.

Insieme andammo in infermeria, ora quasi tutti erano usciti, mancava solo Rosa.
"Da questa parte, fa silenzio" dissi sottovoce.
Lo portai fino al letto di Rosa e la trovammo seduta.
"Ash..."
"Come ti senti sorellina?"
"Meglio.. Credo. Continua a girarmi la testa ma va tutto bene"
"Ti ho portato una sorpresa..."
"Spero non siano le Gelatine Tuttigusti+1 o le Cioccorane. Da quando é guarito Ron non ha fatto altro che portarmene in enormi quantità!"
"Oh no. Nulla di commestibile. Ti piacerà"
Controllai per la centesima volta in una giornata che non ci fosse nessuno nei paraggi e tolsi il mantello a papà.
"Non può essere" sussurrò.
Papà le sorrise e la abbracciò.

La Figlia Di FelpatoWhere stories live. Discover now