Capitolo 1

14.3K 388 25
                                    

"Buona fortuna amore"
"Grazie mamma"
Presi il mio baule e dopo aver trovato un posto libero mi sedetti in uno dei vagoni dell' Hogwarts Express.

Il treno partí e riuscii a vedere mia madre piangere. Ancora non credeva che avessi ricevuto la lettera.
Lei era babbana, entrambi i genitori non avevano discendenti maghi. Mio padre invece era ad Azkaban... Ma meglio non parlare di lui, provo ancora disprezzo nei suoi confronti dopo quello che ha fatto... O piuttosto cosa non ha fatto...

"É libero questo posto? Tutto il treno é pieno... Posso sedermi?" fece capolino un ragazzo dai capelli rossi.
"Oh.. Si certo"
Spostai la gabbia della mia civetta e lui mi si sedette accanto sorridente.
"Come si chiama?"
"Lei é Brisol, la mia civetta, tu come ti chiami?" chiesi di rimando.
"Oh, io sono Ron, Ron Weasley. E tu sei..?"
"Ashley Black" continuai, dopo di che lui annuì e si guardò attorno imbarazzato, cercando un argomento di cui parlare.
"Anche io ho un animale, si chiama Crosta. Mio fratello mi ha insegnato a farlo diventare giallo, vuoi vedere?"
"Vediamo..."

Tirò fuori l'animale dalla tasca e dopo aver pronunciato delle parole magiche, il topo divenne di un giallo canarino.
"Oh! Bravo!" applaudii.
Improvvisamente altre due teste rosse si fiondarono nel posto di fronte al nostro
"Hey Ron, hai visto Percy?" fece il primo.
"Non riusciamo piú a trovarlo!" continuò il secondo.
"Lui ci aveva detto.."
"...di trovarsi insieme alla sua ragazza.."
"... Ma con lei.."
"..non lo abbiamo trovato"

Ron scosse violentemente la testa alzando gli occhi al cielo, poi rise e mi guardò.
"Ashley, loro sono Fred e George, i miei fratelli"
Salutai imbarazzata i due ragazzi di fronte a me che nel frattempo così come erano venuti, già scapparono via.

Arrivammo ad Hogwarts e dopo essere stati accolti, siamo stati smistati nelle nostre case di appartenenza. Come tutti i suoi fratelli, Ron é stato messo con i Grifondoro, mentre io sono capitata con i Serpeverde nonostante non mi andasse molto a genio questa scelta.
Finito di mangiare, i Prefetti incaricati ci accompagnarono nelle rispettive case e dormitori.

"Quindi é vero? Sei una mezzosangue?!" mi fece una ragazza schifata.
"Mezzosangue?" replicai, non capendo a cosa si riferisse.
"Si, una col sangue sporco! Io una purosangue per esempio, entrambi i miei genitori sono maghi. Non avrebbero dovuto metterti in serpeverde... Se sei babbana di nascita non ne hai il diritto" continuò lei.
"Ma io non sono babbana di nascita, mio padre é un mago!"
"Sempre in parte babbana rimani" continuò, poi lei  uscí nuovamente dalla sala come infastidita. Sul serio non sarei dovuta essere smistata in questa casa?
Decisi di andare dal professor Piton, lui, da Serpeverde quale era avrebbe saputo darmi delle risposte

Arrivai davanti al suo ufficio e dopo aver avuto il suo permesso entrai.
"Lei é?" mi chiese.
"Mi chiamo Ashley Black signore, del primo anno. Potrei domandarle una cosa?"
"Riguarda le lezioni? Mi spiace ma sono occupato in questo momento"
"Saró breve, la prego... É importante" cercai di trattenerlo. Lui sbuffò rumorosamente.
"Fa in fretta"

Mi fece sedere su una sedia davanti alla sua scrivania. Il suo sguardo mi metteva in soggezione.
"Allora?" mi spronò.
"Io so che i Serpeverde devono essere determinati e saper agire d'astuzia" affermai.
"La sua intuizione mi colpisce signorina Black.." mi derise "Continui"
"Quello che mi stavo chiedendo era se fosse rilevante che per essere uno di loro, io debba essere purosangue" terminai con lo sguardo chino, aspettandomi nuovamente di essere derisa.
"Non so chi le abbia detto questa sciocchezza"
Sospirai. "Nel dormitorio, mi è stato detto da una ragazza che essendo una mezzosangue, non avrei dovuto  far parte dei Serpeverde, anche perché, soprattutto, non ne ho le qualità..." dissi insicura "Insomma, non mi ritengo determinata come molti e non ho le stesse qualità di voi altri"
"Cosa sta insinuando? Che i Serpeverde siano cattive persone?" mi fece duro.
"Nono é solo che-"
"Senta signorina Black, non si faccia paranoie mentali. Se é stata smistata in questa casata, ci sarà un motivo. Ora se non le dispiace sarei impegnato"
"Si, grazie... Mi scusi per il disturbo" mi congedai voltandogli le spalle ed uscendo dal suo studio.

A cena cercai di mettermi il piú lontano possibile dagli altri per non sentire altre chiacchiere sul mio conto, ma come al solito, nulla va come sperato.
"E come vi dicevo, secondo me quei Weasley non sono altri che- e tu che ci fai ai nostri posti?!" mi urlò contro un ragazzo dai capelli platino con un sopracciglio alzato. Lo avevo già visto prima da qualche parte, ma non sapevo ricollegarlo.
"Scusate, non sapevo fossero vostri" feci, le loro risatine mi bloccarono.
"Sicura di essere una serpeverde?" mi disse poi uno basso e grasso.
"Ehi Draco, secondo me é un'infiltrata..." si intromise invece un'altro, sta volta piú alto e dalla faccia da ebete.
"Ah, chi di voi é Draco?" chiesi volendo fare amicizia, e per capire piuttosto se potessi dare un nome a quel volto che mi scrutava duro.

I tre ghignarono fra loro facendomi alzare dal mio posto.
"Non ti conviene metterti contro Malfoy, stupida ragazzina" mi disse nuovamente il biondo, puntandomi un dito contro.
Mi spostai per farli sedere, malcontenta che da quando avevo messo piede dentro al castello, non avevo fatto altro che farmi dei nemici.
"Giusto per la cronaca... Tu sei?" continuò lui.
"Mi chiamo Ashley" risposi, omettendo volutamente il mio cognome.
Presi due panini e me ne andai a mangiare nel mio letto.

Un po' di tempo dopo, sentii la sala comune riempirsi di voci, ad annunciare e molto probabilmente la cena era finita. Qualcuno entró nel dormitorio, e nonostante già mi misi sulla difensiva per rispondere, restai calma a leggere.
"Signorina Black?" fece una voce profonda.
"Oh.. Em, sono io"
"Qualcosa non va? Non ti ho vista a cena" mi fece quell'uomo. Quando alzai gli occhi riconobbi subito la sua lunga barba bianca mentre i suoi occhi iniziarono a scrutarmi da dietro quei piccoli occhiali. Albus Silente era davanti a me.
"I-io sto bene.. Credo" dissi impacciata.
"Se c'é qualcosa che la turba-" iniziò lui, ma sapevo dove voleva andare a parare, perciò lo fermai subito.
"Non sarei dovuta essere serpeverde... Non ne ho le capacità"
"Chi glielo ha detto?"
"Molti... Credono che non sia degna di questa cosa" confermai.
I suoi occhi si addolcirono e mi si avvicinò, mettendomi una mano su una spalla, condottando mi.
"Tuo padre non era Serpeverde, eppure eccoti qua... Qualcosa dentro di te deve pur esserci"

La chiacchierata con Silente mi tranquillizzò un po', quell'uomo era davvero un ottimo consigliere.
Lasciai perdere i miei stupidi pensieri e mi coricai per dormire e riposarmi, ma poco prima che potessi chiudere occhio, Bristol arrivó con una lettera nel becco.
"Grazie piccola civetta" dissi accarezzandole la testa.
Era una lettera di mia mamma. Dopo aver imparato a mandarle non faceva che inviare lettere ad amici e parenti.

Le scrissi una risposta veloce, non dicendole del malinteso con gli altri ragazzi per non farla stare in ansia.
Finalmente dopo dieci minuti riuscii ad addormentarmi.

Questo é stato il mio primo giorno ad Hogwarts, e lo ricordo ancora come se fosse accaduto poche ore fa...

La Figlia Di FelpatoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt